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Allegato B
Seduta n. 170 del 14/6/2007
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta scritta:
BRIGUGLIO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
come fa notare la Provincia regionale di Messina in un documento inviato ai rappresentanti delle istituzioni da diversi mesi, gravissime problematiche di mobilità, con particolare riguardo al sistema dei trasporti ferroviario e marittimo, attanagliano la popolazione dell'Area dello Stretto di Messina e l'intero territorio della sua Provincia;
non passa giorno senza che dalle Istituzioni locali, dalle forze sociali e dagli organi di stampa partano segnali di allarme ed invocazioni di intervento rivolte ai massimi vertici delle Istituzioni di governo Regionale e Nazionale, affinché siano intraprese iniziative forti atte a dare - finalmente - tutela ai cittadini di questo territorio, servizi normali e degni di un paese civile;
nonostante ciò, si riscontra un perdurante e grave silenzio da parte delle Istituzioni deputate a garantire gli interessi generali dei cittadini, che, in conseguenza, si sentono totalmente abbandonati anche dallo Stato;
l'ormai costante, programmato e continuo disimpegno attuato dalle Ferrovie dello Stato nell'Area dello Stretto di Messina e nella sua Provincia, le gravi problematiche dei lavoratori e della sicurezza della navigazione nello Stretto, lo stato di profondo disagio e di esasperazione che vivono le migliaia di pendolari dello Stretto e dei trasporti ferroviari, a causa dei troppi disservizi, le ormai chiare diverse indicazioni strategiche che non prevedono il completamento del raddoppio ferroviario tra Messina e Palermo e da ultimo le notizie riguardanti la soppressione di 12 treni a lunga percorrenza e la soppressione di molte stazioni ferroviarie, fanno sì che il territorio e la popolazione della Provincia di Messina, subiscano una marginalizzazione, rispetto al sistema dei trasporti, che diviene giorno dopo giorno del tutto insostenibile;
inoltre le inefficienze, sempre più intollerabili, nei servizi di collegamento della sponda siciliana con quella calabra, gestiti da «Bluvia», con le gravi conseguenze sulle attività civili di migliaia di lavoratori e studenti che quotidianamente si spostano attraverso lo Stretto, rendono sempre più difficile contenere la giusta protesta dei cittadini;
tale stato di cose, che in atto penalizza gravemente i cittadini utenti ed i lavoratori del sistema dei trasporti pubblici e crea grave disagio sociale, nel medio e lungo periodo, determinerà certamente serie problematiche socio-economiche tali da condizionare la stessa normale crescita sociale, con il rischio che la Provincia, veda compromesse le stesse prospettive di crescita sociale ed economica;
la Provincia di Messina, come ben noto, si posiziona al secondo posto nel meridione ed al primo in Sicilia per il numero delle presenze turistiche e le prospettive di crescita per il suo territorio risultano essere assolutamente positive. Difatti, oltre all'ormai stabile trend della zona ionica e del distretto di Taormina, tutta la fascia tirrenica che ricomprende, oltre le Isole Eolie, la Costa Saracena e la zona Nebroidea, presenta prospettive di crescita notevoli. Tali prospettive che necessitano chiaramente del supporto di un sistema trasportistico decoroso, risulterebbero penalizzante dalle strategie negative per il territorio poste in essere dalle società del Gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A.;
per contrastare siffatti rischi, quotidianamente, si registrano nascite di comitati spontanei di cittadini che protestano per i troppi disservizi, mentre le forze sociali pongono l'attenzione sulle gravi conseguenze - anche di natura occupazionale - dell'attuale situazione e richiedono la mobilitazione dei lavoratori e della società. Al contempo, numerosi Sindaci si riuniscono invitando alla mobilitazione le popolazioni contro i paventati tagli ai trasporti. Tutti segnali, questi, di un crescente stato di disagio sociale - che ci si augura non mettano a rischio lo stesso ordine pubblico - che, sino ad oggi, non sono stati adeguatamente affrontati con la dovuta attenzione da chi ha compiti e responsabilità di governo delle Istituzioni pubbliche;
non deve essere trascurata la fondamentale circostanza che le stesse società del Gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A., sebbene formalmente private, continuano ad essere di totale partecipazione pubblica e che, quindi, pur dovendo agire secondo criteri volti al perseguimento di fini aziendali, devono, altresì, avere il dovere di garantire l'assolvimento dei fini pubblici e sociali propri del servizio di mobilità e trasporto di persone, garantendo la continuità territoriale nel nostro Paese;
gli investimenti programmati sul nostro territorio, infatti, non sono tali da garantire né ipotesi di sviluppo futuro, né tanto meno, addirittura, il mantenimento dell'attuale livello del servizio offerto. Tale situazione è assolutamente inaccettabile per i cittadini e per chi ha l'onere e il dovere di rappresentarli nella comunità locale -:
quali iniziative intenda assumere perché il Governo e il Gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A., pongano la giusta attenzione verso le istanze di una popolazione quale quella della Provincia di Messina, che in atto si sente assolutamente abbandonata e le cui esigenze di carattere essenzialmente primario, quali il diritto alla mobilità, alla modernizzazione e sicurezza del sistema dei trasporti, non sembrano essere tenute nella giusta e dovuta considerazione.
(4-04009)