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Allegato B
Seduta n. 169 del 13/6/2007
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INTERNO
Interrogazioni a risposta orale:
VOLONTÈ, CAPITANIO SANTOLINI e FORMISANO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
i pedofili italiani si affidano sempre più alla riservatezza del Liechtenstein per propagandare le loro idee e celebrare la giornata dell'orgoglio pedofilo che si terrà il prossimo 23 giugno;
secondo l'Associazione Meter onlus di don Fortunato Di Noto, che ha denunciato tutto alla Polizia postale italiana e segnalato i siti allo Scoci (Servizio di coordinamento per la lotta contro la criminalità su Internet) svizzero, nel piccolo Stato del Liectenstein i pedofili avrebbero trovato un porto franco telematico in cui collocare indisturbati i loro siti;
si regista un inquietante aumento dei siti internet dedicati all'abuso di minori;
sempre secondo l'Associazione Meter, che ha denunciato oltre 1.500 siti alla polizia postale di Catania, i nuovi pericoli provengono da nuovi portali, che non sono
quelli per così dire «classici», contenenti fotografi o filmati di violenze su bambini di pochi mesi o, a volte, giorni, che stanno cercando una legittimazione a livello culturale attraverso il «boyloving», una forma di amore per i bambini che vive nelle zone grigie tra abuso sessuale e attenzioni troppo «particolari» -:
se non ritenga di adottare tutte le iniziative idonee ad oscurare questi portali e individuare chi da dieci anni celebra impunamente un Giornata che inneggia all'orgoglio della violenza sui bambini.
(3-00968)
LOCATELLI, MISIANI e SANGA. - Al Ministro dell'interno, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
la convenzione tra Poste e Ministero dell'interno per il rinnovo dei permessi di soggiorno sta avendo ripercussioni molto negative sui tempi di rinnovo dei permessi con conseguenze sfavorevoli sia per gli immigrati che per i datori di lavoro;
solo in provincia di Bergamo sono state presentate 15.000 domande di rinnovo nei primi sei mesi del 2007. Di queste solo 83 sono state riconsegnate dalla questura ai richiedenti;
contrariamente a quanto avveniva in passato gli immigrati riescono con molte difficoltà ad ottenere il permesso di soggiorno, strumento fondamentale per il riconoscimento della presenza regolare sul territorio e per riavere o mantenere un rapporto di lavoro in regola;
l'approssimarsi del periodo estivo rischia, in assenza di documenti validi, di complicare il viaggio di rientro nei paesi di origine dato che il tagliando rilasciato dalle Poste non consente il transito nei paesi dell'area Schengen;
tale ritardo nei tempi non è certo dovuto alla negligenza dei lavoratori e lavoratrici dell'Ente Poste, ma derivano da una serie di «difficoltà burocratiche» molto rilevanti -:
se i Ministri interrogati intendano provvedere, nell'immediato, alla risoluzione di tale problematica attraverso l'incremento del personale negli uffici immigrazione;
se non si intenda provvedere mediante apposite iniziative ad una revisione della normativa nazionale in modo da garantire i diritti delle persone coinvolte in tali procedure.
(3-00970)
Interrogazione a risposta immediata in Commissione:
I Commissione:
ADENTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'area dell'ex SNIA di Pavia è la più grande area dismessa della città (170.000 mq) - da tempo al centro del dibattito pubblico sulle ipotesi di riqualificazione e riutilizzo - è abitata ormai da anni, a periodi alterni, da un numero imprecisato di migranti;
negli ultimi mesi il caso dell'area ex SNIA ha assunto sempre più significativi profili di problematicità: le stime parlano di circa duecento persone in prevalenza rom e romeni - di cui molti minori - che abitano questa area dimessa e, allo stesso tempo, si rilevano significativi flussi di nuovi arrivi provenienti dall'area del milanese;
le condizioni igienico sanitarie del luogo sono preoccupanti, basti segnalare che nell'area non c'è acqua, né elettricità e che la situazione è ormai ai confini della vera e propria emergenza sanitaria, dato atto che la tubercolosi sembra si stia diffondendo tra gli abitanti della zona;
non secondario è il problema relativo all'ordine pubblico. Da episodi sporadici di microcriminalità, infatti, sempre di più si deve prendere atto che si stia passando a accadimenti sempre più frequenti e costanti. Il ripetersi di reati - come furti nelle abitazioni e negli esercizi commerciali, violenze alle persone - che possono
essere ricondotti agli stranieri insediatisi nell'area ex SNIA ha indotto forti preoccupazioni e prese di posizione negli abitanti della zona, che negli ultimi giorni hanno anche costituito un comitato spontaneo tra le cui prime iniziative c'è stata l'istituzione di un recapito telefonico per la segnalazione degli episodi di microcriminalità;
è chiaro che tali iniziative siano il segno tangibile di esasperazione da parte dei cittadini e questo alla luce anche del fatto che nella città di Pavia è presente il cosiddetto «poliziotto di quartiere», destinato però ad esempio ad altre zone cittadine e non a questa area critica;
alla fine del mese di maggio sono comparse sulla stampa (La Provincia Pavese del 31 maggio 2006) alcune informazioni relative a un interessamento presso il Vice Ministro Marco Minniti affinché a Pavia sia esteso il patto di sicurezza e legalità sottoscritto con altre città metropolitane, con delega al prefetto sugli insediamenti rom -:
in che modo il Ministero dell'interno intenda intervenire a sostegno del Comune di Pavia al fine di contribuire a porre rimedio alla drammatica situazione verificatasi in conseguenza alla sempre maggiore presenza di cittadini migranti nell'area dimessa ex SNIA e in particolare al fine porre in essere misure idonee ad assicurare l'ordine pubblico e la sicurezza e prevenire i sempre più frequenti episodi di microcriminalità.
(5-01138)
Interrogazioni a risposta scritta:
SMERIGLIO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
all'inizio del mese di aprile 2007 un associato ha informato Giorgio Vecchiani, Presidente della sezione provinciale dell'ANPI di Pisa, dell'esistenza di un sito web denominato www.partitofascistarepubblicano.it, sul quale si pubblicizzava l'esistenza di un partito che chiaramente ed apertamente fa riferimento all'ideologia fascista e che, viene sottolineato e precisato, è «il medesimo Partito Fascista Repubblicano che nacque nel 1943, con Tavolini segretario provvisorio»;
dopo le opportune verifiche ed accertato che in tale sito vi era un esplicito riferimento al tentativo di riorganizzare il partito fascista, il Presidente dell'ANPI di Pisa ha regolarmente presentato un esposto alla Procura della Repubblica, affinché si desse vita immediatamente ad un intervento inibitorio nei confronti di tale operazione;
dalla lettura delle pagine web, di tale sito emerge che siamo di fronte non già ad una mera difesa elogiativa del fascismo ma al tentativo di una riorganizzazione del partito fascista con conseguente violazione del disposto costituzionale, della legge 645 del 1952, nonché con gravi offese alle radici della nostra democrazia;
non va dimenticato che la Corte costituzionale, nel valutare la legittimità della vigente normativa e la sua conformità ai principi costituzionali ha affermato che «La legge 20 giugno 1952, n. 645 trae la sua derivazione dalla XII Disp. Trans. della Costituzione la quale ha conferito in modo tassativo al legislatore non solo la potestà-dovere di fissare sanzioni penali in casi di violazione del divieto costituzionale di ricostruzione del partito fascista, ma anche di ricercare i modi e le forme più idonei ed incisivi per la realizzazione della pretesa punitiva al fine di combattere il più efficacemente e sollecitamente possibile quel pericolo che, in accordo con l'ispirazione antifascista della Costituzione, si è inteso direttamente ed imperativamente prevenire» (Corte cost. 12/11/1974, n. 254);
alla luce del vigente quadro normativo non può non destare sconcerto e preoccupazione l'esistenza ed il contenuto di tal sito web e la cosa appare ancora più preoccupante in quanto nel sito si legge «il Partito è stato regolarmente iscritto e registrato presso gli uffici competenti», mentre è noto che la legislazione vigente
ne vieta la ricostituzione e non esiste alcuna autorità amministrativa che possa concedere una regolare registrazione -:
se si sia a conoscenza di quanto sopra esposto e cosa si intenda fare, al di là dell'intervento della magistratura, per arrivare alla chiusura e all'individuazione dei responsabili di tale sito che, se pur patetici nel loro tentativo di ricostruzione del partito fascista, sono responsabili di una grave violazione del dettato costituzionale e, nel quadro più generale, rappresentano una conferma della recrudescenza neofascista nel nostro Paese;
se non si ritenga necessario ed urgente verificare se e quali uffici amministrativi competenti abbiano consentito l'iscrizione e la registrazione di tale partito e, nel caso, quali provvedimenti si intendano mettere in atto.
(4-03991)
PALOMBA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nell'anno 2003 è stato indetto un concorso per l'assegnazione di alloggi di edilizia agevolata e sovvenzionata, riservato alle forze dell'ordine impiegate nella lotta alla criminalità, compresa la polizia giudiziaria;
nonostante la suddetta riserva, sembra che alcuni appartamenti, tra i quali quelli costruiti in Roma, via del Podere Fiume 49, zona Quartaccio, sarebbero stati assegnati a persone estranee al concorso, rimanendo così esclusi dall'assegnazione numerosi appartenenti alle forze dell'ordine;
risulta, quindi, che 95 famiglie che hanno partecipato al concorso, tutte appartenenti alle forze dell'ordine, benché occupassero gli alloggi, a 18 mesi dalla loro assegnazione hanno riscontrato che erano stati ceduti in proprietà a privati;
la Società I.A.C.O. a r.l., costruttrice e locataria dei predetti appartamenti, avrebbe proceduto alla vendita a privati degli stessi senza che gli inquilini ne fossero a conoscenza e potessero esercitare il diritto di prelazione, nonostante la formale richiesta di poterlo esercitare;
diversi inquilini sono stati oggetto di ingiunzione di sfratto o di rilascio da parte della società costruttrice e locataria;
gli appartamenti in parola sono stati costruiti con il contributo dello Stato per il 90 per cento e con la messa a disposizione dei terreni da parte del Comune di Roma;
non risulta se la Prefettura di Roma, investita dell'argomento, abbia posto in essere alcun atto per interrompere tali procedure o intervenire presso i Ministeri competenti per segnalare queste gravi disfunzioni -:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra evidenziati o di altri analoghi verificatisi in altre parti d'Italia;
se ritenga che le procedure seguite siano corrette, in relazione sia alle disposizioni recate dalla normativa vigente, sia al bando stesso;
in caso negativo, quali iniziative intenda adottare per superare le conseguenze di tali comportamenti, che lascerebbero gli inquilini appartenenti alle forze dell'ordine ed i loro familiari senza un alloggio di servizio, vanificando così gli sforzi profusi dallo Stato in materia e penalizzando pesantemente i suoi servitori che più rischiano la loro vita e necessitano di avere almeno la possibilità di poter usufruire di un alloggio dignitoso ed a prezzi accettabili.
(4-03997)
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
negli ultimi mesi si è registrata nella Città di Crotone e in provincia una preoccupante serie di attentati notturni, che hanno richiesto e continuano a richiedere un notevole impegno da parte degli organi inquirenti: ordigni, incendi di autovetture, proiettili lanciati contro saracinesche e finestre di attività commerciali, lettere minatorie contenenti cartucce di fucile;
un ispettore della Polizia di Stato, in servizio presso la Squadra Mobile di Crotone, già due anni fa aveva avuta incendiata, da sconosciuti l'autovettura privata;
nell'ambito di un'inchiesta che coinvolge la malavita locale, un collaboratore di giustizia, nello scorso marzo 2007, ha rivelato il proposito di una cosca di 'ndrangheta di uccidere lo stesso ispettore, perché «colpevole» di aver convinto alcuni affiliati a «pentirsi»;
alla fine dello scorso mese di aprile 2007, l'esplosione di un ordigno ha devastato il locale di parrucchiera della moglie dello stesso ispettore -:
quali urgenti iniziative ritiene di assumere al fine di maggiorare la sicurezza dei cittadini di Crotone e provincia;
se non ritenga necessario ed urgente intervenire al fine sia di garantire la sicurezza dell'ispettore di Polizia di Stato e dei suoi familiari, sia di risarcire lo stesso ispettore per tutti i notevoli danni subiti.
(4-03998)
MASCIA, FRANCO RUSSO e DE CRISTOFARO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel prossimo mese di Luglio avranno luogo circa 600 assunzioni per altrettante unità di personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;
per procedere a tali assunzioni saranno utilizzate le graduatorie relative agli idonei del concorso a 184 posti del marzo 1998, a 173 posti riservato ai discontinui, a 55 posti riservati agli ausiliari del 2004 e a 55 posti del concorso riservato agli ausiliari del 2005;
è prevista entro l'anno la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di un altro bando di concorso per l'assunzione nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di 1021 unità, di cui 814 V.P., autorizzato da un recente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, dove è previsto tra l'altro una riserva di posti di lavoratori precari-discontinui che hanno svolto nel corpo dei Vigili del fuoco 120 giorni di servizio e con 3 anni di iscrizione all'albo regionale dei Vigili del fuoco discontinui;
gli idonei al concorso per 184 posti del marzo 1998 hanno svolto ben 5 prove selettive ed una visita medica e la scadenza della loro graduatoria è prevista per il 31 dicembre 2007 -:
se non si ritenga opportuno rivedere e aggiornare la graduatoria relativa al concorso per 184 posti del marzo 1998 a favore degli idonei che hanno svolto 120 giorni di servizio nel Vigili del fuoco e che risultino iscritti all'albo regionale da più di tre anni, evitando così facendo ulteriori penalizzazioni subite da questi lavoratori in forza di successive graduatorie emesse.
(4-04001)
PEDICA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il Comune di Valenzano, in provincia di Bari, non può essere considerato un Comune «virtuoso» e non sembra che le ultime Amministrazioni Comunali abbiano lavorato a vantaggio della comunità valenzanese;
in occasione dell'ultima consultazione elettorale amministrativa del 28 e 29 maggio 2006 nel comune di Valenzano sembra che si siano verificate rilevanti irregolarità nella conduzione della campagna elettorale;
tra i cittadini si è radicata l'opinione che già qualche mese prima della competizione elettorale, in alcuni uffici del comune di Valenzano, siano state fatte assunzioni non propriamente regolari e siano stati elargiti oltre un centinaio di contributi straordinari a favore di bisognosi senza i dovuti accertamenti da parte degli organi competenti sul reale stato di indigenza dei beneficiari ;
è stato segnalato, inoltre, un notevole aumento del flusso migratorio in alcune sezioni elettorali;
nello stesso periodo sembra che si siano verificate delle «stranezze» nella questione dell'appalto per la riqualificazione di una Piazza all'interno del paese, mettendo a repentaglio un paesaggio che merita di essere tutelato;
diversi articoli di stampa hanno denunciato che detto appalto è costato diverse migliaia di euro in più del previsto e le somme per coprire la spesa sarebbero state attinte dal capitolo delle spese in conto terzi, violando il Testo Unico -:
se il Ministro sia a conoscenza della situazione sopra esposta e come intenda procedere affinché gli organi competenti intervengano per ridare ai cittadini valenzanesi fiducia nelle istituzioni.
(4-04006)