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Allegato B
Seduta n. 169 del 13/6/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
annualmente il Ministero dell'economia eroga al Centro del Libro Parlato di Feltre (Belluno) un contributo per l'attività a sostegno della diffusione dei libri ai non vedenti;
l'organizzazione del Centro si avvale della splendida ed efficace collaborazione volontaristica di alcune centinaia di persone;
l'importanza dell'attività svolta dal Centro è stata riconosciuta ad ogni livello, sia in passato che di recente;
l'ultimo provvedimento ministeriale riduce immotivatamente di euro 30.000,00 l'erogazione per il 2007;
tale riduzione determina una significativa contrazione della attività espletata, per la quale, invece, lo Stato dovrebbe esprimere solo apprezzamento e riconoscimento, sostituendosi i volontari del Centro nell'esecuzione di compiti istituzionali della nazione -:
quale sia la ragione dell'inopinata riduzione dell'erogazione annuale per il 2007 al Centro del Libro Parlato di Feltre (Belluno);
se intenda ripristinare il contributo nell'originaria misura e, se del caso, congruamente aumentarlo, naturalmente dopo aver vagliato l'effettiva entità dell'attività realmente espletata dal Centro del Libro Parlato di Feltre (Belluno).
(2-00599) «Paniz».
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
V Commissione:
GARAVAGLIA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
in riferimento ai debiti fuori bilancio connessi a procedure espropriative, di cui all'articolo 194 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, contenente il testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, riconosciuti con deliberazione comunale, qualora l'ente locale sia tenuto a corrispondere indennità a seguito di sentenza, se gli importi dovuti sono di entità cospicua Si comportano problematiche all'ente medesimo ai fini del rispetto dei vincoli del patto di stabilità, definiti ogni anno con legge finanziaria;
nel caso specifico del comune di Robecco sul Naviglio, che deve per sentenza un'indennità per danni per un totale di euro 1.152.816,49, riconosciuta come debito fuori bilancio con deliberazione comunale n. 36 del 30 settembre 2004, l'ente, per evitare il mancato rispetto del patto di stabilità, ha avviato una transazione con la controparte al fine di procedere ad un pagamento rateizzato in tre soluzioni, come previsto dal comma 2 del citato articolo 194;
in merito si evidenzia l'impossibilità di ricorrere ad un mutuo presso la Cassa depositi e prestiti cofinanziato dallo Stato, in quanto la legge 27 ottobre 1988, n. 458 non risulta rifinanziata -:
quali siano nei casi come quello riportato in premessa, al fine di rispettare i vincoli imposti dalla normativa del patto di stabilità, quali siano le soluzioni più adeguate che gli enti possono adottare per provvedere al pagamento di somme cospicue attinenti alle espropriazioni.
(5-01136)
PERETTI e GALLETTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
per la ripartizione dei contributi a valere sul fondo cinque per mille del 2006, le associazioni e organizzazioni dovranno attendere, secondo quanto dichiarato dall'Agenzia delle entrate in risposta ad una formale diffida di una associazione modenese, il rendiconto generale dello Stato, quindi non prima di settembre;
si profilano notevoli difficoltà anche per le attribuzioni dei contributi del 2007, in quanto pesa su tali attribuzioni il taglio previsto dalla finanziaria alle quote per restare entro il limite di spesa di 250 milioni di euro;
secondo quanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, infatti, il decreto attuativo del cinque per mille stabilisce «un coefficiente di abbattimento delle quote calcolate sulla base delle scelte effettuate dai contribuenti»;
si prevede che le adesioni al cinque per mille 2007 saranno ancor più numerose di quelle passate e che il tetto stabilito non potrà contenere tutte le richieste -:
se corrisponda al vero la previsione che le attribuzioni spettanti ad ogni ente o associazione subiranno una riduzione di circa il 50 per cento e se non ritenga tale taglio una violazione del diritto dei beneficiari ad usufruire della libera scelta dei contribuenti.
(5-01137)
Interrogazioni a risposta scritta:
GIANFRANCO CONTE, UGGÈ, SANZA, DI CAGNO ABBRESCIA, SIMEONI,
TORTOLI e LEONE. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la città di Barletta divenuta provincia con legge 11 giugno 2004, n. 148 (Gazzetta Ufficiale n. 138 del 15 giugno 2004), registra un notevole incremento di popolazione, con le tre città capoluogo Barletta, Andria, Trani, pari a 250.000 abitanti;
il porto di Barletta detiene una forte rilevanza sul versante commerciale solo secondo a quello di Venezia;
l'area del nord-barese in cui ricade Barletta vanta grande intraprendenza ed operosità commerciale, pertanto l'istituzione dell'Ufficio unico doganale risulta essere fortemente sentito dall'utenza;
il porto ha grande movimentazione con particolare riguardo a settori ricadenti nel cemento, fertilizzanti, cereali, salgemma e sale marino, carburante, marmo, macchinari ed attrezzi per gli impianti eolici, materiale da costruzione vario;
le operazioni doganali (da e verso paesi terzi) acquisiti dalla Dogana di Barletta raggiungono il numero di 10.000 circa -:
se il Ministro dell'economia e delle Finanze intenda istituire e attivare l'Ufficio Doganale di Barletta sia per vocazione territoriale e sia a norma dell'articolo 7, comma 3, del regolamento di amministrazione delle Dogane.
(4-03976)
BRIGUGLIO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il Consiglio direttivo della BCE ha deciso l'ottavo rialzo consecutivo dei tassi d'interesse dal dicembre 2005, il secondo nel 2007, pertanto il tasso di riferimento dal 3,75 per cento al 4 per cento;
tale aumento - probabilmente destinato ad aumentare nei prossimi anni fa sì che il costo del denaro sia giunto a livelli mai raggiunti negli ultimi sei anni;
l'aumento dei tassi d'interesse avrà influenze molto negative sulle imprese e sulle famiglie italiane e in particolare per i molti cittadini che stanno rinforzando un mutuo a tasso variabile;
di fatto con il caro-mutuo determinato dalla decisione della BCE viene meno, soprattutto per lavoratori a reddito basso, pensionati e fasce sociali più disagiati, il sogno delle case di proprietà -:
quali iniziative il Governo intende assumere per fare fronte al rialzo dei tassi d'interesse e conseguentemente al caro-mutui.
(4-04004)