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Allegato B
Seduta n. 175 del 22/6/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interrogazione a risposta scritta:
CIOCCHETTI. - Al ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 1, comma 337, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria per l'anno 2006) prevedeva per l'anno finanziario 2006 la destinazione, in base alla libera scelta del contribuente, di una quota pari al cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (relativa al periodo d'imposta 2005) a finalità di sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e delle associazioni di promozione sociale, di finanziamento della ricerca scientifica e delle università, di finanziamento della ricerca sanitaria, nonché ad attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente;
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2006 sono state definite le modalità di destinazione della quota pari al cinque per mille, di cui al citato articolo 1, comma 337; in particolare, l'articolo 6 di detto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri stabilisce che le quote del cinque per mille dell'Irpef sono ripartite, sulla base dei dati comunicati dall'Agenzia delle entrate, con decreto del ministro dell'economia e delle finanze, tra gli stati di previsione delle
Amministrazioni statali di competenza (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, Ministero della salute, Ministero dell'interno), che, infine, provvedono a corrispondere a ciascun soggetto ovvero a ciascun Comune le somme spettanti;
l'Agenzia delle entrate non ha ancora concluso l'istruttoria per la verifica delle autocertificazioni dei soggetti iscritti agli elenchi; è appena iniziata l'opera di controllo delle scelte fatte dai contribuenti nelle varie dichiarazioni fiscali (730, Unico eccetera), tenendo presente che l'ultima scadenza per l'invio telematico delle dichiarazioni riferite ai redditi 2005 era il 31 settembre 2006, mentre le banche e le poste avevano tempo fino al 31 dicembre 2006 per trasmettere all'Agenzia i dati relativi alle dichiarazioni dei contribuenti che hanno scelto, appunto, la banca o la posta per consegnare la propria dichiarazione fiscale;
il ministro dell'economia e delle finanze, rispondendo all'interrogazione n. 3-00819, dell'onorevole Volontè e altri, se l'Agenzia delle entrate fosse finalmente in grado di assegnare i fondi che i contribuenti hanno liberamente deciso di devolvere agli enti prescelti, nel mese di maggio scorso, all'Assemblea della Camera dei Deputati, dichiarava testualmente che «l'attività ricognitiva circa la sussistenza dei requisiti che danno diritto all'iscrizione è stata avviata dall'Agenzia delle entrate a partire dalla seconda metà del 2006 ed è adesso in fase di completamento. In proposito, l'Agenzia precisa che questa attività di carattere amministrativo ha preso le mosse dal controllo sulle autocertificazioni prodotte da quasi 30 mila soggetti iscritti ed è andata ad aggiungersi ai normali compiti d'istituto. Perciò ha richiesto tempi tecnici piuttosto lunghi. Allo stato attuale, l'Agenzia delle entrate sta dando un forte impulso alle attività in argomento, nell'intento di completare i dovuti controlli nell'arco dei prossimi mesi. Nel contempo, l'Agenzia ha iniziato l'elaborazione dei dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti sia a favore di un determinato settore agevolato, sia nei confronti di singoli nominativi. Tale attività è cominciata all'inizio di quest'anno, perché si è dovuto attendere l'acquisizione di tutte le dichiarazioni prodotte attraverso i diversi canali, comprese quelle integrative e sostitutive. Superate le due fasi che ho appena indicato, gli elenchi degli aventi diritto, con la specifica delle preferenze accordate, saranno comunicati ai fini delle incombenze, propedeutiche all'esecuzione finale della procedura. Sulla base di quanto ho affermato [...] penso che sia, allo stato attuale, questione ancora di qualche mese»;
il Terzo Settore ha fatto affidamento sulla erogazione di queste somme, che per il volontariato rappresentano una risorsa di vitale importanza, tale da non consentire più ulteriori ritardi che rischierebbero di avere conseguenze fortemente penalizzanti delle aspettative riposte dalle associazioni su questo beneficio;
è assolutamente categorico e non più procrastinabile il dovere del Governo di rispettare la volontà dei contribuenti che hanno liberamente scelto e indicato di destinare il 5 per mille dell'Irpef a sostegno di chi opera nel volontariato e nel sociale, avvalendosi quasi sempre di risorse economiche personali;
la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) al comma 1234 dell'articolo 1 conferma il beneficio del 5 per mille ma, al comma 1237, introduce un «tetto» massimo di spesa pari a 250 milioni di euro e non oltre, con la conseguenza che, qualora l'adesione al 5 per mille producesse un volume maggiore, (circostanza molto probabile se si tiene conto che nel 2006 si è registrata una adesione di circa il 61 per cento dei contribuenti), lo Stato si tratterrà la quota eccedente -:
a quanto ammonti esattamente l'importo complessivo incassato dallo Stato derivante dal 5 per mille riferito all'anno di imposta 2005, ai sensi dell'articolo 1, comma 337, della legge 23 dicembre 2005, n. 266;
quando finalmente questo importo verrà distribuito agli aventi diritto e quali siano i criteri in base ai quali le cifre verranno corrisposte agli stessi;
quali siano le ragioni che hanno motivato il Governo a fissare il «tetto massimo» di spesa a 250 milioni di euro senza, in questo modo, rispettare le scelte dei contribuenti;
se il Governo abbia già individuato la finalità alla quale sarà destinata l'eventuale parte eccedente di tale tetto massimo, ovvero su quali basi e in che tempi pensi, di operare questa scelta;
se il Ministero dell'economia e delle finanze si sia adoperato presso l'Agenzia delle entrate affinché questa si attivi a studiare una procedura che le consenta di affrontare con la dovuta tempestività gli impegni di sua competenza per corrispondere con puntualità agli aventi diritto le somme dovute per il periodo di imposta 2006.
(4-04143)