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Allegato B
Seduta n. 182 del 3/7/2007
ATTI DI INDIRIZZO
Mozione:
La Camera,
premesso che:
il tentativo di celebrare la giornata dell'orgoglio pedofilo denominata boy love day per il 25 giugno 2007 rappresenta un fatto gravissimo che testimonia quanto sia pericolosa a livello nazionale ed internazionale la pratica e la promozione del turpe fenomeno della pedofilia;
il precedente Governo ha affrontato per la prima volta in modo organico il problema della lotta alla pedopornografia via internet con il varo della legge 6 febbraio 2006, n. 38 recante «disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo internet», che ha introdotto nuove figure di reato come la pedopornografia via internet e lo scambio di materiale pedopornografico, e che ha fornito alla polizia postale strumenti di intervento per contrastare la pedopornografia via internet coinvolgendo per la prima volta i provider e l'ufficio cambi. È stato inoltre istituito l'osservatorio sulla pedofilia per fornire indicazioni concrete sulle dimensioni di questo turpe fenomeno;
il Governo precedente in attuazione della legge 3 agosto 1998, n. 286 (articolo 17) ha anche provveduto a costituire presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il comitato interministeriale per la lotta alla pedofilia (ciclope), che coordina le amministrazioni pubbliche impegnate nel contrasto di questa ignobile pratica;
il fenomeno della pedopornografia va considerato unitamente alla diffusione su scala sempre maggiore della prostituzione minorile, sia nel nostro Paese, a causa della tratta e del commercio di esseri umani dalle aree povere del mondo, sia per la diffusione del turismo sessuale. Per questa ragione il contrasto allo sfruttamento sessuale dei minori deve essere di carattere globale e deve esser combattuto con rinnovato impegno dalle forze dell'ordine;
impegna il Governo:
a rafforzare il contrasto nei confronti della pedofilia e della pedopornografia applicando fino in fondo e senza sconti la normativa vigente in materia;
a valutare l'opportunità di introdurre nel nostro codice penale specifici reati di favoreggiamento o istigazione alla pedofilia, del tipo di quelli tentati per il cosiddetto «boy love day», ciò al fine di contrastare subdoli tentativi di creare una cultura ed un ambiente non ostile alla pedofilia;
ad investire somme adeguate per promuovere campagne di sensibilizzazione contro la pedofilia sia attraverso le scuole di ogni ordine e grado sia utilizzando su larga scala tutti i mezzi di comunicazione di massa;
a fornire nuovi e maggiori mezzi tecnologici alla polizia postale per metterla nelle migliori condizioni ai fini del contrasto del fenomeno della pedopornografia via internet;
a completare la banca dati sul fenomeno della pedofilia, costituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, invitando tutte le amministrazioni pubbliche in possesso di dati significativi alla collaborazione per avere un quadro quanto più completo possibile dell'entità e dell'evoluzione di questo deprecabile fenomeno.
(1-00199)
«Prestigiacomo, Elio Vito, Leone, Santelli, D'Ippolito Vitale, Carlucci, Moroni, Paoletti Tangheroni, Aprea, Pelino, Mondello, Gardini, Milanato, Adornato, Ravetto, Bertolini, Licastro Scardino, Gelmini, Cicu, La Loggia, Paroli, Crosetto, Fallica, Giudice, Angelino Alfano, Casero, Verro».
Risoluzioni in Commissione:
La VIII e la IX Commissione,
premesso che:
l'aeroporto Malpensa, che ricordiamolo si estende su una vasta area, è situato all'interno di una zona protetta determinando pesanti ricadute sul territorio circostante, come testimoniano le deliberazioni dei due Enti Parco del Ticino, piemontese e lombardo, (rispettivamente del settembre e novembre 2006);
l'aeroporto ha attualmente un volume passeggeri superiore a quanto previsto dall'originario progetto;
si ipotizza la costruzione di un'ulteriore pista al fine di portare i 21 milioni di passeggeri attuali ad una potenziale di 40/45 milioni di passeggeri l'anno;
la realizzazione di nuove strade, dei servizi all'aerostazione in generale, del Cargo e gli altri interventi che si renderanno necessari al fine di costruire questa ipotetica terza pista avranno sicuramente ulteriori e inaccettabili impatti sociali e ambientali;
visto l'alta densità degli aeroporti presenti nella Pianura Padana appare necessario un piano degli aeroporti ed una programmazione complessiva;
con la liberalizzazione in Europa è cambiato il concetto hub verso tratte punto a punto;
il programma del Governo prevede la modifica della legge obiettivo, in particolare riguardo al ruolo delle popolazioni nelle decisioni inerenti le infrastrutture da costruire sul territorio;
il programma del Governo Prodi prevede l'utilizzo della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) in modo che qualsiasi problematica possa e debba prevedere la valutazione su proposte alternative e la stessa «opzione zero»;
in varie sedi sono state richieste: l'applicazione della direttiva 2001/42/CE (Vas) alle problematiche dell'aeroporto di Malpensa, il rinnovo della VIA in quanto quella precedente era stata effettuata su di un volume del traffico che ora invece è stato superato, il riesame del processo autorizzativo del «terzo satellite»;
vista la necessità più volte sottolineata anche dal Governo di addivenire a soluzioni, oltre che efficienti, condivise con le popolazioni e gli enti locali di riferimento;
impegna il Governo:
alla costituzione presso la Presidenza del Consiglio di un Osservatorio permanente, costituito dai Ministri interessati, le regioni Lombardia e Piemonte, gli Enti locali, gli Enti parco, esperti nominati direttamente dalle associazioni dei cittadini, rappresentanti delle associazioni sindacali e finalizzato:
a) alle decisioni in ordine al dimensionamento e alla localizzazione dell'Aeroporto di Malpensa e in tale ambito:
1) agli approfondimenti di carattere ambientale, sanitario, infrastrutturale, occupazionale ed economico al fine di dare risposte reali alle esigenze poste dalle popolazioni e dagli enti locali ed attivare un percorso decisorio basato sulle verifiche tecniche e una programmazione su scala complessiva;
2) al monitoraggio della situazione, a soluzioni di risanamento e riduzione dei costi esterni di carattere ambientale: riduzione dell'inquinamento ambientale ed acustico, riduzione degli effetti sulla salute e sul territorio, un contenimento della mobilità ed una diversa movimentazione (ora su gomma) delle merci in entrata ed in uscita da Cargo City;
3) ad una vera programmazione da adottarsi con un metodo partecipato che coinvolga prioritariamente le popolazioni, le associazioni della società civile e gli enti locali;
a sospendere ogni ulteriore decisione sullo sviluppo dell'aeroporto di Malpensa fino alle conclusioni di tale Osservatorio.
(7-00232)
«Locatelli, Cacciari, Mario Ricci, Olivieri, Soffritti, Poletti, Acerbo, Rocchi».
La XIII Commissione,
premesso che:
l'ondata di calore che ha colpito il Mezzogiorno per tutta la scorsa settimana e in modo particolare la Sicilia, con temperature che hanno superato anche i 47 gradi, ha provocato gravissimi danni all'economia siciliana ed in particolare al comparto agricolo, in quanto i raccolti di numerose varietà di frutta e di verdura, a causa della fase avanzata di maturazione, dovuta agli effetti della primavera più calda dell'ultimo secolo e dell'elevatissimo livello di calore in atto, sono stati irrimediabilmente compromessi;
il caldo torrido non ha risparmiato le imprese siciliane, il cui processo produttivo è stato limitato a causa della sospensione dei lavori, dovuto proprio al grande caldo, nonché dall'interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica, che ha colpito anche i centri abitati e che ha costretto gli impianti di produzione a fermarsi;
infatti gli stabilimenti come la Fiat di Termini Imerese e l'indotto del petrolchimico di Priolo e Gela, hanno dovuto sospendere il lavoro a causa delle «condizioni invivibili» delle fabbriche, determinate dalle forti ondate di calore;
inoltre ad aggravare ulteriormente la situazione, sono stati gli incendi, che hanno devastato decine di ettari di bosco e di campi di frumento, con numerosi decessi di bestiame e di animali domestici;
la situazione complessiva predetta ha determinato per la Sicilia una situazione obiettivamente difficile ed emergenziale, considerando anche che per l'agricoltura siciliana, comparto fondamentale per l'intera economia isolana, il primo semestre dell'anno è stato particolarmente negativo, a causa del pessimo andamento climatico che ha provocato ingenti danni per l'agricoltura isolana con gravi conseguenze per frutta, ortaggi a campo aperto, e per la floricoltura;
l'economia agricola siciliana è inoltre seriamente danneggiata a causa della forte ondata di importazioni di prodotti ortofrutticoli provenienti da paesi extracomunitari, con repentino crollo dei prezzi e conseguenti stock di produzione nostrana invenduta sui mercati,
impegna il Governo
a prevedere urgentemente lo stato di calamità naturale per la Sicilia, stabilendo di conseguenza lo stanziamento di fondi per finanziare il settore agricolo maggiormente colpito dall'eccezionale ondata di calore che ha colpito l'ultima settimana del mese di giugno, l'intera isola;
ad intraprendere ogni iniziativa affinché, in collaborazione con la Regione siciliana, si possa venire incontro alla situazione di crisi che ha colpito gli agricoltori siciliani, valutando inoltre la possibilità di far rientrare il fenomeno del caldo torrido, nei casi previsti dal decreto legislativo n. 102/2004 e provvedere conseguentemente a dichiarare lo stato di calamità naturale o di avversità climatica.
(7-00233)
«Marinello, Misuraca, Giuseppe Fini, Grimaldi, Iannarilli, Licastro Scardino, Minardo, Romele, Paolo Russo».