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Allegato B
Seduta n. 185 del 9/7/2007
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INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
HOLZMANN. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
esistono alcuni casi di personale della Polizia di Stato, in particolare agenti, assistenti, sovrintendenti ed ispettori che hanno lasciato il servizio e chiedono di rientrarvi, talvolta anche dopo solo un anno di assenza;
detto personale ha svolto varie mansioni ed è completamente formato per l'impiego immediato, non necessitando di alcun corso specifico di preparazione;
purtroppo la competente Commissione per il personale degli agenti, assistenti, sovrintendenti, esercitando il suo potere discrezionale, ha deciso di privilegiare l'immissione in ruolo di personale proveniente dalle FF.AA. -:
se il Ministro interrogato non ritenga necessario riservare un contingente minimo di posti, qualche decina, a coloro che hanno già prestato servizio nei ruoli della Polizia di Stato, al fine di agevolare coloro che intendono rientrare in servizio, lasciando gli altri posti disponibili a coloro che provengono dalle FF.AA.;
se non ritenga assai più utile disporre di personale già preparato e qualificato che non necessita di alcun corso specifico per essere impiegato nelle varie mansioni.
(4-04286)
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
nel febbraio del 2004, con atto ispettivo n. 4-09077, l'interrogante ha già evidenziato come il potenziamento dell'unico Termovalorizzatore di Gioia Tauro avrebbe portato allo smaltimento dei rifiuti dell'intera Calabria in Contrada Rovereto, a poca distanza dal Porto, facendo diventare quel territorio la «pattumiera» dell'intera regione;
del secondo termovalorizzatore la cui costruzione era stata prevista dal piano regionale dei rifiuti nella zona Nord della Calabria, nessuno ha più parlato;
non c'è stata alcuna informativa sull'impatto ambientale riferito al potenziamento dell'unico termovalorizzatore calabrese; non è conosciuta la risultanza prodotta dalle installate centraline di rilevamento;
nel luglio 2006 la Corte costituzionale, in accoglimento del ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha annullato la sospensione della realizzazione del raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro, deliberata dalla Regione Calabria;
va tenuto presente che la costruzione della seconda linea del termovalorizzatore di Gioia Tauro, congiunta con la centrale termoelettrica della vicina Rizziconi avrebbe portato allo sforamento del livello massimo di inquinamento consentito dal protocollo di Kyoto;
va, altresì, ricordato che la Piana di Gioia Tauro, per altro contigua ai due Parchi nazionali d'Aspromonte e delle Serre, è una zona vocazione eminentemente agricola e turistica e che, per tale motivo, avrebbe potuto essere valorizzata quale area di eccellenza ambientale;
i 33 sindaci dei Comuni del territorio ed il Consiglio provinciale di Reggio Calabria, si sono decisamente opposti al raddoppio del termovalorizzatore dei rifiuti di Gioia Tauro, pur tuttavia, è continuato il completamento dei lavori per la costruzione degli impianti della seconda linea di incenerimento dei rifiuti, in contrada Cicerna, quindi del sito unico regionale;
l'appalto, peraltro, ha visto il subentro, in circostante mai chiarite, della società Termo Energia Calabria (T.E.C) ad un raggruppamento temporaneo di imprese, di cui facevano parte anche le cooperative rosse e la Pianalmpianti di Lamezia Terme coinvolte nell'inchiesta «Poseidone»;
la società T.E.C. gestore del Termovalorizzatore, possiede quote della società Piana Ambiente, incaricata della raccolta dei rifiuti nella Piana di Gioia Tauro;
nello scorso mese di giugno 2007, il termovalorizzatore di Gioia Tauro ha raggiunto il livello di saturazione a causa dello scaricamento dei rifiuti della città di Reggio Calabria e delle Province di Cosenza e Catanzaro;
peraltro, lo scaricamento dei rifiuti di altre zone del territorio calabrese ha costretto i Comuni della Piana di Gioia Tauro a deviare lo scaricamento verso l'impianto di Siderno, con un supplemento aggiuntivo di un costo per il trasporto, che grava sui bilanci di quei Comuni;
la stessa società Tec/Tmt che, peraltro, vanta enormi crediti per le attività dei servizi erogati ha avanzato ai Sindaci dei Comuni della Piana, numerose problematicità, evidenziando una situazione di «collasso» del settore;
nei giorni scorsi è stato anche annunziato lo sciopero dei dipendenti della Tec/tmt a causa del mancato pagamento dello stipendio di giugno e della quattordicesima mensilità;
la mancata programmazione di un Piano regionale in grado di superare la annosa emergenza è la causa della disorganizzazione del sistema dei rifiuti in Calabria, dove rischia di esplodere una situazione analoga a quella verificatesi in Campania;
i dati dell'Arpacal, inoltre, stanno evidenziando lo sforamento dell'inquinamento atmosferico di ben undici volte sopra il valore-soglia stabilito dalla legge;
è di oggi la notizia della chiusura dell'impianto, poiché la società Tec, strozzata dai debiti, non è più in grado di mandare avanti le attività lavorative;
i rifiuti solido-urbani dei Comuni del bacino «Calabria sud» si stanno accumulando per le vie delle stesse e si sta, quindi, fotografando l'emergenza rifiuti del territorio -:
quali urgenti iniziative intendano attuare, per le parti di competenza, al fine di bloccare la grave situazione dell'emergenza rifiuti nel Sud della Calabria.
(4-04298)