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Allegato B
Seduta n. 185 del 9/7/2007
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazioni a risposta scritta:
FORMISANO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
dal 1983 l'area lacustre di Posta Fibreno è stata dichiarata riserva naturale regionale;
si registra attualmente un degrado ambientale dovuto all'effetto combinato della eccessiva presenza di alcune specie di uccelli, come i cormorani, che hanno azzerato quasi totalmente la vegetazione acquatica del lago, il cui fondale è ormai una immensa distesa di melma, e dagli scarichi fognari del vicino paese, tanto che ormai il livello di acidità dell'acqua lacustre è elevatissimo;
oltre alla perdita di numerose specie floreali e faunistiche, le maggiori preoccupazioni derivano dal fatto che la melma potrebbe nel tempo permeare e raggiungere il bacino idrico sottostante -:
quali misure intenda adottare al fine di evitare l'inquinamento delle falde acquifere che si trovano proprio sotto il lago e per evitare la morte di un'area lacustre che solo venti anni fa era una apprezzata riserva naturale.
(4-04284)
FEDELE. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
le cronache degli ultimi giorni riportano episodi di estremo disagio che si stanno verificando in particolare nella zona di Gioia Tauro, legati alla chiusura del termovalorizzatore;
la società ligure che gestisce l'impianto, la «Termo Energia Calabria» (TEC), una controllata del gruppo nazionale «Termo Meccanica Ecologia Spa», sommersa dai debiti, non riuscendo a mandare avanti l'attività, ha provocato un blocco alle attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti, determinando una situazione incerta per una cinquantina di dipendenti,
che tra l'altro non percepiscono lo stipendio;
i tempi di questo «blocco» non sono stati ancora quantificati e la situazione è aggravata dal fatto che la TEC è in attesa, ormai da tempo, di riscuotere crediti residui vantati nei confronti della regione Calabria (40 milioni di euro di fondi POR) per la riduzione delle tariffe di smaltimento, fondi promessi già ai tempi della concessione quindicennale della gestione dell'impianto;
a causa del blocco del termovalorizzatore si sta verificando l'accumulo di rifiuti per le strade o l'utilizzo di discariche illegali che rischiano di provocare la diffusione di malattie, l'inquinamento del suolo, dell'aria e dell'acqua, mettendo a repentaglio la salute dei cittadini di Gioia Tauro, di tutta la Piana di Gioia Tauro e dei Comuni limitrofi;
lo spettacolo dei cumuli di rifiuti conferisce un aspetto degradato a varie realtà calabresi che, soprattutto nei periodi estivi, diventano mete di vacanza per molti turisti italiani e stranieri, con gravi danni all'industria turistica, che costituisce uno dei pilastri fondamentali dell'economia della Calabria;
è fondamentale fermare sul nascere questa situazione di blocco, per non andare incontro ad una eventuale «emergenza rifiuti» come quella che si sta verificando in Campania e che sta provocando danni enormi ai cittadini e al territorio;
la vicenda rischia di compromettere l'intero sistema di raccolta e smaltimento rifiuti in Calabria, per cui è necessario intervenire immediatamente, anche attraverso l'impegno del Commissario straordinario, per evitare che la situazione degeneri -:
quali iniziative, incisive ed urgenti, il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per sbloccare la situazione relativa al funzionamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro, allo scopo di scongiurare una implosione del sistema di gestione dei rifiuti in Calabria, di tutelare la salute dei cittadini e l'immagine della regione Calabria in cui l'industria turistica rappresenta una fondamentale risorsa economica e di garantire che i cinquanta dipendenti della società TEC possano presto percepire la loro retribuzione.
(4-04291)