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Allegato B
Seduta n. 178 del 27/6/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interrogazione a risposta immediata in Commissione:
V Commissione:
VANNUCCI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 6 giugno 2006, nell'ambito delle misure adottate per consentire il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica concordati in sede comunitaria, ha subordinato la concessione dei contributi pluriennali per la realizzazione di investimenti di cui all'articolo 4, comma 177, della legge n. 350 del 2003 all'emanazione di un decreto del Ministro competente, di concerto con il Ministro dell'economia, previa verifica dell'assenza di effetti negativi sui saldi di finanza pubblica;
in conseguenza di tale direttiva, la realizzazione di opere pubbliche o altri interventi a valere sui suddetti contributi è risultata bloccata, con conseguenti danni per il sistema economico nel suo complesso, che è già stato indebolito dalla contrazione della spesa per investimenti registrata negli ultimi anni;
per porre rimedio a tale situazione, il comma 511 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007) ha previsto l'istituzione di un Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione dei contributi pluriennali per la realizzazione di investimenti autorizzati da disposizioni legislative, con una dotazione, in termini di sola cassa, di 520 milioni di euro per l'anno 2007;
in base al successivo comma 512, l'utilizzo dei contributi pluriennali può essere previsto, sempre con decreto del Ministro competente, di concerto con il Ministro dell'economia, anche qualora gli eventuali effetti peggiorativi sui saldi di finanza pubblica possano essere compensati a valere su disponibilità del Fondo;
l'attivazione del Fondo risulta indispensabile al fine di consentire l'effettiva realizzazione di investimenti, in particolare da parte degli enti territoriali, che risultano necessari per lo sviluppo territoriale, anche come risposta alla contrazione delle spese di investimento già sopra ricordata;
in particolare, risulta necessario procedere all'attivazione del Fondo per compensare gli eventuali effetti finanziari non previsti a legislazione vigente derivanti dalla realizzazione degli interventi di cui alla legge n. 144 del 1999 in materia di sicurezza stradale e di quelli di cui alla legge n. 338 del 2000 in materia di edilizia scolastica, che rientrano, con riferimento al complessivo ammontare dei contributi erogabili nell'anno 2007, nell'ambito di applicazione del comma 511, come precisato anche dalla circolare n. 15 del 28 febbraio 2007 del Ministero dell'economia;
numerosi enti hanno tuttavia segnalato che non si è proceduto all'effettiva erogazione dei contributi, in quanto non si sarebbe ancora provveduto all'emanazione, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, dei decreti di autorizzazione all'impiego dei contributi pluriennali -:
se le segnalazioni pervenute dagli enti territoriali corrispondano al vero e quale sia lo stato di attuazione delle disposizioni dei commi 511 e 512 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007, per quanto concerne l'attivazione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente derivanti dall'attualizzazione dei contributi pluriennali e dunque in quali tempi, in particolare, si potrà procedere all'attivazione del Fondo per gli interventi di cui alla legge n. 144 del 1999 in materia di sicurezza stradale e per quelli di cui alla legge n. 338 del 2000 in materia di edilizia scolastica.
(5-01189)
Interrogazione a risposta scritta:
LONGHI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - considerato che:
in data 18 giugno 2007 il sottoscritto interrogante ha presentato interrogazione a risposta scritta n. 4/04075 circa la concessione, da parte della SpA per Cornigliano, in comodato d'uso al Gruppo Spinelli di 140.000 mq. alle acciaierie di Cornigliano, in via provvisoria;
in data 20 giugno 2007 il Secolo XIX ha pubblicato un articolo dal titolo: «I container a Cornigliano "L'intesa? Favori a Spinelli";
all'interno dell'articolo tra le varie dichiarazioni del Comm. Spinelli, una ha attirato l'attenzione dell'interrogante: «Io di queste cose non voglio più parlare. C'è un distripark e 26 milioni di investimento, qui c'è da lavorare e basta»;
l'area alle acciaierie è stata assegnata al Gruppo Spinelli senza gara, in via provvisoria e solamente per collocarvi i container vuoti che deve spostare dagli Erzelli;
il Gruppo Spinelli dovrà lasciare libera l'area delle acciaierie alla data improrogabile del 30 giugno 2010 quando questa sarà consegnata all'Autorità portuale;
sembra all'interrogante perlomeno inusuale che un imprenditore come il Comm. Spinelli annunci di voler investire 26 milioni di euro per realizzare un distripark in un'area che ha ottenuto soltanto in via provvisoria, e dove, come previsto dall'accordo con SpA per Cornigliano, dovrebbero essere collocati i container vuoti provenienti dagli Erzelli -:
perché nell'accordo tra SpA per Cornigliano e Gruppo Spinelli vi sia la firma del Presidente della Regione, del Presidente della Provincia e del Sindaco di Genova, ma manchi invece la firma del Presidente dell'Autorità Portuale che è forse il soggetto che avrebbe maggior titolo a sottoscrivere l'accordo;
se il Gruppo Spinelli possa annunciare un investimento di 26 milioni di euro nell'area assegnatagli in contrasto con l'accordo che ha sottoscritto;
se il Gruppo Spinelli abbia avuto assicurazioni che l'area assegnata in via
provvisoria gli sarà poi assegnata in via definitiva e potrà anche svolgere attività di distripark e se si da parte di chi;
se sia vero che vi sia un accordo tra SpA per Cornigliano, Autorità Portuale e Gruppo Spinelli perché la data improrogabile del rilascio dell'area delle acciaierie sia spostata dal 2010 al 2011;
se l'assegnazione dell'area al Gruppo Spinelli non sia in contrasto con le leggi nazionali e comunitarie sulla libera concorrenza e se l'assegnazione non violi anche la legge sui porti, che vieta a un operatore di avere più aree in concessione in un unico scalo per la medesima attività;
perché non siano messi in gara lotti di terreno di medie dimensioni destinati a operatori del settore dei container che attualmente operano nel territorio del Comune di Genova, creando gravi problemi di traffico, e che si impegnano a collocare oltre Appennino la stragrande quantità dei container che gestiscono.
(4-04190)