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Allegato B
Seduta n. 187 dell'11/7/2007
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INFRASTRUTTURE
Interrogazioni a risposta in Commissione:
IANNUZZI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il potenziamento e la messa in sicurezza del raccordo autostradale Salerno-Mercato
San Severino - Avellino costituiscono una priorità infrastrutturale di assoluta valenza nazionale, come evidenziato nella scorsa Legislatura con le interrogazioni dello scrivente nn. 5-03452 del 20 settembre 2004 e 5-05175 del 7 febbraio 2006;
infatti tale raccordo, soprattutto nel tratto Mercato San Severino-Salerno, svolge la fondamentale funzione di collegamento fra le Autostrade A30 (Caserta-Roma) a tre corsie ed A3 (Salerno-Reggio Calabria) i cui lavori per la costruzione della terza corsia sono da tempo in corso, con conclusione prevista per tutto il tratto salernitano nel 2009;
l'attuale tracciato, di appena due corsie e senza striscia per l'emergenza, è completamente inadeguato ed insufficiente per i rilevanti e crescenti volumi di traffico, che sovente provocano veri e propri ingorghi con code chilometriche di veicoli che paralizzano per ore la circolazione;
tale attuale tracciato presenta anche forti pericoli per la sicurezza della circolazione e degli utenti, come hanno comprovato negli anni numerosi tragici incidenti automobilistici;
dopo anni di confronti e di discussioni in merito alla soluzione progettuale più idonea, l'ANAS nel 2002 ha indetto una gara pubblica per la progettazione preliminare dei lavori diretti ad adeguare l'esistente tracciato;
l'incarico di progettazione è stato così aggiudicato alla Società Bonifica Core di Roma, per il tratto da Salerno fino alla galleria di Solofra ed ad un libero professionista per il tratto ulteriore fino ad Avellino;
così è stata predisposta la progettazione preliminare - attualmente all'esame del CIPE - per l'ampliamento dalle attuali due e tre corsie con in più la striscia dell'emergenza per ogni direzione di marcia, con la messa in sicurezza complessiva dell'intero tracciato;
con questo progetto finalmente verranno ad essere garantite all'esistente raccordo tutte le caratteristiche proprie e necessarie di un collegamento autostradale;
tale progetto prevede l'appalto di due distinti lotti, anche al fine di acquisire gradualmente i finanziamenti necessari (circa 605 milioni di euro);
di fondamentale rilevanza ed assoluta urgenza è il primo lotto Salerno-Mercato San Severino (dal costo di 190 milioni di euro) quale segmento essenziale e strategico dell'asse autostradale Salerno-Reggio Calabria e del suo collegamento con l'Autostrada A30 Caserta-Roma;
tale opera è stata inserita fra le «Infrastrutture Prioritarie» presentate dal Ministro Di Pietro al Parlamento il 16 novembre 2006 e nella intesa Governo-Regione Campania dello scorso 28 febbraio 2007;
la realizzazione dell'opera, soprattutto del I lotto, è oramai indifferibile e di massima urgenza;
occorre, pertanto, accelerare le progettazioni, la loro approvazione, le procedure di appalto per poter passare all'esecuzione dei lavori -:
quale sia lo stato attuale della progettazione preliminare per il potenziamento e la messa in sicurezza dell'intero raccordo Salerno-Avellino;
quali siano i tempi previsti per il progetto definitivo ed esecutivo dell'intera opera, nonché per appaltare il primo lotto dei lavori Salerno-Fratte-Mercato San Severino;
quali fonti e quali tempi di finanziamento sono previsti per la realizzazione di una infrastruttura così rilevante ed attesa.
(5-01261)
CAPARINI e DUSSIN. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
nel gennaio 2005 ANAS ha aggiudicato l'appalto del quarto, quinto e sesto
lotto (primo stralcio) della statale 42 nel tratto Capodiponte-Berzo Demo all'associazione temporanea di imprese Cottini, Cossi, Impresa costruzioni Giudici e Asper termoimpianti con uno sconto del 34 per cento per una spesa di poco superiore ai 138 milioni di euro;
il lotto 5 e 6 della strada statale 42 il 25 giugno 1992 è stato consegnato al consorzio d'imprese Edolo Scarl delle ditte Cosiac-Ghella-Ferrari vincitrice con un ribasso d'asta del 32 per cento su un importo base di 98 miliardi di lire. Nel 1996 lo stato di avanzamento dei lavori accertato era del 20 per cento con una serie di richieste di perizie e di contenziosi da parte del consorzio appaltante come da risposta a interrogazione Terzi n. 5-00429 del sottosegretario Antonio Bargone che prevedeva la conclusione dell'opera nel 1998;
la presentazione di due esposti da parte dei sindacati CGIL-CISL Confederali e della categoria degli edili del comprensorio di Vallecamonica-Sebino e della UIL di Brescia ha indotto l'ANAS, previa verifica del mancato rispetto del contratto con irregolarità nell'esecuzione dei lavori, ha comportato la inevitabile rescissione del contratto per gravi irregolarità con uno stato di avanzamento dei lavori del 50 per cento;
in un esposto del 27 giugno del 2000, presentato al Ministro dei lavori pubblici, Nesi, ANAS e procura della Repubblica si legge, tra l'altro, che «chiediamo che si accerti su tutto il tratto di galleria fin qui eseguito... per voler dimostrare che i lavori sono a norma. In particolare sollecitiamo anche un controllo sullo svincolo di Berzo Demo e precisamente sugli infilagli della galleria dello svincolo che in futuro dovrebbe sostenere il tratto di galleria che proseguirà per Malanno. Anche sui getti dell'arco rovescio è utile che si verifichi se gli stessi, su tutti i tratti fin qui eseguiti, sono stati eseguiti a norma. La ragione di questa nostra presa di posizione è dettata dalle segnalazioni a noi giunte» -:
quale sia la natura e l'entità delle opere accertate ed eseguite in difformità al progetto;
quale sia l'entità della somma trattenuta o recuperata dall'Anas all'impresa a valere sulle riserve che avrebbe dovuto depositare a suo tempo al momento della consegna dell'appalto e quale utilizzo ne è stato fatto;
quale sia l'onere del fermo lavori alle attuali imprese assegnatarie dell'appalto del 4o, 5o e 6o lotto della strada statale 42.
(5-01262)
OLIVERIO, IANNUZZI e MARGIOTTA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la strada statale 106 Jonica - della lunghezza complessiva di 490 Km, dei quali 425 in Calabria, 37 in Basilicata, 38 in Puglia - è una infrastruttura di primaria importanza per il Mezzogiorno e per l'intero Paese;
il progetto di ammodernamento e messa in sicurezza della strada statale n. 106 rientra nel quadro delle Infrastrutture prioritarie, alla luce della legge-obiettivo, dell'intesa generale fra Governo e Regione Calabria, dell'allegato Infrastrutture al DPEF presentato dal Governo Prodi alla Camera nel luglio 2007;
tale progetto è articolato in 9 megalotti, in 2 varianti ed in 2 lotti in fase di realizzazione, nel completamento di un raccordo, nonché in una tangenziale di collegamento;
in questi anni sono stati appaltati i macrolotti nn. 2-bis (per un importo di spesa stimato in 134 milioni di euro e conclusione dei lavori prevista per il 2008), n. 5-bis (per un costo di 740 milioni di euro e termine lavori per il 2012), nonché i lotti 8-9, la Variante esterna all'abitato di Marina di Gioiosa Jonica;
gli altri macrolotti sono in fase di progettazione preliminare, ovvero definitiva
(megalotto 4-Raccordo S.S. 106-Sibari-Autostrada A3 Salerno Reggio Calabria);
si tratta di un'opera pubblica di assoluta valenza nazionale, attesa giustamente da anni dalle popolazioni e dalle comunità meridionali, in particolare calabresi, lucane e pugliesi;
del resto l'attuale tracciato della strada statale n. 106 è assolutamente inadeguato, del tutto insufficiente per i flussi di traffico, con gravi pericoli per la sicurezza della circolazione e degli utenti, con pesanti danni per le attività economiche e produttive, e con insostenibili ripercussioni quotidiane negative per la vita complessiva di quelle comunità;
occorre, pertanto, necessariamente accelerare le progettazioni, le gare di appalto e l'esecuzione dei lavori di questa infrastruttura così essenziale -:
quale sia lo stato effettivo del progetto di ammodernamento e messa in sicurezza della strada statale n. 106 Jonica, precisando la situazione di ognuno dei 9 macrolotti e degli altri lotti ed interventi, la percentuale di esecuzione dei lavori nei macrolotti già in fase di realizzazione, lo stato delle progettazioni e delle procedure di appalto in tutti gli altri, il costo totale previsto per l'intera opera, i finanziamenti allo stato disponibili e le relative fonti di copertura, gli altri finanziamenti già previsti e quelli da acquisire, i tempi per l'erogazione dei diversi finanziamenti necessari per l'opera.
(5-01264)
CONTENTO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
sulla base della legge 1o dicembre 1986, n. 879, con convenzione di concessione Rep. n. 890 del 23 dicembre 1991, venivano assegnati i lavori di progettazione ed esecuzione dell'edificio dei servizi generali e di accasermamento ad uso della polizia di Stato di Pordenone;
a seguito dell'approvazione del progetto esecutivo, la concessionaria manifestava al provveditorato interregionale delle opere pubbliche la necessità di integrare lo scarno importo degli imprevisti (euro 5.549,70) sia a copertura dei maggiori oneri espropriativi sia per l'aggiornamento contrattuale dei prezzi;
il responsabile del procedimento, con nota del 7 giugno 2006, risulta aver sottoposto al magistrato delle acque di Venezia ed alla sede coordinata di Trieste una proposta di rimodulazione del quadro economico con la richiesta di un maggior finanziamento di euro 1.080.000,00 da suddividersi negli esercizi 2007 e 2008;
a distanza di oltre un anno, il magistrato delle acque ha invitato la concessionaria a predisporre una perizia di variante in diminuzione che, quindi, prevedesse una riduzione delle opere da realizzare, ma mantenendo pur sempre, uno stralcio funzionale con riferimento ai lavori in corso;
la situazione evidenziata appare paradossale sia perché la individuazione delle minori opere da realizzare rischia di ritardare ulteriormente l'esecuzione dell'opera sia perché sembra incredibile l'impossibilità di disporre un nuovo maggior impegno attesa la modestia dell'importo riferito a ciascuno degli anni 2007 e 2008 -:
se non ritenga di intervenire presso i competenti organismi periferici allo scopo di verificare la possibilità di disporre nel senso richiesto dal responsabile del procedimento e, comunque, quali iniziative urgenti voglia adottare allo scopo di porre rimedio alla situazione descritta.
(5-01268)
Interrogazioni a risposta scritta:
GIBELLI. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'Enav Spa, oltre alla gestione del servizio di Controllo del Traffico Aereo sul territorio nazionale opera, fra gli altri, anche il servizio di Radio Misure per il
controllo in volo della affidabilità delle Radio Radar Assistenze Italiane e la loro rispondenza alle normative indicate dalla Organizzazione della Aviazione Civile Internazionale (ICAO);
tali controlli in volo, fondamentali per la sicurezza del trasporto aereo, sono da effettuare con periodicità che può variare dai 3 mesi fino ad un massimo di un anno;
per adempiere a tale compito l'Enav, all'atto della sua costituzione, si dotò 22 anni fa di tre aeromobili a getto del tipo Cessa Citation;
negli anni tali aeromobili hanno raggiunto e superato la vita media prevista per la loro classe di velivoli, totalizzando ben più di 10.000 ore di volo ciascuno;
l'efficienza di tali aeromobili a causa dell'elevato numero di ore totalizzate anche a fronte di profili di volo particolarmente stressanti per tale tipo di aereo, è decaduta nel tempo al punto che la operatività della flotta Radio Misure è oggi inferiore al 50 per cento;
tale situazione di crisi si ripercuote inevitabilmente sulla efficienza delle radio radar assistenze tanto che, per mantenere impianti aperti oltre le scadenze previste dai Documenti ICAO, ENAV è talvolta costretta a ricorrere a proroghe dei controlli in volo, con evidenti possibili ripercussioni sulla sicurezza stessa del volo -:
quale sia il motivo per il quale i vertici di Enav non abbiano ancora proceduto, vista l'estrema urgenza, ad un reintegro dei velivoli;
quale sia il motivo per il quale, nel corso dell'ultimo mese, anche a fronte delle conclusioni di una Commissione Enav apposta nominata e che aveva ristretto a tre tipi di velivoli adatti alla sostituzione dei Cessa Citation, negli ultimi giorni, sia stata improvvisamente presa la decisione di allargare la scelta ad un quarto velivolo che non soddisfa i requisiti previsti dalla Commissione sopra menzionata;
quale sia il motivo per il quale l'Enav non consideri di scegliere tipi di aeromobile alla realizzazione dei quali contribuiscano primarie Società Aeronautiche Italiane come ad esempio Alenia o Piaggio;
quale sia il motivo per il quale, alla luce della attuale situazione di emergenza, non si pensi di ricorrere all'acquisto di due velivoli usati di ultima generazione che entro la fine dell'estate in corso permettano di soddisfare le esigenze operative del settore;
quale sia il motivo per il quale un'Area Operativa di tale importanza per più di tre anni sia stata gestita da Dirigenti nominati ad interim, provenienti da profili professionali non appartenenti ai Naviganti, e non sia invece diretta da un Direttore Operazioni Volo come sarebbe normale e logico vista la peculiarità del Servizio Radio Misure.
(4-04316)
GRIMOLDI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
a seguito di una serie di manifestazioni di protesta da parte dei cittadini di Monza, i problemi per la realizzazione dell'opera stradale strada statale n. 36 Cinisello Balsamo, sotterraneo Viale Lombardia, sembravano risolti;
infatti, il 27 dicembre 2006, è stato emanato il bando di gara per la realizzazione del primo lotto dei lavori, MI 74/06, relativo al rifacimento della connessione tra la strada statale n. 36 e il sistema autostradale nel comune di Cinisello Balsamo;
il bando prevedeva l'espletamento della gara e l'individuazione del vincitore provvisorio entro il 30 giugno 2007;
tuttavia, tale scadenza non è stata rispettata;
lo stesso Ministro delle infrastrutture, il 19 maggio scorso, in occasione di una visita alla città di Monza, aveva assicurato i cittadini sui tempi di realizzazione dell'opera
affermando in particolare: «sono qui a darvi assicurazione che i tempi saranno rispettati, io ci metto la faccia»;
lo slittamento dei tempi di realizzazione del primo lotto inevitabilmente finisce per provocare un ulteriore slittamento dell'inizio dei lavori anche del secondo lotto relativo alla galleria di Viale Lombardia;
in merito alla realizzazione del secondo lotto, l'unica scadenza certa finora fissata sembra quella del miglioramento e aggiornamento del progetto entro il 31 dicembre 2007;
l'opera strada statale n. 36 Cinisello Balsamo, sotterraneo Viale Lombardia, è presente nell'elenco delle opere stradali programmate nell'allegato «Infrastrutture» del Documento di Programmazione Economico-Finanziaria 2008-2011, nel capitolo 2.4 - Ulteriori opere da avviare entro il 2012;
tuttavia, per tali opere, che affiancano le opere e gli interventi strategici ricompresi nell'ambito della Legge Obiettivo, si prevede una generica possibilità di avvio entro il 2012, senza particolari rassicurazioni sul cronoprogramma dei lavori;
la scheda relativa all'opera rivela che è in corso la gara d'appalto per la realizzazione del primo lotto funzionale dal Km 8+555 al Km 10+400, di importo pari a 61,718 milioni di euro, e che è in corso l'aggiornamento del progetto del lotto di completamento dal Km 10+400 al Km 12+827, di importo pari a 169,09 milioni di euro, per il quale è previsto l'avvio della gara d'appalto entro la fine del 2007;
peraltro, la scheda riepilogativa dei finanziamenti disponibili, di cui alla tabella B.5, evidenzia un costo complessivo aggiornato dell'opera pari a 228,00 milioni di euro, di cui 183,11 milioni di euro quale finanziamento disponibile e 44,89 milioni di euro quale fabbisogno ancora da reperire;
i continui ritardi verificatisi fino ad oggi per la realizzazione del tunnel di Viale Lombardia mettono in grave rischio la salute dei cittadini, a causa dell'inquinamento acustico e atmosferico di viale Lombardia, e provocano gravi danni economici alle attività produttive della zona, mettendo in crisi la competitività del territorio -:
quali azioni immediate il Ministro intenda adottare per rassicurare i cittadini di Monza sul rispetto dei tempi fissati per la realizzazione dell'opera e sul recupero del tempo perso a causa dell'ulteriore ritardo verificatosi nell'espletamento della gara d'appalto relativa al primo lotto.
(4-04329)
CACCIARI e SPERANDIO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
da una dettagliata inchiesta giornalistica (a cura della giornalista Alda Vanzan pubblicata su Il Gazzettino del 9 luglio 2007) risulta che in Veneto le numerose Società per azioni che gestiscono in concessione per conto dello Stato le varie tratte di autostrade prevedono un numero rilevante di consigli di amministrazione con relativi consiglieri, tanto da raggiungere la ridicola dimensione di un consigliere di amministrazione ogni 4,4 chilometri di autostrada;
la stessa giornalista afferma di non essere riuscita ad avere informazioni circa gli emolumenti che gli amministratori delle società autostradali si attribuiscono;
le società che gestiscono le autostrade sono concessionarie tramite l'ANAS di un patrimonio pubblico e di un servizio di pubblica utilità, finanziato tramite tariffe;
va ricordato che in altre parti del mondo le autostrade sono gestite da enti pubblici o persino da enti noprofit, tanto la dimensione dell'utilità collettiva supera i margini di profittabilità privata nella gestione del servizio -:
se, nel nome del diritto di ogni cittadino italiano di conoscere i costi
anche indiretti della gestione del patrimonio pubblico, il Ministro non ritenga opportuno e doveroso chiedere ad ANAS di raccogliere e rendere pubblici i nomi e i compensi di tutti i consiglieri di amministrazione che siedono nei consigli di amministrazione di società direttamente o indirettamente concessionarie dello Stato.
(4-04342)