Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 175 del 22/6/2007
...
AFFARI ESTERI
Interrogazione a risposta scritta:
SPINI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
in Germania è presente il più grande archivio sulla Shoah nella cittadina di Bad Arolsencomposto di 50 milioni di documenti per 26 chilometri di scaffali, in un palazzo ex caserma delle Ss;
dal 1955 la consultazione dell'archivio è regolata da un complesso accordo che lo ha affidato all'Interational tracing service (Its) della cittadina, organo della Croce rossa internazionale, sotto la responsabilità di 11 paesi (Italia, Belgio Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Israele);
in base a tale accordo l'archivio finora è stato consultabile soltanto ai sopravvissuti o con un permesso della persona su cui si cercavano notizie;
da alcuni anni gli organi preposti discutono sulla possibilità di aprire la consultabilità dell'archivio;
nell'autunno 2005 il sindaco di Roma Walter Veltroni su sollecitazione della comunità ebraica romana si è rivolto all'allora ministro Antonio Martino, che ha risposto indicando come referente l'allora rappresentante italiano all'Its, il quale ha sollevato questioni relative alla privacy;
nell'aprile 2006 la Germania ha firmato un trattato per la definitiva apertura dell'archivio, ma l'Italia deve ancora effettuare la ratifica;
l'Italia ha in passato operato una resistenza all'apertura tale che negli Stati Uniti in più occasioni è stata indicata come il principale ostacolo a procedere;
nel dicembre 2006 il presidente della Commissione esteri del Senato americano ha scritto all'ambasciatore italiano sollecitando l'approvazione, e quattro mesi dopo Hillary Clinton ha presentato una risoluzione per sollecitare i paesi in ritardo, ossia Italia, Grecia, Francia e Lussemburgo; Francia e Lussemburgo nel frattempo hanno annunciato la ratifica come imminente;
alcuni hanno ipotizzato tra le cause della resistenza italiana la possibilità che possano venire alla luce complicità imbarazzanti, tra cui anche quella di parte del
mondo della Chiesa cattolica, e la possibilità che le notizie lì contenute possano far aumentare le richieste d'indennizzo delle polizze vita degli ebrei rivolte alle compagnie di assicurazioni, e quelle avanzate agli Stati che ospitarono i campi di lavoro, da parte di chi vi fu costretto ai lavori forzati. Anche per fugare tali preoccupazioni è importante che l'Italia proceda -:
quando sarà pronto il disegno di legge di ratifica dell'accordo.
(4-04146)