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Allegato A
Seduta n. 177 del 26/6/2007
INTERROGAZIONI
(Sezione 1 - Situazione della casa circondariale di Padova)
A)
D'ELIA e MELLANO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la casa circondariale di Padova, costruita negli anni '60, presenta oggi delle caratteristiche di fatiscenza e degrado strutturali, che il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo ha potuto personalmente riscontrare nella visita effettuata in data 2 ottobre 2006 insieme al consigliere regionale del Veneto Carlo Covi;
le celle più grandi, i cosiddetti «cameroncini», originariamente previste per 4, «ospitano» fino a 9 detenuti;
in quelle singole, di 2 metri per 3 e previste per un solo detenuto, «vivono» tre persone che dormono su un letto a castello a tre livelli, con il water a vista dal corridoio, il lavandino per lavarsi e lavare i panni, un tavolino su cui cucinare e mangiare;
al 30 settembre 2006, l'istituto ospitava 177 detenuti, di cui 2 con pena definitiva, 11 appellanti, 6 ricorrenti e i restanti in attesa di giudizio;
nonostante la scarsissima presenza di definitivi, le attività trattamentali risultano numerose grazie all'opera encomiabile dei 2 soli educatori e dei circa 100 agenti di polizia penitenziaria operativi sui 140 previsti dalla pianta organica;
su 177 ristretti solo 28 sono di nazionalità italiana; pertanto, i detenuti stranieri, appartenenti a 15 nazionalità diverse, costituiscono una percentuale elevatissima, circa l'85 per cento, caratteristica storica di questo istituto, mentre i tossicodipendenti sono circa il 60 per cento della popolazione detenuta;
nonostante la legge n. 241 del 2006 sull'indulto abbia abbassato notevolmente le presenze rispetto a periodi in cui si sono toccate punte di 290 detenuti, l'istituto risulta ancora sovraffollato, essendo la capienza cosiddetta «regolamentare» di circa 100;
sulla struttura non vengono effettuati da molto tempo particolari interventi di manutenzione o ripristino, poiché da circa un anno è stato completato il nuovo padiglione detentivo, collocato all'interno della cinta muraria e che attende solo l'autorizzazione del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria per essere aperto;
nel nuovo padiglione, che potrebbe ospitare circa 170 detenuti, il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo ha potuto verificare le celle essere ampie e luminose con angolo cottura e con doccia e bagno separati, la cucina già in grado di funzionare, l'infermeria essere perfettamente arredata -:
cosa impedisca l'apertura del nuovo padiglione della casa circondariale di Padova che potrebbe immediatamente consentire il trasferimento dei detenuti dalla vecchia struttura, dove il degrado dei luoghi e la situazione di sovraffollamento stanno infliggendo a persone già private
della libertà una pena aggiuntiva inutile e offensiva della dignità umana. (3-00304)
(9 ottobre 2006)