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Allegato B
Seduta n. 170 del 14/6/2007
TESTO AGGIORNATO AL 27 GIUGNO 2007
...
BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazione a risposta orale:
CAPITANIO SANTOLINI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
con sempre maggior frequenza accade che vengano trasmessi nelle sale cinematografiche pellicole formalmente prive di divieti sebbene contengano scene, linguaggi o contenuti non adatti ai minori;
un recente studio condotto dal MOIGE ha posto a diretto confronto i divieti stabiliti per uno stesso film in vari paesi dell'Unione europea, ottenendo come risultato che l'Italia risulta essere il paese più permissivo in assoluto;
inoltre, le sale cinematografiche in cui sono proiettati film destinati ai minori, spesso trasmettono trailer di altri film, tant'è che il Presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), Antonio Catricalà, in occasione dell'indagine conoscitiva sul cinema e lo spettacolo dal vivo, ha criticato la diffusione, nel corso di proiezioni per bambini, di trailer relativi a film per adulti, contenenti scene violente ovvero scabrose, ritenendo necessario l'intervento del legislatore nazionale;
le Commissioni di revisione cinematografica, disciplinate dalla legge n. 161 del 21 aprile 1962, attualmente sono composte da un presidente docente di diritto, da un docente di psicologia o di pedagogia, da due esperti di cultura cinematografica, da due rappresentanti dei genitori, da due rappresentanti delle categorie di settore e da un rappresentante delle associazioni per la protezione degli animali, qualora questi ultimi siano stati impiegati nel film oggetto di valutazione;
tale composizione è il risultato dell'ultima riforma avvenuta con l'articolo 8, decreto legislativo 8 gennaio 1998, n. 3;
nella formulazione precedentemente introdotta dal decreto-legge 97/1995 convertito con la legge n. 203 del 1995 lo spazio riservato ai rappresentanti dei genitori era doppio rispetto a quello attualmente in vigore, tant'è vero che le associazioni maggiormente rappresentative dovevano nominare quattro componenti delle Commissioni di Revisione;
la ragione di un più elevato numero di rappresentanti dei genitori era specificata dallo stesso articolo 3 comma 7 del menzionato decreto-legge 97/1995 «Ai fini di una maggiore tutela dei minori e delle famiglie, anche in tema di programmazione televisiva» -:
se il Ministero per i beni e le attività culturali intenda promuovere una riforma delle Commissioni di revisione cinematografica, che torni a riconoscere, come fatto dal Governo del 1995 in sede di decreto-legge e confermato dal Legislatore del 1995 in sede di conversione, una maggiore tutela dei minori e delle famiglie;
se il Ministero per i beni e le attività culturali intenda prendere provvedimenti
per impedire che vengano trasmessi trailer non adatti prima della proiezione di film destinati ad un pubblico di minori.
(3-00989)
Interrogazione a risposta in Commissione:
AURISICCHIO, LOMAGLIO e SASSO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
l'Amministrazione comunale di Avellino ha chiesto ed ottenuto dalla regione Campania, nell'ambito del Programma P.O.R. Campania 2000-2006, il finanziamento (per l'85 per cento gravante sui fondi della Comunità Europea) per la realizzazione di una strada che dovrebbe attraversare il «Fondo Valle del Fenestrelle», area del comune di Avellino doppiamente tutelata, sul piano ambientale e paesaggistico, ai sensi della legge n. 431 del 1985 e della legge n. 1497 del 1939; il territorio in questione, in particolare, è vincolato sia in base alle previsioni della legge Galasso, sia paesaggisticamente in base al decreto ministeriale del 4 gennaio 1956, emanato ai sensi della legge 1497 del 1939;
la spesa complessiva dell'intervento ammonta a 10 milioni di euro, di cui 8,5 milioni a carico dei Fondi Europei ed 1,5 milioni a carico del comune;
l'opera in questione consiste in un tracciato viario, della larghezza media di metri 12 e della lunghezza di circa metri 450, poggiato, per un buon tratto, su piloni alti fino a 12 metri di altezza, il quale, partendo da Piazza Perugini, dovrebbe tagliare trasversalmente il Fondo Valle Fenestrelle, per poi terminare nei pressi della Variante strada statale 7/bis.;
detta opera, per le sue dimensioni e caratteristiche, sconvolgerebbe irrimediabilmente il sistema ambientale della Valle del Fenestrelle e il territorio, ancora verde, che questo sistema costituisce. Si tratta, in effetti, dell'ultimo polmone verde a ridosso della città, nonché area che racchiude ancora consistenti risorse idriche e preesistenze di valore storico;
del Tavolo di Concertazione istituito per la realizzazione del P.I.C.A. di Avellino (e, quindi, anche del Progetto in esame) fa parte anche la soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Avellino e Salerno, deputata alla gestione dei vincoli innanzi citati;
allo stato, non è dato sapere se la soprintendenza competente abbia o meno espresso il proprio parere sull'intervento che si intende realizzare -:
se il comune di Avellino abbia o meno richiesto alla soprintendenza di Avellino e Salerno i pareri in ordine ai vicoli ambientali e paesaggistici che insistono sull'area in questione;
se, ove i pareri siano stati richiesti, siano stati trasmessi alla soprintendenza gli atti progettuali necessari a formulare una compiuta valutazione di impatto ambientale dell'opera;
quali siano le determinazioni eventualmente assunte in merito dalla soprintendenza competente e se dette determinazioni siano assistite da un approfondito studio tecnico sull'impatto ambientale determinato dalla strada, sugli effetti che la stessa avrebbe dal punto di vista paesaggistico e anche sulle conseguenze negative in danno delle preesistenze storiche e architettoniche ivi presenti.
(5-01150)
Interrogazioni a risposta scritta:
D'AGRÒ. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
risultano all'interrogante motivi di preoccupazione e disagio da parte di amministratori e professionisti locali in tema di risposte da parte della soprintendenza ai beni culturali di Verona su autorizzazioni e pareri per lavori pubblici e privati;
pur essendo riconosciuta la professionalità del personale operante in tale ente, si percepisce la mancanza di una struttura organizzativa adeguata al fine di evitare lungaggini nel perfezionamento degli atti autorizzativi e di controllo;
le disfunzioni rilevate comportano danni di natura economica proprio in un momento in cui sembra esserci una ripresa anche in quell'area del Paese -:
se intenda prendere provvedimenti che rendano l'organizzazione della soprintendenza ai beni culturali di Verona più funzionale alle esigenze del territorio, anche assegnando all'ente maggiori risorse umane.
(4-04012)
BONELLI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
dal tre giugno 2007 una grave crisi idrica ha coinvolto le più importanti fontane monumentali di Roma, si tratta di fontane alimentate attraverso l'acquedotto Vergine, l'unico degli undici antichi acquedotti romani ad essere sopravvissuto alla furia delle invasioni barbariche, anche grazie al fatto che esso è, in gran parte interrato;
capolavoro ingegneristico l'acquedotto Vergine rappresenta al tempo, stesso un monumento storico di inestimabile valore ed una risorsa idrica preziosissima per la città, poiché esso veicola acqua dolce purissima, praticamente priva di calcare, il che lo rende particolarmente adatto per far vivere senza intaccarne la bellezza, le preziose fontane monumentali romane;
origine della crisi idrica è stata la rottura di una condotta dell'acquedotto avvenuta nel corso dei lavori di realizzazione di un garage interrato in una villa dei Parioli; la ditta che ha danneggiato la tubatura l'ha poi ostruita con del calcestruzzo;
attualmente Fontana di Trevi funziona grazie al riciclo dell'acqua, al Pantheon si usa quella potabile, le fontane di piazza Colonna e via degli Staderari sono a secco, problemi vi sono anche per le fontane e l'irrigazione di villa Borghese;
l'Acea si è detta pronta a chiedere i danni alla ditta che ha materialmente realizzato il danno nel corso dei lavori, subito bloccati;
secondo quanto dichiarato dalla sovrintendenza la ditta sarebbe stata autorizzata a scavare in misura significativamente inferiore, rispetto ai lavori effettivamente poi svolti, tuttavia ad avviso dell'interrogante appare sconcertante che la sovrintendenza stessa, nel rilasciare l'autorizzazione, non abbia sottolineato con la dovuta enfasi la presenza dell'acquedotto vergine sotto la villa dei Parioli;
come sia stato possibile che nel rilascio delle autorizzazioni la presenza dell'acquedotto non sia risultata -:
di quali informazioni siano in possesso i Ministri interrogati e quali iniziative abbia eventualmente intrapreso la sovrintendenza competente;
se le acque dell'acquedotto vergine abbiano subito un inquinamento rilevante o comunque pregiudizievole per la salute di persone e per l'incolumità dei monumenti;
quali misure urgenti i Ministri intendano intraprendere per evitare che simili accadimenti possano ripetersi in futuro.
(4-04015)
SGOBIO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi, come apparso sui maggiori quotidiani nazionali, il direttore generale del Teatro Ambra Jovinelli di Roma, Valerio Terenzio, insieme al direttore artistico, Serena Dandini, durante la presentazione della stagione artistica 2007-2008, ha annunciato la possibile
chiusura dello stesso, tenuto conto del fatto che il prossimo anno scade il contratto di locazione del Teatro e della mancanza di fondi finanziari;
il Teatro Ambra Jovinelli rappresenta il primo teatro romano per incassi, nonché un punto di riferimento per la cultura italiana, nell'ambito del varietà, della commedia, del teatro civile, fino alla nuova drammaturgia;
il Fondo Unico dello Spettacolo elargisce al Teatro Ambra Jovinelii un contributo di soli 60.000 euro -:
se non ritenga opportuno intervenire affinché vengano innalzati gli importi di contributo finanziario a favore dei Teatro Ambra Jovinelli, nell'intento di scongiurare la sua possibile chiusura, considerando l'importanza del teatro in oggetto, che rappresenta un punto di riferimento per la cultura italiana.
(4-04017)