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Allegato B
Seduta n. 180 del 29/6/2007
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazione a risposta orale:
PEDRINI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
in data 26 giugno 2007 il quotidiano Italia Oggi pubblicava un articolo a firma dei giornalisti Giampiero di Santo e Giannmaria Pica su Banca Intesa nel quale si affermava che «è partita dagli uffici di piazza della Scala, sede operativa del colosso bancario, una e-mail inviata a tutte le filiali del gruppo. Nel testo si fa riferimento alle richieste di finanziamento, mutuo, credito al consumo, e cessione del quinto eventualmente avanzate da dipendenti della compagnia di bandiera messa all'asta dal Governo guidato da Romano Prodi. E si precisa che queste richieste, considerata la gravissima situazione finanziaria
e la situazione di incertezza che pesa sul destino della compagnia presieduta da Bernardino Libonati devono essere respinte al mittente. Con gentilezza, ma con irrevocabile fermezza» -:
quali siano gli effettivi fondamenti di quanto riferito, visto che non risultano smentite ufficiali da parte di Banca Intesa Sanpaolo;
se non ritenga il Ministro del lavoro e della previdenza sociale che tale atteggiamento, da parte del gruppo Intesa-SanPaolo, che peraltro è in corsa nella gara per la privatizzazione di Alitalia, come partner finanziario di AP-Holding, possa rappresentare una grave discriminazione dei lavoratori della compagnia di bandiera e come intenda intervenire per assicurare loro condizioni non discriminatorie di accesso al credito al pari degli altri lavoratori e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali di Alitalia.
(3-01040)
Interrogazione a risposta scritta:
CASSOLA, BRUGGER, WIDMANN e ZELLER. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
da quando il pagamento delle pensioni viene effettuata tramite l'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, I.C.B.P.I. la maggioranza dei connazionali residenti all'estero ha espresso continue lamentele, causate dall'insicurezza relativa alla modalità di pagamento delle pensioni;
sembrerebbe che molte delle missive informative sul cambio dell'istituto di credito, talvolta contenenti anche degli assegni, non siano pervenute ai destinatari, con conseguente disagio per i pensionati;
le lettere con l'indicazione dei procedimenti necessari per i pensionati circa la riscossione della pensione sono scritte in italiano ed inglese cosicché molti residenti all'estero non sono in grado di comprenderle;
le banche straniere su cui viene accreditata la pensione richiedono delle spese eccessive per il pagamento degli assegni-spese che non vengono rimborsate ai pensionati che ne avrebbero invece il diritto;
i moduli da rinviare all'INPS da parte degli istituti bancari esteri vengono compilati soltanto in modo parziale a causa delle incomprensioni linguistiche; ciò comporta ulteriori complicazioni e ritardi nel pagamento per il pensionato residente all'estero;
il numero dei connazionali che affrontano questa situazione è enorme: solo il centro emigrati sudtirolesi dà sostegno a circa 12.000 Sudtirolesi residenti all'estero di cui la maggior parte già titolari di pensione -:
se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se non ritenga doveroso porre molta attenzione sull'affidabilità dell'istituto di credito scelto per evitare spese per il pagamento degli assegni e garantire l'erogazione delle pensioni senza interruzioni dovute a cause non imputabili ai pensionati;
se non ritenga, per esempio, di dover comunicare le coordinate bancarie dei pensionati al nuovo istituto di credito e redigere tutte le future comunicazioni non soltanto in lingua italiana, ma anche nella lingua del Paese di residenza del pensionato (provvedimenti di liquidazione, CUD eccetera).
(4-04216)