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Allegato B
Seduta n. 178 del 27/6/2007
TESTO AGGIORNATO AL 12 LUGLIO 2007
ATTI DI INDIRIZZO
Mozione:
La Camera,
premesso che:
è recente la notizia di un movimento europeo attivo a difesa della pratica della pedofilia, il quale pretende di vantare il diritto ad esprimersi attraverso forme di celebrazione, come il Boy love day;
tale movimento sfrutta la rete internet a fini di promozione e quanto è emerso sino ad ora non è che una parte, seppure estrema, di un fenomeno di vaste dimensioni, che utilizza le forme più sofisticate per la sua diffusione e che non conosce confini tra Paesi;
l'utilizzo globale della rete telematica internet, che rappresenta una delle espressioni più alte dello sviluppo tecnologico dei nostri tempi, consente la diffusione di aberrazioni criminali, senza che si siano trovati ancora strumenti giuridici validi a fermare tali messaggi e ad individuare e punire i responsabili, a causa delle difficoltà dovute al carattere sopranazionale del reato perpetrato via internet;
è stata approvata la legge 6 febbraio 2006, n. 38, in materia di «Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo internet», che rappresenta un esempio tra i più avanzati della legislazione in materia;
l'Unione europea ha varato la decisione 2004/68/GAI del 22 dicembre 2003, documento fondamentale con cui il Consiglio dell'Unione europea invita tutti i Paesi a prevedere specifiche figure di reato, tra cui anche l'istigazione ed il favoreggiamento;
impegna il Governo:
a farsi promotore presso le istituzioni europee di un progetto di verifica dello stato di attuazione della normativa europea contro la pedofilia nei diversi Paesi membri - con particolare attenzione ai Paesi di nuovo e futuro ingresso - affinché venga data applicazione concreta alla disposizione contenuta nella decisione 2004/68/GAI, finalizzata ad istituire figure specifiche di reato di istigazione e favoreggiamento;
a promuovere un'estensione della suddetta disposizione allo scopo di assicurare l'introduzione della figura specifica del reato di apologia di reato (così come già previsto in Italia), affinché movimenti come quello legato al Boy love day e i relativi eventi auto-celebrativi possano essere perseguiti in tutti i Paesi dell'Unione europea sulla base di questa fattispecie giuridica;
a promuovere l'istituzione del garante per l'infanzia e l'adolescenza, quale strumento di promozione e di tutela dei diritti e degli interessi dei minori;
a promuovere l'istituzione, nell'ambito delle forze dell'ordine, di un servizio interforze di polizia, altamente specializzato e costantemente formato, deputato all'individuazione, all'accertamento e alla repressione dei casi di sfruttamento sessuale dei minori e di pedofilia.
(1-00198) «Bianchi, Bocci, Boffa, Brandolini, Burchiellaro, Codurelli, De Biasi, Di Girolamo, Dioguardi, Fasciani, Ghizzoni, Rocco Pignataro, Trupia, Volpini».
Risoluzioni in Commissione:
La IX Commissione,
premesso che,
la Rete Ferroviaria S.p.A., in seguito indicata «RFI», ha bandito un concorso di progettazione per opere di mitigazione acustica e di miglioramento dell'impatto ambientale della linea ferroviaria
denominata «cintura sud Milano» nella tratta dalla stazione Milano San Cristoforo all'inizio dello scalo di Porta Romana (escluso) e dalla fine dello scalo di Porta Romana al cavalcavia di Viale Puglia, per un totale di km 6,7;
sulla tratta della linea Milano - Mortara (S9), tra Mortara e San Cristoforo, è stato approvato un progetto di raddoppio, concordato tra RFI, Regione Lombardia e Comune di Milano nel 2002, attraverso una Conferenza di Servizi la quale ha fissato una serie di prescrizioni sul rumore e sul vibrazioni, fissate dal Ministro dell'ambiente nel decreto di V.I.A 7583 del 3 ottobre 2002;
fino a qualche mese fa su questa linea, che transita a pochi metri dalle abitazioni (alcune molto vecchie e spesso alte otto o più piani), transitavano circa dieci treni al giorno, mentre la nuova previsione di RFI è di un transito di duecentoventi treni tra giorno e notte;
sulla base di questa previsione e della richiesta di realizzare le necessarie opere di insonorizzazione fin dal 2002 si è costituito un comitato di cittadini abitanti nelle aree prospicienti la tratta ferroviaria;
tale comitato ha presentato a RFI il progetto di realizzazione di un tunnel fonoassorbente con elevato livello di qualità architettonica, da realizzarsi nella tratta più problematica per l'impatto ambientale, da Piazza Belfanti a Viale Puglia, che rispetta le prescrizioni del decreto di V.I.A 7583, ottenendo su questa ipotesi l'appoggio del Consiglio comunale di Milano, del Consiglio provinciale di Milano e dei Consigli di zona 5 - 6;
il 6 giugno scorso il comitato è stato ricevuto in audizione dalla V Commissione Territorio del Consiglio regionale della Lombardia, ribadendo e dimostrando la mancanza di rispetto delle prescrizioni sul rumore e sulle vibrazioni presenti nel decreto di V.I.A nel testo del bando di concorso pubblicato da RFI;
RFI intende rispondere alle prescrizioni previste, così come risultanti dal bando di concorso, con la realizzazione di barriere alte da cinque a sette metri, peraltro non su tutta la tratta, che, ad avviso dei firmatari del presente atto, non potrebbero in alcun modo corrispondere all'abbattimento del rumore e delle vibrazioni richiesto dal decreto di V.I.A,
impegna il Governo:
a richiedere a RFI la sospensione del bando di concorso, al fine di integrarlo con la previsione di realizzazione di un tunnel fonoassorbente coerente con le richieste del decreto di V.I.A.
(7-00226) «Fiano, Lovelli, Quartiani, Olivieri, Rocchi, Casero, Farinone, Camillo Piazza, Tabacci, De Biasi, De Corato, Locatelli».
La XIII Commissione,
premesso che,
ai sensi dell'articolo 4, commi 35 e 36, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, è stato approvato Programma nazionale degli interventi nel settore idrico, allo scopo divenuto parte integrante della Deliberazione 27 maggio 2005, n. 74, del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE);
il Programma Nazionale in oggetto, come anche sottolineato dagli Assessori Regionali all'Agricoltura delle Regioni meridionali ai sensi della comunicazione al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 14 maggio 2007, Prot. n. 28/981/SP, costituisce una prima importante risposta alle esigenze infrastrutturali irrigue di cui il nostro Paese ha effettivamente bisogno;
con le risorse recate ai sensi dei commi 1058 e 1059 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, (finanziaria 2007) e dal conseguente riparto operato dagli Uffici ministeriali del dicastero agricolo, si riscontra una riduzione del 30 per cento circa delle disponibilità assegnate in prima istanza a otto Regioni
meridionali (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia Sardegna);
la citata legge n. 350 del 2003 (finanziaria 2004) ha disposto risorse complessive per circa 1.100 milioni di euro per l'intero territorio nazionale; il Programma predisposto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, sul quale la Conferenza Stato-Regioni ha espresso parere positivo, come sopra indicato, è stato approvato dal CIPE con delibera n. 74 del 2005. Ai sensi dell'allegato n. 3 di tale deliberazione, le opere di competenza delle otto Regioni meridionali assommavano a circa 352 milioni di euro;
viceversa dall'attuale riparto operato dagli Uffici ministeriali risulterebbero risorse per le stesse Regioni pari a circa 250 milioni di euro, con una riduzione effettiva di circa 100 milioni di euro;
tale riduzione comporterebbe, di fatto, una penalizzante rimodulazione del programma approvato con conseguenti, poco opportune, tensioni tra i soggetti colpiti dai «tagli», e con inevitabili ritardi nell'avvio degli interventi ormai effettivamente cantierabili, vanificando in tal modo gli sforzi compiuti dagli Enti irrigui, dagli Assessorati regionali e dallo stesso Ministero;
per la soluzione di questa insostenibile situazione, i citati Assessori Regionali all'Agricoltura della Regioni meridionali, hanno proposto di avviare subito tutti i progetti pronti fino alla concorrenza dell'intera copertura finanziaria disponibile, utilizzando i ribassi d'asta conseguiti per tutti i progetti del Programma, indistintamente centro-nord e sud, prioritariamente a copertura finanziaria degli interventi localizzati nel mezzogiorno, esclusi in questa fase per un valore di circa 100 milioni euro;
gli assessori regionali all'agricoltura si sono impegnati formalmente a sostenere tale equilibrata soluzione, confidando nella condivisione del Ministro per le politiche agricole alimentari e forestali, nonché in un eventuale interessamento presso il CIPE,
impegna il Governo
ad assumere le opportune iniziative che siano in grado di consentire l'attivazione concreta del piano irriguo nazionale ai sensi della Deliberazione 27 maggio 2005, n. 74, del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), ed in tal senso, in mancanza di soluzioni alternative, a provvedere a dare corso alla soluzione prospettata dagli assessori regionali all'agricoltura riguardo alla possibilità di avviare da subito tutti i progetti pronti fino alla concorrenza dell'intera copertura finanziaria disponibile, utilizzando i ribassi d'asta conseguibili per tutti i progetti del Programma, indistintamente centro-nord e sud, prioritariamente a copertura finanziaria degli interventi localizzati nel mezzogiorno esclusi in questa fase, per un valore di circa 100 milioni di euro.
(7-00227) «Lion, Misuraca».