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Allegato B
Seduta n. 188 del 12/7/2007
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AFFARI ESTERI
Interrogazione a risposta scritta:
MENIA. - Al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
è comunemente ritenuta strategica, nel campo dell'energia e per lo sviluppo dell'economia nazionale, la scelta di procedere alla costruzione di classificatori in vari siti del territorio italiano;
in tal senso, nel rispetto delle indicazioni e delle autonome determinazioni degli enti istituzionali del territorio, vi è il progetto di realizzazione di due impianti di rigassificazione nella provincia di Trieste: mentre appare assolutamente inviso alla popolazione quello da porre al centro del golfo, sembra invece più accettabile il progetto di un impianto da porsi all'interno di un'area oggi dimessa ma già tempo addietro adibita all'energia e i carburanti;
è evidente, comunque, che qualunque decisione sui rigassificatori debba essere presa, nel rispetto delle indicazioni della popolazione locale, sulla base delle esigenze strategiche regionali e nazionali, non certo estere;
negli scorsi giorni invece, da parte slovena, si sono registrate le dichiarazioni del Ministro dell'Ambiente, Janez Podobnik, che ha ribadito il «no» della Slovenia ai progettati rigassificatori nel territorio di Trieste. La vicenda, va precisato, è già stata al centro di uno scambio di note tra Italia e Slovenia a partire dallo scorso anno: Lubiana, in particolare, pretende di essere coinvolta attivamente nelle procedure di valutazione dell'impatto ambientale delle infrastrutture e sulle scelte di eventuale realizzazione -:
quale sia l'atteggiamento del Governo italiano in proposito ed in particolare se si voglia rivendicare l'autonomia nazionale nelle decisioni di realizzare o meno i rigassificatori;
se si voglia piuttosto, a proposito di tutela dell'ambiente e della salute pubblica, richiedere alla Slovenia di affrontare fattivamente la questione della centrale nucleare di Krsko (poco più di un centinaio di chilometri in linea d'aria da Trieste), sulla cui sicurezza continuano ad alimentarsi gravi ed irrisolti dubbi, essendo la stessa di vecchia concezione, costruita con l'allora tecnologia sovietica, della quale grande parte della pubblica opinione del territorio circostante (slovena, italiana e croata) reclama la chiusura.
(4-04351)