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Allegato A
Seduta n. 179 del 28/6/2007
...
(Sezione 4 - Eventuali responsabilità di Trenitalia nella gestione di eventi che comportano il trasporto di persone in occasione di manifestazioni di massa)
D)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri dell'interno e dei trasporti, per sapere - premesso che:
il 9 giugno 2007 si è svolta a Roma una manifestazione nazionale con corteo da piazza della Repubblica a piazza Navona, con percorso regolarmente autorizzato dalla questura di Roma e concordato con le autorità competenti;
tale manifestazione, contro la presenza in Italia del Presidente Usa George W. Bush, era ampiamente pubblicizzata e prevedeva da diversi giorni una forte partecipazione nazionale, con spostamenti in prevalenza dal Nord;
gli organizzatori della manifestazione, consapevoli dell'ampiezza della partecipazione, hanno preallertato le autorità competenti e, soprattutto, avviato una trattativa con Trenitalia spa per provvedere a un sistema di trasporto in grado, nel rispetto dell'azienda di trasporto, di rendere possibile lo spostamento del maggior numero di persone, senza provocare appesantimenti al servizio o disagi agli altri passeggeri;
la politica di Trenitalia, riscontrabile dai comunicati stampa dell'azienda ferroviaria, è stata alquanto inflessibile in relazione agli sconti praticabili, sia pure in presenza di una mobilitazione eccezionale, con possibili e prevedibili ricadute sia sulla viabilità ferroviaria che sulla sicurezza dei passeggeri e dei manifestanti;
per risolvere il problema Trenitalia ha offerto agli organizzatori treni charter a un costo particolarmente elevato, sostenendo che si tratta della stessa tariffa che generalmente si applica a organizzazioni sindacali e politiche, evidentemente dotate di mezzi finanziari ben superiori a quelli in dotazione ad associazioni, comitati e sindacati di base;
le implicazioni di ordine pubblico della vicenda erano ampiamente prevedibili, visto il preventivabile spostamento in massa di manifestanti;
la rigidità di Trenitalia e il contemporaneo schieramento massiccio di forze di polizia nelle stazioni ha contribuito a creare un clima di tensione e di contrapposizione, che si è riverberato sia sui manifestanti che sugli stessi uomini in servizio e che ha avuto ripercussioni sui passeggeri di Trenitalia, nonché sulle strutture stesse delle stazioni ferroviarie;
non esiste un piano nazionale di intervento che, collegando esigenze di ordine pubblico e di trasporto, consenta, in caso di manifestazioni di massa di particolare rilevanza, di realizzare condizioni di trasporto accessibili a un largo pubblico e concordate per tempo con l'azienda ferroviaria;
questo aspetto rappresenterebbe un'ottima soluzione per garantire il diritto alla mobilità per chi manifesta, rispettando le esigenze dei passeggeri occasionali e garantendo così una condizione di sicurezza e di agibilità nelle stazioni;
la mancanza di un tale quadro nazionale rende un diritto costituzionalmente garantito, come quello di manifestare, solo un caso di ordine pubblico. Come dimostrano le tensioni verificatesi alla stazione Tiburtina di Roma la sera di sabato 9 giugno 2007 o l'occupazione simbolica dei binari verificatasi nelle stazioni di Padova e Venezia Mestre la mattina del 9 giugno 2007, occupazioni e manifestazioni che rischiano di essere catalogate solo nell'ambito dell'illecito amministrativo, invece che rientrare nella protesta pacifica -:
se i ministeri competenti intendano assumere le iniziative di loro competenza, affinché siano chiarite eventuali responsabilità di Trenitalia nella gestione di eventi che comportano il trasporto di persone legato alla partecipazione a manifestazioni di massa, vista la reiterata indisponibilità dell'azienda a provvedere efficacemente e in tempo all'individuazione di soluzioni ottimali;
se il Governo intenda definire un orientamento condiviso anche con strutture e organizzazioni sociali, al fine di consentire la partecipazione a manifestazioni nazionali, che, al contempo, possa costituire un riferimento stabile sia per l'azienda ferroviaria che per le forze dell'ordine;
se i Ministri interpellati intendano garantire il diritto alla mobilità e alla libertà di manifestare a partire dal libero accesso alle manifestazioni, limitando la presenza di forze dell'ordine solo a casi di effettiva necessità o in presenza di eventi per i quali normalmente è richiesto l'intervento delle forze di polizia.
(2-00612)
«Cannavò, Mascia, Acerbo, Burgio, Cacciari, Cardano, Caruso,
Cogodi, De Cristofaro, De Simone, Deiana, Dioguardi, Duranti, Falomi, Daniele Farina, Ferrara, Folena, Forgione, Frias, Iacomino, Locatelli, Lombardi, Guadagno detto Vladimir Luxuria, Mungo, Olivieri, Pegolo, Perugia, Provera, Khalil detto Alì Rashid, Mario Ricci, Andrea Ricci, Franco Russo, Siniscalchi, Smeriglio, Sperandio, Zipponi».
(19 giugno 2007).