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Allegato B
Seduta n. 177 del 26/6/2007
RIFORME E INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Interrogazioni a risposta scritta:
LUCCHESE. - Al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. - Per sapere - premesso che:
per molti giovani i concorsi pubblici sono l'unica speranza di ambire ad un impiego dignitoso e regolarmente retribuito;
nelle more dello svolgimento dei concorsi, svolgimento che può spesso durare anche diversi anni, i giovani non attendono con le mani in mano bensì presentano domande su domande, cercando di sfruttare al massimo le nozioni apprese per gli altri concorsi, affrontando ostacoli e difficoltà, sobbarcandosi le spese dei trasferimenti per le sedi di esame, dei libri di testo eccetera;
proprio quella dei libri di testo è una delle spese maggiori: col decorso del tempo, i libri vanno anche ricomprati per tenere il passo degli aggiornamenti delle varie materie, e a ciò va aggiunto il tempo necessario per lo studio di programmi sempre molto seri e impegnativi;
in questo quadro, risulta all'interrogante incomprensibile e odiosamente discriminatorio che ai candidati ad un concorso venga imposta - quale materia d'esame - la conoscenza delle normative regionali o locali, le quali non solo variano da regione a regione, e sinanche da città a città (si pensi ai regolamenti edilizi o di polizia urbana) ma, per di più, sono spesso di difficile reperibilità, soggette ad aggiornamenti e modifiche;
un aggiornamento completo su tali normative locali, tale da permettere ai candidati seri che debbono competere con le sole forze della propria preparazione di sperare in un esito positivo, oltre ad essere oltremodo impegnativo per coloro, e sono i più, che preparano numerosi concorsi allo stesso tempo, risulta estremamente costoso per coloro che debbono acquistare tutti i relativi testi;
ove questa abitudine di richiedere la conoscenza di normative locali dovesse rimanere confermata o addirittura estendersi, ad avviso dell'interrogante si produrrebbe una inaccettabile e odiosa discriminazione, tale da favorire, di fatto, i residenti a detrimento del principio di eguaglianza e della selezione dei candidati più preparati;
tutto ciò risulta aggravato qualora il bando di concorso non specifichi sin dall'inizio e per intero che gli argomenti legislativi comprenderanno anche la normativa regionale;
di recente, ad esempio, si è avuto il caso di un concorso pubblico per titoli ed esami svolto nella regione Campania dalla Asl Napoli 2 per otto posti per collaboratore professionale sanitario, ed il compito non verteva sulla materia sanitaria, bensì sulla conoscenza dei regolamenti e delle norme proprie della regione Campania -:
quali iniziative legislative intenda assumere al fine di evitare che ciascuna regione italiana richieda la specificità di proprie normative.
(4-04158)
CIRO ALFANO. - Al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
l'Istituto Nazionale Assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) già in un recente passato è stato oggetto di una approfondita indagine, da parte della Procura della Repubblica di Potenza, che sembra si sia conclusa con numerose richieste di rinvio a giudizio nei confronti di dirigenti e vertici dell'istituto, e con un lungo commissariamento;
consta all'interrogante che ulteriori iniziative, siano state intraprese, ed alcune sarebbero ancora in corso, da parte della Procura della Corte dei conti a Bari,
Bologna, Napoli ed anche in altre Regioni, che avrebbero fra l'altro, messo in evidenza ammanchi di denaro e gravi responsabilità di alcuni dipendenti e-o dirigenti del predetto Istituto, sia nella gestione dei loro compiti istituzionali, sia a seguito di alcuni investimenti immobiliari da questi posti in essere che sembra abbiano provocato danni erariali di rilevante entità;
nei confronti dei predetti dipendenti e-o dirigenti sembra non sia stato adottato alcun provvedimento cautelare o sanzionatorio volto non solo a salvaguardare, l'immagine dell'Istituto stesso, ma anche a garantire i lavoratori infortunati a seguito della mancanza di prevenzione e sicurezza nel lavoro, contribuendo a creare sconcerto nell'opinione pubblica e grande disagio fra il personale dipendente;
poiché non risulta che:
a) siano state intraprese iniziative atte a salvaguardare e garantire il corretto operato della pubblica amministrazione in coerenza anche con quanto affermato in sede parlamentare circa l'esigenza di una effettiva moralizzazione della pubblica amministrazione:
b) in attesa delle decisioni della Magistratura sia comunque stata «fatta chiarezza», soprattutto in considerazione delle delicate funzioni che l'Istituto svolge nell'ambito della sicurezza nel lavoro -:
quali azioni si intendano immediatamente porre in essere per verificare in via amministrativa la legittimità della condotta dell'Inail e, in particolare, se siano stati causati gravi danni, anche all'erario, connessi ai procedimenti conclusi o ancora in atto;
quali concrete iniziative intenda intraprendere per far sì che, sia i dipendenti dell'Istituto, sia i suoi assistiti e le Imprese assicurate, ritrovino fiducia nell'operato e nei vertici dell'Istituto, indispensabile per un corretto rapporto.
(4-04165)