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Allegato B
Seduta n. 188 del 12/7/2007
TESTO AGGIORNATO AL 16 LUGLIO 2007
...
TRASPORTI
Interrogazione a risposta in Commissione:
SPOSETTI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'Ente nazionale Aviazione Civile (ENAC) ha effettuato nei mesi scorsi uno studio preliminare sul trasporto aeroportuale commerciale nel Lazio anche per verificare la fattibilità di un eventuale ulteriore scalo aeroportuale nel bacino metropolitano regionale;
il Ministero dei trasporti ha ribadito la necessità di definire, mediante l'ENAC e con il concorso della Regione e degli enti locali laziali, previo un confronto obiettivo con le autorità dell'Aviazione militare, la fattibilità della realizzazione di un ulteriore scalo tra altri sette esistenti, per rispondere alla crescente domanda delle low cost e del traffico business o in alternativa, di altre misure in grado di far fronte in modo coerente allo sviluppo del trasporto aereo laziale e dell'esigenza di tutelare la salute dei cittadini;
tra le soluzioni al vaglio risulta quella dell'aeroporto di Viterbo, ipotesi quest'ultima che ha visto l'adesione unanime di tutte le forze economiche, istituzionali, associative e politiche locali le quali, nel condividere la concreta possibilità di un forte rilancio dell'economia della Tuscia, hanno individuato nell'opera infrastrutturale uno straordinario strumento di crescita;
il Consiglio Provinciale di Viterbo nella seduta consiliare del 2 luglio 2007 ha approvato all'unanimità un ordine del giorno attraverso il quale si impegna a mettere in essere tutte le iniziative istituzionali necessarie al sostegno della proposta relativa allo scalo aeroportuale della Tuscia;
il Ministro interrogato il giorno 9 luglio 2007, in seguito ad incontro svolto presso il proprio dicastero, avente ad oggetto le problematiche relative al traffico aereo gravante sull'aeroporto laziale di Ciampino, ha affermato che il lavoro per l'individuazione di un terzo scalo laziale per i voli low cost sarebbe stato svolto da un apposito gruppo di lavoro -:
se il Ministro in indirizzo abbia provveduto ad emanare adeguate istruzioni operative per far sì che il gruppo di lavoro individuato possa agire con modalità definite entro tempi certi.
(5-01272)
Interrogazioni a risposta scritta:
PICCHI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato in una nota sindacale del 25 giugno 2007 firmata da CGIL, CISL, UIL, FAST, UGL e ORSA e indirizzata alla dirigenza di Trenitalia e delle FS, la Divisione Passeggeri del Gruppo FS avrebbe deciso:
lo spostamento, dal prossimo orario invernale, della stazione di origine da Napoli a Roma del collegamento ferroviario «notte» con Monaco di Baviera, la sostituzione di vetture italiane con quelle tedesche e il relativo affidamento delle attività di accompagnamento ad aziende tedesche;
sostituzione dal prossimo orario invernale delle vetture italiane ed austriache del treno «notte» Roma-Vienna e il relativo affidamento delle attività di accompagnamento ad aziende austriache;
tali decisioni non risultano motivate dalla profittabilità delle tratte in quanto non vengono soppresse ma è solo previsto un cambio di gestione passando ad aziende estere;
il cambio di gestione provocherà la perdita di circa 30 posti di lavoro di italiani impiegati presso le aziende che effettuano le attività di accompagnamento delle vetture tra personale viaggiante, amministrativo e di supporto logistico e ad oggi nessun impegno è stato preso per la salvaguardia di questi posti di lavoro;
il cambio della stazione di origine da Napoli a Roma del treno da e per Monaco di Baviera sarà un ulteriore indebolimento dello sviluppo economico e turistico di Napoli e del meridione;
inoltre specifici accordi sono stati sottoscritti tra le organizzazioni sindacali e le FS alla presenza dei rappresentanti del Ministero del lavoro e della previdenza sociale finalizzati allo sviluppo dei treni «notte» e non al loro smantellamento -:
quali iniziative saranno intraprese per salvaguardare i posti di lavoro di cui in premessa;
come intenda intervenire presso i vertici FS per garantire adeguati collegamenti internazionali con Napoli e il sud Italia.
(4-04346)
FASOLINO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
si può tranquillamente considerare il materiale rotabile delle FS, complessivamente, per qualità ed efficienza, assolutamente non comparabile con gli standard riscontrabili nel resto d'Europa;
che le tratte insulari e meridionali, queste ultime intese come decorrenti a Sud di Roma-Termini, sulle direttrici per Abruzzo e Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia presentano a loro volta uno standard di qualità ed efficienza inferiore a quello riscontrabile sulle tratte del Centro-Nord (Roma-Termini in su);
tale divario per l'interrogante dimostra come, da parte del Governo in carica non vi sia nessuna volontà di corrispondere alle giuste aspettative avanzate dalle popolazioni meridionali per il riequilibrio territoriale di un servizio fondamentale quale il trasporto su ferro per passeggeri e merci;
da recentissime indagini effettuate, il divario si manifesta in maniera ancora più grave quando si passa all'esame del trasporto su vettori veloci quali Tav ed Eurostar. In particolare, la tratta Eurostar Roma-Taranto con passaggio per Napoli e Salerno verso la Basilicata e la Puglia fino a Taranto e, di converso, la Taranto-Roma rappresentano una vera vergogna del trasporto ferroviario in Italia. Il confort delle vetture è largamente al di sotto dei livelli delle medie europea ed italiana: vetture vecchie ed usurate, aria condizionata approssimativa, tappezzerie sporche e fatiscenti;
su questa tratta, solo negli ultimi mesi, sono avvenuti ben due incidenti mortali (sui quali sta indagando la Magistratura) uno nei pressi di Pontecagnano in direzione Salerno e l'altro nei pressi di Latina con senso di marcia per Napoli. Senza voler nulla imputare ai macchinisti, a parere dell'interrogante assolutamente incolpevoli per l'imprevedibilità dell'ostacolo umano, probabilmente motivato da intendimento suicida, va rilevato che la reiterazione dello stesso incidente a distanza di pochi mesi possa essere addebitata ad una colpevole sottovalutazione, da parte dell'Azienda, delle misure preventive e di controllo necessarie per garantire la migliore sicurezza possibile sulla strada ferrata in questione;
il servizio accusa frequenti ritardi: tralasciando i surriportati eventi mortali in occasione dei quali si sono registrati ritardi di oltre quattro ore per volta, la linea Eurostar Roma-Taranto e Taranto-Roma accusa ritardi frequenti di circa un'ora, e, complessivamente finora non ha quasi mai completato il servizio entro l'orario prestabilito;
di conseguenza una delle più importanti linee del Mezzogiorno, peraltro servita da un vettore in premessa veloce e sicuro, contribuisce a dare dell'Italia l'immagine di un Paese da Terzo Mondo il che offende la dignità dei cittadini meridionali e ne intralcia fortemente le attività;
sulla linea Eurostar Roma-Termini/Taranto delle 15,45 di giovedì 5 luglio 2007 ai passeggeri non è stato offerto il servizio di ristoro gratuito. Alla richiesta di alcuni di loro per conoscerne il motivo l'innocente addetto al servizio ha candidamente affermato che la disposizione riguardava «solo» la linea Roma-Taranto! Il Capotreno, su gentile invito dell'utenza, ne ha anch'egli preso atto, dalla viva voce dell'addetto;
nessuno riesce a spiegarsi, tanto meno, l'interrogante, per quali motivi i cittadini, Campani, Lucani e Pugliesi debbano essere considerati di serie B rispetto agli altri italiani;
in data 28 giugno 2007 sull'Eurostar-Tav 9437 Roma-Napoli del pomeriggio delle 16,45 è stato accusato un ritardo di circa un'ora e dieci. Quasi il doppio del tempo calendarizzato, su una tratta breve, con un vettore superveloce. Anche perché i passeggeri non sono stati mai tenuti informati del perché di tante soste suppletive e della lentezza di marcia;
sulle linee minori i disagi patiti dall'utenza sono indicibili: anche qui i ritardi sono inconcepibili, l'aria condizionata è inefficiente, arredi e servizi appaiono di infimo ordine, con grave penalizzazione del lavoro dipendente e manageriale, delle libere professioni, delle attività didattiche in un'area geografica che un gruppo dirigente che si rispetti avrebbe invece il dovere di potenziare con una politica di rigorosa e moderna efficienza -:
pertanto si chiede al Ministro quali provvedimenti intenda adottare al fine di restituire un minimo di efficienza e di decoro al trasporto nelle Regioni meridionali anche colpendo con adeguate iniziative i responsabili dello sfascio.
(4-04358)