Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 182 del 3/7/2007
...
SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta scritta:
MOFFA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
da diversi mesi i lavoratori della Alstom di Colleferro vivono una situazione di completa incertezza circa il loro futuro lavorativo e la stessa azienda, multinazionale presente con i propri stabilimenti a livello internazionale e in Italia con siti produttivi che occupano circa 3 mila dipendenti, di cui 224 nella cittadina laziale, registra una situazione di crisi per il venir meno di una chiara politica industriale in un settore quale quello della produzione di carrozze ferroviarie e materiale rotabile fortemente concorrenziale, ma certamente non segnato da declino;
all'epoca del passaggio della Fiat ferroviaria alla multinazionale Alstom, quest'ultima ereditò un asset tecnologico e un sistema innovativo, in particolare nella realizzazione del «Pendolino», treno unico al mondo capace di mantenere velocità sostenute anche nei tratti non rettilinei, e tutto lasciava immaginare un continuo e significativo sviluppo dell'impresa, anche a fronte degli innumerevoli investimenti pubblici definiti dal governo nazionale in relazione alla modernizzazione della rete ferroviaria e metropolitana del Paese;
nel mentre, soprattutto a Colleferro, veniva strutturato un efficiente e modernissimo sistema industriale capace di sviluppare prodotti ad alta tecnologia e fortemente competitivi, detta tecnologia veniva esportata in Francia con conseguenti ricadute negative per le imprese italiane e segnatamente per l'azienda ubicata a Colleferro;
a tutt'oggi l'azienda lamenta penuria di commesse tale da metterne in discussione la stessa futura presenza nel territorio italiano;
nonostante ripetuti incontri promossi dai sindacati a livello regionale l'Alstom sembra restia a presentare un piano industriale che segni il rilancio dell'azienda -:
quali iniziative il ministro intenda assumere per rimuovere il persistente stato di incertezza circa il destino dei lavoratori della Alstom a fronte di un silenzio aziendale che, allo stato, appare del tutto ingiustificato, richiedendo all'azienda di presentare in tempi rapidi il piano industriale più volte annunciato ma mai di fatto presentato, come rilevato dai sindacati e in particolare dall'Ugl nel corso di una manifestazione tenutasi il 3 luglio 2007 innanzi ai cancelli della fabbrica;
se non ritenga lo stesso ministro di attivare un tavolo di confronto in sede governativa al fine di verificare le possibili condizioni di partecipazione dell'azienda al piano complessivo di rinnovo del parco rotabile nazionale previsto dal piano di sviluppo delle ferrovie italiane, annunciato recentemente dal management di Trenitalia.
(4-04235)