Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 189 del 16/7/2007
...
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta in Commissione:
FAVA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
lunedì 9 luglio 2007, alle ore 17.30 circa, il territorio del Comune di Guidizzolo è stato investito da una tornado (classe F2) con direzione sud-est - nord- ovest, che ha provocato ingenti danni alle abitazioni, alle colture, agli edifici pubblici, alle infrastrutture e alle attività produttive del comune medesimo e di alcuni comuni vicini;
da quanto hanno riportato i mass media, sembra che l'evento atmosferico si sia originato nei dintorni di Visano (Brescia) e si sia esaurito tra Monzambano (Mantova) e Valeggio sul Mincio (Verona);
l'evento atmosferico ha avuto la sua evoluzione più virulenta nella zona del comune di Guidizzolo, un piccolo comune di circa 6.000 abitanti con una estensione di 22,45 kmq;
le testimonianze raccolte rilevano più «trombe d'aria», che hanno raggiunto intensità e forze diverse, con un massimo di velocità stimata in 220 km/h;
nel territorio del comune di Guidizzolo sono state danneggiate 505 abitazioni, che rappresentano il 20 per cento del patrimonio abitativo comunale, e sono rimaste ferite tredici persone, per fortuna guaribili in pochi giorni;
circa 200 persone hanno trascorso la notte del 9 luglio fuori casa, di cui 10 persone ospitate in una struttura allestita dal Comune e le altre ospitate da familiari o conoscenti; la notte del 10 luglio le persone evacuate erano ridotte a poche decine, mentre la notte dell'11 luglio tutte le persone hanno potuto finalmente rientrare, in sicurezza, tranne una decina di persone alle quali comunque è stata trovata una sistemazione;
la stima dei danni riporta 50 nuclei familiari evacuati il 9 luglio e quarantacinque nuclei famigliari rientrati l'11 luglio, cinque insediamenti artigianali e venti insediamenti agricoli danneggiati;
tra le infrastrutture e gli edifici pubblici danneggiati si rilevano il municipio, la scuola materna, la scuola elementare e media, il teatro, l'area feste Lanterna verde e l'area feste Rebecco, alloggi E.E.P., il cimitero, la sede ASL, l'ex sede comunale, il centro sportivo, sedi stradali, segnaletica, semafori, illuminazione pubblica, arredo urbano, alberature;
in particolare, i danni agli edifici e alle infrastrutture pubbliche hanno riguardato lo scoperchiamento di tetti e solai in legno, con danneggiamenti alle strutture portanti, lo scoperchiamento di tetti in lamiera e a pannello, l'abbattimento di alberi, lo sfondamento e la rottura di infissi, il danneggiamento di muri di recinzione, di sedi stradali e di impianti di pubblica illuminazione;
i danni al territorio riguardano soprattutto le colture orticole in serre, ad alta tecnologia e specializzazione per colture idroponiche biologiche, e le colture in pieno campo, le reti, eccetera mentre i danni ai beni di proprietà privata riguardano abitazioni, ma anche recinzioni, automobili e veicoli, piscine, giardini, eccetera;
l'ammontare dei danni è stato calcolato in base ad una prima sommaria valutazione da un minimo di 60 milioni di euro ad un massimo di 100 milioni di euro;
le strade locali e la SS 236 - Goitese sono rimaste invase dai detriti da crollo e interdette al traffico per circa ventiquattro ore, mentre la normalità è stata ripristinata grazie all'efficace collaborazione di Vigili del fuoco, Protezione civile, Carabinieri, Polizia Locale, Associazioni di volontariato, Parrocchia di Guidizzolo e singoli cittadini disponibili;
la Regione Lombardia, dopo un sopralluogo effettuato che ha constatato la criticità della situazione, ha chiesto al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale in agricoltura per il Comune di Guidizzolo -:
se il Governo intenda accogliere la richiesta della Regione Lombardia, riconoscendo lo stato di emergenza e di calamità naturale per i territori colpiti dall'evento atmosferico del 9 luglio 2007, e con quale tempistica il Governo intenda stanziare le risorse necessarie per far fronte ai danni subiti.
(5-01279)
Interrogazioni a risposta scritta:
ANGELINO ALFANO e MARINELLO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
da un tempo troppo lungo, per potersi definire fisiologico, si sono interrotte le trattative per la definizione del nuovo contratto dei giornalisti;
questa situazione crea non pochi disagi in un ambito così fondamentale per la qualità dell'informazione e per la stessa vita democratica del Paese;
dopo anni di stallo le parti hanno avuto modo di trasmettersi messaggi e quindi non si vede la ragione perché non debbano tornare a parlarsi;
come ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria, il contratto dei giornalisti è un pezzo determinante per la crescita del settore;
ogni giorno perduto nella riscrittura del contratto è un giorno perduto per tutti perché il settore dell'editoria vive una stagione di cambiamento rapidissimo e straordinario;
il Governo si è impegnato a presentare la riforma del settore dell'editoria entro la fine di giugno;
il Ministro del lavoro ha manifestato ufficialmente l'intenzione di favorire l'incontro tra le parti;
questo impegno è stato finora disatteso -:
quali passi il Governo intenda compiere per superare questa situazione di grande difficoltà e per ripristinare un tavolo tra le parti che possa agevolare un esito positivo della vertenza.
(4-04367)
ANGELO PIAZZA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il settore economico dei giochi e delle scommesse attraversa un periodo di grave difficoltà per una serie di interventi in ispecie giurisdizionali che stanno determinando incertezza tra gli operatori e difficoltà operative;
la Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Venezia ha invitato tutti i gestori di rete a procedere all'immediato ritiro, sul territorio nazionale, di oltre 100 mila apparecchi elettronici da gioco denominati Black Slot, Stack Slot e «terza dimensione»;
tale invito è stato trasmesso a seguito di decreto di sequestro preventivo ex articolo 321 codice di procedura civile emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale Ordinario di Venezia in ragione di un generico rilievo su presunte caratteristiche delle macchine che renderebbero le dinamiche di funzionamento del gioco puramente aleatorie;
la Corte dei Conti, di recente, ha contestato la irrogazione di sanzioni di
spropositato importo ai concessionari di rete per danni erariali derivanti dal preteso mancato collegamento in rete delle new slot, stimabili sui 98 miliardi di euro;
tali misure hanno provocato gravi danni ai concessionari di rete, determinando anche crolli in borsa per le società quotate;
trattasi di un settore produttivo vitale per l'economia del Paese, in quanto fornisce entrate erariali pari a circa 7,5 miliardi ed offre occupazione ad almeno 80 mila persone;
inoltre sussiste un serio rischio che quanto sopra si traduca in una ripresa del gioco illegale, rendendo vani i tanti sforzi profusi negli ultimi anni per perseguire l'obiettivo della legalità e del controllo del gioco d'azzardo -:
quali iniziative il Presidente del Consiglio ed il Ministro dell'economia e delle finanze intendano attivare al fine di porre urgente rimedio a tale situazione.
(4-04380)
BOSCETTO, BERTOLINI e FRATTA PASINI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
in data 2 luglio 2007 l'agenzia di stampa Ansa annunciava attraverso la rete locale regionale e interregionale (lancio delle ore 19:27 a firma di YM9-CAL) che «Il direttore di uno dei maggiori giornali locali molisani, Nuovo Molise Oggi», si è dimesso criticando apertamente la linea che a suo dire l'editore Giuseppe Ciarrapico avrebbe «imposto» per attaccare anche a livello personale il governo regionale di centrodestra ed il suo presidente Michele Iorio (Forza Italia);
il lancio di agenzia di stampa riferisce di una lettera di dimissioni inviata dal direttore Responsabile dottor Gianni Tomeo e che nello stesso si legge testualmente che: «L'attacco ad personam - scrive ancora nella lettera inviata a Ciarrapico - si è sostituito alla critica giornalistica». «Ho sempre seguito le sue direttive - afferma Tomeo - ma negli ultimi mesi la linea editoriale che lei ci ha imposto ha assunto via via una radicalità sempre più esasperata che io non condivido. I margini di autonomia sono ormai nulli»;
nel rilevare che si tratta di una decisione «a cui pensavo da tempo», Tomeo conclude le sue dichiarazioni rivolte all'editore affermando: «non me la sento più di condividere e attuare quanto lei pretende e perciò mi sembra giusto che il suo primo collaboratore ne tragga le conseguenze»;
tale notizia è stata ripresa il giorno successivo da diversi organi di informazione regionale ed anche dal Corriere della Sera;
il riferimento del dottor Tomeo all'attacco al governo regionale atterrebbe ad una campagna diffamatoria che avrebbe preso sostanza e particolare veemenza negli ultimi due anni tramite articoli e dichiarazioni di persone diverse, pubblicati in più occasioni, coinvolgendo diversi esponenti dell'esecutivo stesso e, come confermerà in una successiva intervista lo stesso Tomeo, anche i vertici aziendali dell'Azienda Sanitaria Regionale del Molise;
tale campagna diffamatoria, in aperta violazione dei principi fondamentali del diritto-dovere di informazione (verità, pertinenza e continenza), in violazione dell'articolo 8 della legge 8 febbraio 1948, n. 47 (diritto di rettifica e replica) nonché degli articoli 595, 596, 596-bis, 597, 599 del codice penale (Diffamazione a mezzo Stampa), nonché ancora degli articoli 57, 57-bis, 58, 58-bis codice penale (Responsabilità del Direttore e dell'Editore), avrebbe prodotto la necessità da parte delle persone che si sono ritenute diffamate di adire le vie legali attraverso querele per diffamazione e richiesta di risarcimento danni nei confronti dell'editore, del direttore responsabile, dei giornalisti estensori degli articoli relativi alla campagna in parola, nonché delle personalità politiche e sindacali che a vario titolo si sono prestate alla stessa;
lo stesso dottor Tomeo avrebbe rivelato, in un'intervista concessa ad un'emittente televisiva regionale del Molise, che la campagna diffamatoria gli sarebbe stata imposta dall'editore per non meglio precisati motivi personali e con l'intento di trascinare in uno scandalo, qualunque esso sia, il governo regionale e i vertici aziendali dell'Asrem in modo da abbatterli attraverso un crescente interesse e dunque intervento della magistratura;
tali circostanze che avrebbero indotto alle dimissioni il direttore responsabile della testata giornalistica, proprio perché in violazione dell'articolo 2 (diritti e doveri dei giornalisti e editori) e di pertinenza dell'articolo 48 (Procedimenti disciplinari a carico degli iscritti all'Albo dei giornalisti che si rendano colpevoli di fatti non conformi al decoro e alla dignità professionale), della legge 3 febbraio 1963, n. 69, nonché degli articoli 6-48 del CNLG (diritti e doveri, autonomia e dignità professionale del direttore responsabile e dei suoi collaboratori), hanno visto tanto il Consiglio Regionale dell'Ordine dei Giornalisti del Molise quanto il sindacato regionale dei giornalisti esprimere, anche a mezzo stampa, solidarietà al dottor Tomeo;
le stesse circostanze che avrebbero prodotto le condizioni per le dimissioni del direttore responsabile del quotidiano vedrebbero, come condizione a contorno, l'editore del quotidiano in parola nutrire importanti interessi anche in settori diversi da quelli editoriali ed in particolare della sanità privata;
va sottolineata la particolare rilevanza dell'informazione, funzione particolarmente delicata e pertanto tutelata dalla Costituzione della Repubblica Italiana;
va altresì richiamata la conseguente particolare attenzione posta dal legislatore che ha previsto per l'editoria articolati sistemi di finanziamento e sostegno indiretti e diretti anche in termini di agevolazioni fiscali, riduzioni tariffarie e finanziamenti agevolati i cui costi sono a carico di quegli stessi cittadini cui è rivolta l'informazione in parola -:
quali iniziative anche normative intenda adottare, nell'ambito delle proprie competenze, per tutelare la libertà di stampa e la completezza dell'informazione e per garantire la libertà di espressione, l'autonomia e la dignità professionale dei giornalisti, che nella regione Molise, sono state fortemente vulnerate dalla proprietà della testata Nuovo Molise Oggi.
(4-04386)
DI CAGNO ABBRESCIA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
la guardia di finanza ha scoperto in un'area vicino alla periferia di Bari, nei pressi di un ipermercato in zona Santa Caterina, una discarica abusiva di 12 mila metri quadrati, contenente decine di tonnellate di rifiuti speciali pericolosi;
i militari hanno verificato che tali sostanze erano formate da eternit, ovvero un misto di cemento e amianto e che inoltre vi erano carcasse di elettrodomestici e inerti da autodemolizione, rottami ferrosi, batterie e pneumatici;
per evitare che la discarica fosse scoperta, i responsabili avevano fatto un enorme scavo su parte del terreno e avevano progressivamente ripianato con l'impiego di ruspe, gli stati di rifiuti ammassati, alternandoli con terra;
il ritrovamento della predetta discarica abusiva rappresenta per la Puglia, così come confermato anche da rilevazioni effettuate dall'Unione europea, una ennesima dimostrazione dell'inefficienza dei controlli preventivi operati per l'intera regione, che risulta quella in Italia, con il più alto numero di discariche abusive: 599 pari a una superficie di 3.861.622 metri quadrati;
la gravissima questione delle discariche abusive e dello smaltimento dei rifiuti,
rappresenta un problema nazionale di enorme rilevanza, specie per il Mezzogiorno, con la regione Campania, che testimonia una situazione non più tollerabile e di estrema emergenza istituzionale, che evidenzia clamorosamente le insufficienti ed inaccettabili politiche ambientali e sociali, con cui l'attuale Governo sta svolgendo le proprie funzioni sia legislative che di controllo sul territorio -:
quali urgenti iniziative intenda intraprendere, al fine di verificare se sussistano pericoli per la salute degli abitanti della zona esposta in premessa, in considerazione anche dell'ipermercato che si trova nelle vicinanze e conseguentemente del numero elevato di individui che transita;
quali urgenti iniziative intenda inoltre assumere al fine di evitare che le discariche abusive in continuo aumento in Puglia e in particolare nelle zone limitrofe alla città di Bari, possano provocare gravi danni all'incolumità dell'ambiente e della salute per gli abitanti delle zone interessate;
se non ritenga infine attivare la Protezione civile al fine di procedere ad un capillare monitoraggio, nonché ad una bonifica complessiva delle discariche abusive in Puglia, in forza della situazione emergenziale che esse producono, per evitare che la Regione possa diventare come la confinante Campania, un problema di enorme rilevanza nazionale, la cui risonanza è stata di livello internazionale.
(4-04388)