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Allegato B
Seduta n. 168 del 12/6/2007
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DIFESA
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:
il dispiegamento di missili in Polonia e di impianti radar in Repubblica Ceca, nel quadro del progetto statunitense di sistema di difesa antimissile (AntiBallistic Missile), altrimenti conosciuto come «scudo spaziale», sta continuando a provocare le proteste della Russia e divisioni all'interno dell'Unione europea, dove importanti Stati membri, tra cui Francia e Germania, esprimono perplessità o prendono finanche le distanze dalla decisione dei due paesi dell'Europa dell'Est e dal
metodo impiegato dagli Usa, basato su accordi bilaterali, che non contemplano alcun coinvolgimento della Ue in quanto soggetto politico complessivo;
la costruzione dello scudo spaziale solleva molti dubbi. In primo luogo, risulta poco credibile la motivazione addotta dall'amministrazione Bush al posizionamento delle strutture in Europa, perché i missili si trovano a ridosso della Russia, anziché vicino all'Iran, cioè alla base presunta del pericolo di lancio di missili nucleari. L'Iran, inoltre, è molto lontano dalla tecnologia che gli renderebbe possibile non solo realizzare testate nucleari, ma anche lanciarle negli Usa o in Europa. Un'eventuale fornitura all'Iran di missili nord coreani, sulla cui efficacia nella fase di test molti scienziati avanzano dubbi, metterebbe a disposizione missili con gittata non superiore ai 1.500 km di distanza, cioè inferiore alla distanza tra Iran e Usa ed Europa occidentale. Si rischia così di ripetere lo stesso errore commesso nel caso dell'invasione dell'Iraq, giustificata con l'obiettivo di eliminare le armi di distruzione di massa, che in effetti non sono mai state trovate;
molti scienziati ritengono inattuabile una efficace difesa ABM, in quanto i missili, raggiungendo velocità ed altezze incomparabilmente superiori a quelle degli aerei, generano difficoltà di puntamento che rendono ineliminabile la possibilità di errore, come è stato provato dal sostanziale fallimento dei missili Patriot quando sono stati impiegati. I missili, poi, possono essere dotati di congegni che permettano la detonazione delle testate trasportate prima di essere colpiti. Comunque, nel caso di abbattimento in quota, si determinerebbe la dispersione anche più ampia sul terreno sottostante di agenti patogeni, se la testata fosse biologica, e di materiale radioattivo se la testata fosse nucleare;
il modo migliore di rendere inefficace un sistema ABM è l'aumento dei missili lanciati in modo da rendere ancora più difficile l'opera di intercettazione. Questo provoca due conseguenze nefaste. La prima consiste nell'aumento esponenziale delle spese belliche, che, per lo scudo spaziale Usa, già oscillano tra i 120 miliardi (stime del Council for a Livable World) e i 240 miliardi di dollari (stime del Center on Strategic and International Studies). La seconda è l'avvio della corsa al riarmo nucleare internazionale, con conseguente diminuzione del grado di sicurezza internazionale e aumento della tensione con un paese come la Russia, con cui il nostro paese sta saldando relazioni economiche sempre più strette nel vitale settore energetico;
nonostante tali controindicazioni, il Governo italiano ha firmato recentemente, sempre in relazione allo «scudo spaziale», un Accordo quadro con gli Usa, «giustificato», secondo la risposta ad una interpellanza parlamentare del sottosegretario alla Difesa, Marco Verzaschi, «dalla volontà di creare un quadro normativo che consenta alle due nazioni di rafforzare la cooperazione in ambito bilaterale in tale specifico settore, per consentire di dare l'avvio a scambi di informazioni propedeutici a eventuali successive collaborazioni» -:
se il ministro interrogato non ritenga, data l'importanza del tema in oggetto, di dover precisare, in sede parlamentare, in che cosa consistano sia «gli scambi di informazioni» sia «le eventuali successive collaborazioni», cui fa riferimento il sottosegretario Marco Verzaschi, mettendo il testo dell'Accordo firmato dal Governo a disposizione della Commissione Difesa della Camera, al fine di verificare che l'Accordo stesso non contrasti con la necessità, dichiarata da questo Governo, di costruire una comune posizione europea sulle questioni di politica internazionale e di difesa e che la collaborazione italiana alla realizzazione dello scudo spaziale non contribuisca a generare una nuova corsa agli armamenti nucleari, con conseguente diminuzione
del grado di sicurezza internazionale ed aumento della tensione con la Russia.
(2-00594)«Galante, Sgobio».
Interrogazione a risposta scritta:
HOLZMANN. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
in Alto Adige esistono numerosi alloggi, di proprietà del demanio della Difesa, i quali sono sfitti per mancanza di fondi per la loro ristrutturazione;
tale situazione è paradossale perché procura ulteriore degrado al patrimonio alloggiativo, poiché non viene effettuata alcuna manutenzione, compresa quella normalmente a carico dell'inquilino;
l'inutilizzo di queste unità abitative priva l'amministrazione statale anche degli introiti derivanti dai canoni di locazione, che potrebbero essere reimpiegati per eseguire parte delle manutenzioni necessarie -:
quanti sono, nella provincia di Bolzano, gli alloggi sfitti appartenenti al demanio della Difesa;
a quanto ammontano le spese per le necessarie ristrutturazioni degli alloggi di cui in premessa;
quali sono le intenzioni del Ministero interrogato in ordine al mantenimento del patrimonio abitativo in Alto Adige.
(4-03963)