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Allegato B
Seduta n. 182 del 3/7/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
entro il 12 luglio prossimo dovranno pervenire agli advisor del Ministero del tesoro le offerte vincolanti per l'acquisto di Alitalia;
dalle 11 offerte iniziali queste si sono ridotte a due Airone-Banca Intesa e Aeroflot-Unicredito;
è notizia di questi giorni che una delle due cordate rimaste in gara la Aeroflot-Unicredito ha rinunciato rendendo virtuale la gara stessa;
risulta che in maniera secondo gli interpellanti del tutto inconsueta è rientrata in gara la cordata Maltin Patterson -:
quali iniziative intenda prendere il Governo per chiarire una situazione che, come si evince dalle premesse è estremamente nebulosa e che rischia di degradare ulteriormente la già precaria immagine che l'Alitalia ha sul mercato.
(2-00640)
«Lupi, Jannone, Palmieri, Verro, Frassinetti, Ciccioli, Gelmini, Gioacchino Alfano, Gardini, Ceccacci Rubino, Angelino Alfano, Rosso, Zanetta, Sanza, Fedele, Carlucci, Casero, Saglia, Carfagna, Paroli, Germanà, Di Virgilio, Franzoso, Aprea, Uggè, Ceroni, Valducci, Gregorio Fontana, Baldelli, Campa, Colucci, Bernardo».
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
VI Commissione:
GIANFRANCO CONTE. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la legge Finanziaria 2007 ha previsto oltre 400 atti di attuazione tra decreti, regolamenti, deliberazioni, atti di indirizzo, comunicati, linee guida, direttive, relazioni al Parlamento, programmi, convenzioni, intese, accordi oltre ai più che mai generici «provvedimenti», emanati da una vasta congerie di soggetti;
da una rapida e certamente non esaustiva rilevazione effettuata sulla Gazzetta Ufficiale dei primi 6 mesi del 2007 ne risultano pubblicati meno del 10 per cento, nonostante moltissimi atti applicativi siano necessari per la prosecuzione dell'intervento stabilito per legge;
ai sensi della lettera d) del comma 1 dell'articolo 1 della legge 11 dicembre 1984, n. 839, devono essere pubblicati in
Gazzetta Ufficiale i decreti (dei Ministri, del Presidente del Consiglio, del Presidente della Repubblica) nonché le delibere e gli atti di comitati di ministri strettamente necessari per l'applicazione di atti aventi forza di legge; nulla apparentemente garantisce la pubblicazione degli altri atti e il concetto di «strettamente necessari» è lasciato alla discrezione dei Ministri;
per quel che riguarda i profili della Commissione Finanze (Ministero dell'economia, Agenzie fiscali, interventi economici di concerto con altri Ministeri), non sono stati pubblicati atti di attuazione della Finanziaria 2007 di assoluto rilievo, quali, ad esempio, il decreto individuazione beni e servizi da acquisire tramite convenzioni quadro, il decreto (uno o più) che stabilisce i contenuti del sistema integrato delle banche dati in materia tributaria, il decreto taglio consumi intermedi 2007-2009 (che è circolato in bozza per il parere), il decreto regolazione contabile tra Stato e regioni su incremento della tassa circolazione; per questi atti i termini sono scaduti da mesi -:
quale sia lo stato di attuazione degli atti di normazione derivata della Finanziaria 2007, per i profili di interesse della Commissione Finanze, e quali sono i motivi di quello che, se confermato, appare un ingiustificabile ritardo.
(5-01209)
REINA, ZELLER, BRUGGER, WIDMANN, BEZZI e NICCO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 35, commi 7, 7-bis e 8 del decreto-legge 223 del 2006, come modificato, da ultimo, dal decreto-legge n. 262 del 2006, ha stabilito in via generale lo scorporo del valore delle aree occupate dai fabbricati strumentali posseduti in proprietà oppure in leasing, ai fini del calcolo delle quote di ammortamento da inserire in sede di dichiarazione dei redditi per il periodo d'imposta 2006, differenziando le quote da scorporare se il terreno sottostante sia stato acquistato autonomamente, oppure applicando il criterio dello scorporo forfetario negli altri casi;
il problema più ricorrente in sede di dichiarazione dei redditi riguarda la norma che stabilisce che, per ogni fabbricato, il valore residuo ammortizzabile sia pari al costo riferibile allo stesso, scorporando le quote di ammortamento già dedotte nei precedenti periodi d'imposta imputando l'importo dell'ammortamento dell'immobile interamente al fabbricato e creando così un effetto gravemente penalizzante soprattutto per gli immobili acquisiti in leasing;
il disegno di legge del Governo in corso d'esame al Senato prevede la correzione di questo meccanismo, imputando il fondo di ammortamento ed i canoni di leasing dedotti in precedenza proporzionalmente al costo del terreno e al costo della costruzione che insiste sullo stesso, escludendone gli effetti indiretti di retroattività;
sempre con riguardo al valore dei terreni, resta irrisolto il problema se sia applicabile il criterio forfetario, oppure si debba assumere come valore del terreno il costo effettivo sostenuto ne casi di leasing-appalto dalla società di leasing, (oppure dal cedente-utilizzatore in caso di lease back), quando per esempio su un'area di proprietà di una società di leasing venga costruito un immobile poi concesso in locazione finanziaria, e di lease back, quando, in ipotesi, un proprietario vende il terreno, sul quale intende costruire, ad una società di leasing, che provvede alla costruzione attraverso un contratto di appalto con terzi costruttori;
in attesa del cambiamento della normativa molti imprenditori, alle soglie del versamento delle imposte, potrebbero valutare l'opportunità di anticipare la predetta modifica dell'imputazione, proporzionale, in attesa che la normativa venga
adeguata, salvo invocare il ravvedimento operoso qualora il disegno di legge all'esame del Senato non diventi legge -:
se il Governo intenda valutare la possibilità di sanare la disparità di trattamento tra immobili acquistati in proprietà e immobili acquisiti in leasing-appalto ai fini dei criteri di scorporo da applicare per determinare gli importi deducibili, e se intenda inserire i princìpi dell'imputazione proporzionale e dell'equivalenza per gli acquisti tramite leasing attraverso una decretazione d'urgenza, dal momento che si è a ridosso della scadenza del termine per il versamento del saldo delle imposte.
(5-01210)
FUGATTI e GARAVAGLIA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
con il decreto interministeriale n. 158 del 28 aprile 2000, è stato istituito il Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell'occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale dipendente dalle imprese di credito;
la finalità del predetto fondo è quella di attuare interventi nei confronti dei lavoratori delle aziende, ivi comprese quelle facenti parte di gruppi creditizi, e delle associazioni di banche, cui si applicano i contratti collettivi del credito (ex Assicredito o Acri), e i relativi contratti complementari, che nell'ambito e in connessione con processi di ristrutturazione o di situazioni di crisi, ai sensi dell'articolo 2, comma 28, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, o di riorganizzazione aziendale o di riduzione trasformazione di attività o di lavoro:
a) favoriscano il mutamento e il rinnovamento delle professionalità;
b) realizzino politiche attive di sostegno del reddito e dell'occupazione;
la durata dipredetto Fondo tramite il decreto ministeriale 28 aprile 2006, n. 226, è stata prorogata fino al 2020;
con il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, si è abrogato il sistema di tassazione meno oneroso applicato in precedenza alle somme corrisposte al personale con una determinata anzianità per agevolarne l'esodo;
quanto precede costituiva il sistema sul quale le parti contrattuali (ABI e Organizzazioni Sindacali di categoria avevano concepito il Fondo nel 1998;
in data 12 ottobre 2006 i rispettivi consigli di Amministrazione di Banca Intesa s.p.a, e San Paolo IMI s.p.a. hanno approvato il progetto di fusione, il piano di integrazione e la bozza di statuto della società post merger;
il 1o dicembre 2006, tra le organizzazioni sindacali e le Aziende Banca Intesa e San Paolo IMI, è stato sottoscritto un accordo per l'attivazione del Fondo di Solidarietà al quale l'accesso del personale (6.500 dipendenti) dovrà essere su base volontaria;
il Fondo di solidarietà del settore, quale ammortizzatore sociale applicato nel settore è strumento ottimale per gestire le eccedenze di personale, favorire l'occupazione dei più giovani e ridurre le potenziali tensioni durante i processi di integrazione, fusione, riorganizzazione;
ad oggi ben 10.000 lavoratori percepiscono l'assegno straordinario di sostegno al reddito -:
se sia volontà del Governo ripristinare l'originario regime fiscale per il citato Fondo, affinché si concretizzi una maggior efficacia del medesimo, quale strumento prioritario per l'equilibrio sociale.
(5-01211)