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Allegato B
Seduta n. 170 del 14/6/2007
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazione a risposta in Commissione:
AURISICCHIO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
nel Comune di Bonito, in provincia di Avellino, e precisamente in località Palatina, è situato un bene demaniale di circa 5.300 metri quadri, denominato «Triggio», dal notevole valore storico e paesaggistico;
in tale area è localizzata una fontana di acqua sorgiva, costruita molti secoli fa, la cui importanza storica è ampiamente documentata, che rappresenta altresì un bene fondamentale per l'intera comunità bonitese;
l'Amministrazione comunale di Bonito intende alienare tale area per destinarla ad insediamenti industriali, nonostante sia in fase di realizzazione, a qualche chilometro di distanza, uno dei più grandi piani di insediamenti produttivi della provincia di Avellino;
sia la fontana che la zona denominata «Triggio» sono da tempo sottoposti ad evidenti aggressioni, come lo sversamento
di liquidi non meglio qualificati, che potrebbero rappresentare un fattore di inquinamento della stessa falda acquifera;
il territorio avellinese, ed in particolare il Comune di Bonito, sono da anni al centro di traffici di rifiuti tossici, che ancora recentemente hanno prodotto allarme per la popolazione e per la produzione agricola;
in difesa del «Triggio» si è costituito un comitato cittadino, che svolge opera di mobilitazione e sensibilizzazione, tanto delle istituzioni che dei cittadini. Tra le altre cose, il comitato ha promosso una petizione popolare per la conservazione e la valorizzazione dell'area Palatina, sottoscritta da 414 cittadini bonitesi -:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti, peraltro segnalati dal Comitato bonitese per la difesa dei beni comuni con nota del dicembre 2006;
quali provvedimenti di competenza intendano adottare per garantire la conservazione e la valorizzazione dell'area «Triggio» e della fontana che alla stessa è funzionalmente e amministrativamente connessa.
(5-01149)
Interrogazione a risposta scritta:
ROSSI GASPARRINI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
ogni giorno 30 mila persone muoiono per cause connesse alla scarsità di acqua, o alla sua cattiva qualità;
solo 16 persone su 100, nel mondo, oggi possono contare di avere un accesso all'acqua sicuro e quotidiano;
84 persone su 100 sono costrette giornalmente a cercare l'acqua;
il consumo di acqua nei paesi africani varia in media tra i 12 e i 50 litri al giorno per abitante, in Europa tra i 170 e 250, l'Italia si attesta ai primi posti, negli Stati Uniti il consumo di acqua per abitante al giorno raggiunge mediamente i 700 litri;
secondo l'organizzazione mondiale della sanità il 40 per cento della popolazione mondiale vive in condizioni di perenne carenza di acqua;
è stato annunciato che per il 2020 ben tre miliardi di persone non avranno accesso all'acqua;
questi alcuni dati riportati di recente dalla stampa, per garantire l'accesso all'acqua a tutti gli abitanti del pianeta si dovrebbe spendere l'equivalente di quanto si spende in Europa per i gelati;
Boutros-Ghali durante il suo incarico di segretario generale dell'ONU affermò che «l'acqua diventerà come il petrolio. E le prossime guerre saranno combattute per l'acqua»;
le risorse a nostra disposizione non sono infinite e non sono scontate, tale consapevolezza appare lontana dall'essere realmente compresa e fatta propria dall'opinione pubblica;
secondo un rapporto del WWF presentato il 22 marzo scorso ben dieci fiumi sarebbero a rischio di estinzione, la notizia non sarebbe poi grave se non si trattasse dei più grandi fiumi del mondo, la cui scomparsa, lungi dal rappresentare un fenomeno curioso e comunque limitato geograficamente, avrebbe delle conseguenze devastanti per l'intero pianeta e non solo per motivi ambientali, basterebbe la scomparsa anche solo di uno di questi per mettere a repentaglio gli equilibri geopolitici mondiali;
il Nilo è il fiume più lungo del mondo e insieme all'Indo garantisce la vita a più di 500 milioni di persone, lo Yangtze rappresenta da solo il 40 per cento delle risorse idriche cinesi, permette la coltivazione del 70 per cento del riso cinese e del 50 per cento di tutto il grano, il valore commerciale del pesce pescato nel fiume Mekong è pari a 1,7 miliardi di dollari, sono cifre che non possono lasciarci indifferenti,
il rischio di un sovvertimento di tutti gli equilibri internazionali, nonché della vita quotidiana di ognuno di noi non può essere sottovalutato;
appare necessario riequilibrare il rapporto tra energia ed ambiente, tra sfruttamento delle risorse, la loro preservazione e la loro distribuzione, negli ultimi 50 anni il livello di inquinamento delle acque dolci è aumentato costantemente, la costruzione di dighe potrebbe mettere a repentaglio la sopravvivenza dei fiumi stessi e mettere in crisi molti rapporti internazionali basti pensare a cosa sta avvenendo intorno all'area in cui scorre l'Eufrate;
nel nostro Paese sempre più costantemente si torna a discutere delle possibilità di privatizzare la gestione dell'acqua, contemporaneamente continua incessante il suo spreco, basti pensare allo stato delle condutture di molte città italiane ed alla ancora molto bassa sensibilizzazione che si sta facendo nei confronti dell'opinione pubblica -:
quali siano le intenzioni del Governo per avviare una campagna di conoscenza del problema e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla gravità della situazione, quali le iniziative che intende attuare nei confronti dei settori produttivi del Paese, quale sia l'effettiva intenzione del Governo rispetto alla prospettiva di privatizzare la gestione di un bene fondamentale e vitale come l'acqua.
(4-04025)