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Allegato A
Seduta n. 178 del 27/6/2007
(Sezione 8 - Iniziative per il monitoraggio dell'offerta sanitaria, e per il controllo della spesa sanitaria, con particolare riferimento all'esternalizzazione di servizi)
AFFRONTI, FABRIS, ROCCO PIGNATARO, D'ELPIDIO, SATTA, DEL MESE, ROSSI GASPARRINI, CIOFFI, GIUDITTA, ADENTI, MORRONE, PICANO, CAPOTOSTI e LI CAUSI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
non passa settimana senza che si verifichino eventi gravi che coinvolgono direttamente la salute e la sicurezza del cittadino, mettendo in discussione il funzionamento delle strutture sanitarie del nostro Paese;
di tali eventi si chiede spesso conto direttamente alle istituzioni centrali;
le aziende sanitarie hanno il mandato dal ministero della salute e dalle regioni di determinare l'offerta sanitaria nazionale;
i direttori generali di dette aziende sono tenuti, oltre che a contenere le spese - cosa che spesso fanno in maniera esasperata -, anche a dare garanzie sia alle regioni sia al ministero competente della gestione del bene «salute» all'interno delle strutture sanitarie e della gestione delle strutture sanitarie stesse, ma ciò purtroppo non avviene in modo costante a livello centrale;
i livelli essenziali di assistenza attualmente conosciuti non bastano perché devono sussistere, oltre agli «eventi sentinella», altri indicatori delle qualità delle prestazioni che devono diventare un flusso informativo sottoposto ad una valutazione sistematica da parte degli organi competenti del ministero della salute;
la sovente esternalizzazione di taluni servizi non espressamente sanitari (no core) non rappresenta il solo aspetto di esternalizzazione, poiché in situazioni di emergenza il personale di assistenza viene reclutato da agenzie esterne di lavoro temporaneo, mentre per il personale medico si ricorre ai contratti di consulenza;
meno personale interno ma più consulenze e ricorso a personale esterno temporaneo comportano sia una minore fidelizzazione, sia una minore conoscenza dei protocolli delle singole aziende ospedaliere;
i servizi esternalizzati hanno di fatto scarsi controlli perché la routine impone l'erogazione immediata dei servizi;
i controlli effettuati da parte dell'azienda sanitaria spesso si rivelano insufficienti, anche perché non esiste all'interno dell'azienda una struttura organizzata tale da controllare e monitorare quotidianamente la qualità delle prestazioni esternalizzate -:
se a livello regionale si sia posto il problema del controllo vero ed efficace della spesa sanitaria in termini di efficienza, economicità e qualità anche per i servizi esternalizzati o a convenzione e se il Governo non intenda avviare una azione di controllo intesa non come verifica contabile o invasione delle competenze regionali, ma come azione di governo del sistema, finalizzata a monitorare l'attività delle strutture e ad evitare l'adozione di interventi specifici ogniqualvolta il ministero della salute prima e il Parlamento poi sono chiamati rispondere del malfunzionamento delle strutture sanitarie nei confronti dei cittadini. (3-01028)
(27 giugno 2007)