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Allegato B
Seduta n. 177 del 26/6/2007
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta immediata:
OLIVA, LO MONTE, NERI, RAO e REINA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la situazione del trasporto terrestre, marittimo e ferroviario in Sicilia è, come noto a tutti, disastrosa sia sotto il profilo della sicurezza sia sotto quello dell'efficienza;
in particolare, per quanto concerne le ferrovie, la situazione della Sicilia è lontanissima dai parametri di qualità ed efficienza riscontrabili nel Centro-Nord, se si considerano sia i tempi e le modalità del trasporto ferroviario interno all'isola, sia l'annosa questione del collegamento tra questa e il continente, considerata la mancanza di una congiunzione terrestre tra la Sicilia e la Calabria e l'obsolescenza del sistema del traghettamento dei treni;
dal 10 giugno 2007 i cittadini siciliani, costretti per le più svariate ragioni a servirsi dei treni per i propri spostamenti, hanno subito una drastica riduzione dell'offerta di corse a lunga percorrenza, che da giornalieri si sono trasformati in settimanali,
da trisettimanali in bisettimanali e da plurigiornalieri in singole corse quotidiane;
Trenitalia, società per azioni a capitale statale che opera in regime monopolistico, non può perseguire una strategia aziendale che abbia come unica finalità il profitto, senza che lo Stato si faccia pienamente carico di garantire le tratte sociali non remunerative;
non si comprende perché, in un'ottica di abbattimento dei costi, si proceda ad una riduzione di corse utili ai cittadini paganti e, al contempo, si ritenga di dover concedere gratuitamente treni speciali ai manifestanti che hanno aderito allo sciopero contro Trenitalia indetto dalle organizzazioni sindacali il 22 giugno 2007 -:
se il Ministro interrogato ritenga che i siciliani debbano essere doppiamente penalizzati sia dall'obsolescenza delle condizioni generali del trasporto ferroviario, sia dalla drastica riduzione dei collegamenti, se ciò sia compatibile con quanto il Governo ha in programma per lo sviluppo del Mezzogiorno e quali azioni intenda intraprendere nei confronti di Trenitalia s.p.a.
(3-01024)
LEONE, ANGELINO ALFANO, MARINELLO, GERMANÀ, MISURACA, GIUDICE, FALLICA, MORMINO, BAIAMONTE, PALUMBO, STAGNO D'ALCONTRES, FLORESTA e MINARDO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il treno «Freccia del Sud» da Agrigento a Milano centrale ha visto modificare la propria frequenza da «giornaliero ordinario» a «periodico quadrisettimanale»;
Trenitalia ha giustificato tale riduzione con il processo di riorganizzazione e rimodulazione dell'offerta di servizi di trasporto passeggeri, legata ai minori trasferimenti che il Governo ha destinato alla società;
come sempre le regioni meridionali pagano, in forza di mere valutazioni economicistiche, i tagli ai trasferimenti alle ferrovie, allo stesso modo in cui pagano quando ad essere tagliati sono i trasferimenti per le strade e per le infrastrutture;
questo accade nonostante si continui a dichiarare, in sede governativa, che le infrastrutture ed i maggiori oneri destinati a favorire il loro utilizzo sono essenziali allo sviluppo del Mezzogiorno -:
se non ritenga opportuno intervenire presso Trenìtalia in favore del ripristino della frequenza giornaliera della «Freccia del Sud».
(3-01025)