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Allegato B
Seduta n. 178 del 27/6/2007
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta in Commissione:
MELLANO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
Oceana, l'organizzazione internazionale indipendente impegnata nella ricerca e conservazione marina ha documentato l'uso di «reti derivanti» nel mar Tirreno da parte di pescatori italiani per verificare la messa in pratica della nuova politica di «tolleranza zero» nei confronti della pesca illegale intrapresa dal Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali;
sulla base dei risultati preliminari ottenuti dalle ricerche concluse nel maggio scorso, Oceana ha chiesto all'Italia l'annullamento del decreto che autorizza l'uso delle reti derivanti note come ferrettare;
tali strumenti, banditi dall'Unione Europea sin dal 2002, continuano a rappresentare una minaccia per i mammiferi marini e gli stock ittici nelle acque del Tirreno ma non solo;
l'organizzazione internazionale ha documentato l'attività di 84 pescherecci con reti derivanti, sia in alto mare che a terra nei porti di Campania, Sicilia e Calabria;
nelle isole Eolie Oceana ha verificato la cattura di tonni e pesci spada con la ferrettara, un attrezzo che, stando al divieto dell'Unione Europea, è considerato una rete da pesca derivante, ma che il decreto ministeriale italiano del 24 maggio 2006 ha contraddittoriamente autorizzato;
in base a tale decreto, questo strumento da pesca può avere al massimo 18 cm di lato di maglia e 2,5 km di lunghezza e può essere usato sino a dieci miglia dalla costa;
i termini definiti dal decreto non lasciano dubbi sul fatto che la ferrettara venga utilizzata per la cattura di specie proibite dall'Unione Europea nel Regolamento 1239 del 1998 tuttavia fino ad ora non è stato possibile dimostrarlo, per cui, anche se la violazione è stata denunciata alle diverse autorità dalla Guardia Costiera, le reti derivanti non sono state confiscate o per disinformazione in materia di legislazione vigente o forse per una certa connivenza da parte delle autorità locali;
da quando all'inizio dell'anno l'Avvocatura dello Stato italiano ha preso la decisione di vietare la detenzione di reti derivanti a bordo, le autorità italiane hanno competenza per procedere al sequestro di questi attrezzi a bordo delle imbarcazioni nei porti;
ciononostante, gli osservatori di Oceana hanno scoperto nei porti della Penisola fino a 65 imbarcazioni con reti derivanti a bordo o sui moli e molte di queste imbarcazioni erano già state denunciate durante le campagne condotte da questa organizzazione nel 2005 e nel 2006;
le imbarcazioni di questa flotta sono ora concentrate in porti chiave come Bagnara Calabra, Porticello o Sant'Agata di Militello, mentre negli anni precedenti si era osservata una maggiore dispersione;
inoltre Oceana ha scoperto che un gran numero di pescherecci con reti da posta derivanti, note come spadare, possiede una licenza per la pesca con sciabica o con palangaro -:
se il Governo non ritenga urgente, in nome della «tolleranza zero» annullare il decreto che autorizza l'uso della ferrettara;
se il Governo non ritenga utile disporre delle indagini nei porti, d'intesa con le Regioni, al fine di verificare e, dove necessario, sanzionare le violazioni alla legislazione in materia di pesca.
(5-01185)
Interrogazione a risposta scritta:
BURTONE e SAMPERI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
il caldo ha distrutto non solo tantissimi ettari di macchia mediterranea, con i vari incendi a macchia di leopardo che hanno investito tutta la Sicilia, ma anche gran parte del raccolto;
gli agricoltori, già alle prese con la crisi strutturale, dovranno adesso fare i conti anche con le gravi perdite a causa del caldo torrido che ha devastato mesi di lavoro: angurie disidratate, uva da tavola bruciata, ortaggi a rischio ed in tutta la Sicilia campi di grano e fieno che vanno in fumo; alla caduta degli alberi della frutta e delle olive, si somma, sul fronte della zootecnica, la scarsa produzione di latte e la moria di piccoli capi; ovunque aumenta il fabbisogno idrico con costi di produzione che lieviteranno ancora a causa del numero delle irrigazioni -:
quali iniziative intenda adottare, una volta accertati i danni, per il risarcimento degli agricoltori;
se non ritenga di dovere, d'intesa con la Regione siciliana, approntare un piano straordinario per la irrigazione degli agrumeti che necessitano di risorse idriche immediate per poter mantenere la produzione.
(4-04194)