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Allegato B
Seduta n. 187 dell'11/7/2007
...
TRASPORTI
Interrogazione a risposta in Commissione:
UGGÈ, TESTONI, PIZZOLANTE, ZANETTA, FLORESTA e SANZA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la legge 265/2002, di conversione del decreto legge 209/2002, con l'articolo 3, comma 2-ter stabilisce «che al fine dell'innovazione del sistema dell'autotrasporto di merci dello sviluppo delle catene logistiche e del potenziamento dell'intermodalità, con particolare riferimento alle autostrade del mare, nonché per lo sviluppo del cabotaggio marittimo e per i processi di ristrutturazione aziendale, per l'innovazione tecnologica e per interventi di miglioramento ambientale, è autorizzata, a decorrere dall'anno 2003, la spesa di 20 milioni di euro...»;
il successivo comma 2-quater stabilisce che: «con regolamento da emanare ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23/8/1988 n. 400... sono disciplinate le modalità di ripartizione e di erogazione dello somma di cui al comma 2-ter»;
nella passata legislatura il Governo si è impegnato per ottenere il parere favorevole dell'Unione europea sull'attuazione di questa agevolazione a favore del settore dell'autotrasporto, tesa a decongestionare le strade e favorire l'utilizzo di modalità alternative;
dopo una lunga trafila, il 20 aprile 2005 l'Unione europea accettava questa misura, a condizione che tutti i requisiti
previsti dalla norma fossero soddisfatti e che il beneficio ottenesse il fine stabilito;
a questo proposito, nel comunicato stampa emesso in pari data (IP/05/454), la Commissione U.E. sottolineava di aver autorizzato il regime di aiuti come sopra istituito a beneficio delle «... imprese di autotrasporto che imbarcheranno i loro mezzi pesanti su rotte marittime già esistenti o di nuova istituzione...»;
il successivo Regolamento sulle modalità di fruizione della misura (decreto del Presidente della Repubblica 11 aprile 2006, n. 205, su Gazzetta Ufficiale n. 130 del 1o giugno 2006), ha individuato all'articolo 3 la platea dei beneficiari nelle «... imprese di autotrasporto, costituite anche in forma di raggruppamenti, temporanei o permanenti, o società tra operatori del trasporto che imbarchino su nave destinata prevalentemente al trasporto merci i propri veicoli e casse mobili, accompagnati o meno dai relativi autisti...»;
tutte le procedure sono state osservate e soddisfatte;
nonostante tutto il lavoro svolto dal precedente Governo per rendere concretamente operativo il beneficio nel più breve tempo possibile, il Governo attuale, in un anno e mezzo di legislatura, non solo non ha ancora fissato l'entità del contributo ma, anzi, con una serie di provvedimenti emanati o, comunque, preannunciati, sta rischiando di compromettere gli obiettivi alla base dell'incentivo, snaturandolo completamente;
in particolare, sembrerebbe che il Ministero competente intenderebbe estendere il beneficio in parola anche al solo trasporto di autovetture sulle navi purché realizzato da un operatore dell'autotrasporto -:
se quanto sopra rispondesse al vero, ci troveremmo davanti ad uno stravolgimento totale della misura che è nata per incentivare esclusivamente le imprese di autotrasporto a spostare parte dei propri automezzi dalla strada alle vie del mare;
se corrisponda al vero la notizia dell'estensione del beneficio dell'Ecobonus alle imprese che spostano merci e non mezzi pesanti dalla strada al mare, avvantaggiando così poche o, forse, una singola impresa.
(5-01267)
Interrogazione a risposta scritta:
LOMAGLIO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
entro il mese di dicembre, sempre meno treni fermeranno lungo la tratta Messina-Palermo. Si tratta di una vera e propria rivoluzione al contrario che RFI sta mettendo in atto e che condurrà in Sicilia alla soppressione dei treni a lunga percorrenza;
il graduale processo avviato da Trenitalia, comincerà con la cancellazione di quattro treni a lunga percorrenza: due intercity e due espressi che collegano Palermo a Roma. Successivamente saranno dodici i treni soppressi, per un risparmio di 100 milioni di euro da parte dell'Azienda. Dopo dicembre, resteranno attivi solamente i treni «diretti» e quelli «regionali» e numerose stazioni lungo la tratta Messina-Palermo verranno dimesse;
quanto sopra specificato, oltre ad arrecare un danno notevole alla Regione, sempre più marginalizzata rispetto al resto d'Italia, si pone in aperto contrasto con il Piano Prioritario degli Investimenti 2004 (PPI), che prevede il raddoppio della direttrice Palermo-Messina nonché l'attivazione di nuove tratte (anche in Sicilia) nel periodo 2005-2015;
proprio alfine di affrontare tale delicato problema, lo scorso 29 giugno si è tenuta una riunione promossa dal Presidente del Consiglio Provinciale di Caltanissetta alla quale hanno partecipato anche i Presidenti dei consigli provinciali delle altre province; l'assemblea nissena ha approvato un ordine del giorno volto a sottolineare come «tale decisione penalizzi a nostra isola, provochi danni ingentissimi alla nostra economia, scoraggi numerosi
turisti intenti a visitare i nostri luoghi, arrechi disagi funzionali ed economici ai nostri emigrati. Il provvedimento, inoltre, contribuisce ad allargare ulteriormente il divario socio-economico tra la Sicilia ed il resto del Paese, e colpisce i territori provinciali e soprattutto molti comuni, La rete ferroviaria siciliana versa in condizioni penose e le vetture dei treni sono obsolete, non confortevoli, insicure e insufficienti, come spesso denunciato da migliaia di passeggeri e quindi, contrariamente alle decisioni assunte da Trenitalia, il sistema ferrato dell'isola e i treni da e per la Sicilia andrebbero modernizzati, potenziati e condotti agli standard europei»;
a fronte di tutto ciò, a partire dal 1o luglio scatterà in Sicilia un aumento delle tariffe ferroviarie. I maggiori introiti saranno destinati, tra l'altro, all'acquisto di nuovo materiale rotabile, per la ristrutturazione di quello obsoleto e per l'aumento dei servizi ferroviari offerti da Trenitalia nell'Isola. Ciò in base ad un accordo sottoscritto, dopo un anno di negoziato, tra l'Assessorato ai Trasporti della Regione Sicilia e Trenitalia -:
se il Ministro non intenda intervenire con urgenza per sospendere l'eventuale ridimensionamento come da programma di Trenitalia ed attivare un percorso partecipativo alle decisioni inerenti i programmi delle Ferrovie dello Stato che coinvolga gli enti locali, i cittadini e i lavoratori.
(4-04319)