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Allegato B
Seduta n. 191 del 18/7/2007
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
X Commissione:
LULLI, SCHIRRU, SANNA e FADDA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
l'ENI ha escluso le produzioni di Assemini da quelle di Polimeri Europa che ne commercializza i prodotti;
attraverso la stampa è stato possibile apprendere dell'accordo siglato a Roma il 16 maggio 2007 tra Syndial e la Ineos Vynils Italia (ex EVC), che impegna le due parti a chiudere entro il 30 giugno il contratto per il trasferimento a Ineos del ramo d'azienda cloroderivati di Assemini, per un investimento totale per tutta la Sardegna previsto di 54 milioni di euro, di cui 18,4 contributi a fondo perduto cofinanziati da Stato e Regione Sardegna;
l'accordo sopra citato mal si concilia con le esigenze della chimica sarda e rischia di compromettere non solo le potenzialità di sviluppo del sito industriale di Assemini, ma di conseguenza anche quelle dello scalo di Porto Torres;
l'accordo di programma per la qualificazione della chimica in Sardegna del 2003, prevede tra l'altro, per il sito di Assemini 10 milioni di euro di finanziamenti da parte dello stato e 50 milioni di euro di finanziamenti dalla R.A.S., per finanziare progetti che realizzino verticalizzazioni o consolidamenti dei siti produttivi e degli impianti esistenti con logiche di filiera produttiva, nonché l'abbattimento dei costi delle imprese e iniziative di nuova industrializzazione, consentendo alla stabilimento di Assemini di avere un assetto economicamente forte con produzioni allocabili nel mercato e soprattutto a basso impatto ambientale;
l'intervento della Provincia di Cagliari, cofirmataria dell'accordo di programma per la qualificazione della chimica in Sardegna del 2003 congiuntamente a: Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministro dell'economia e delle finanze, Ministro delle attività produttive, Ministro ambiente, Ministro lavoro e Politiche sociali, R.A.S., Osservatorio nazionale e regionale per la chimica, Sviluppo Italia, Provincia di Nuoro, Sassari, Comune di Assemini, Comune di Ottana, Comune di Porto Torres, e organizzazioni sindacali, regionali e territoriali, ha presentato un ordine del giorno che impegna la stessa a confermare il rispetto degli impegni assunti nell'accordo di programma per la chimica-Sarda del 2003;
l'amministrazione comunale di Assemini ha convocato il 27 febbraio 2007 una seduta del Consiglio comunale per discutere del preoccupante isolamento e del processo di deindustrializzazione in atto nello stabilimento chimico della Syndial di Macchiareddu e, viste inoltre le numerose mobilitazioni sindacali e politiche del territorio,
compreso lo sciopero di ventiquattr'ore proclamato dalla RSU della Syndial per lunedì 21 maggio 2007 contro il metodo e le decisioni intraprese dall'Eni e dalla direzione aziendale sulla produzione di cloro e cloroderivati -:
se il Ministro non ritenga utile intervenire al fine di sospendere le operazioni di cessione della Syndial a Ineos, in virtù del fatto che è ancora in corso la preparazione del programma industriale della chimica in Italia da cui si potrà dedurre il futuro del cloro-soda prodotto attualmente nel polo industriale di Assemini e se si ritenga utile considerare l'inserimento della Syndial nel prossimo piano quadriennale dell'ENI attraverso investimenti inerenti anche il settore della produzione dell'energia.
(5-01298)
PROVERA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
si è appreso del nuovo stato critico in cui versa lo stabilimento della KRUP-AST di Torino per il quale è stata preannunciata la volontà della proprietà di procedere alla chiusura dell'attività con lo spostamento delle attività a Terni e la ricollocazione del personale per 265 unità a Terni, per 50 a Milano e per 70 persone in mobilità;
nell'ultima vertenza in cui si discusse del destino degli stabilimenti a seguito della esternalizzazione delle produzioni di «Magnetico» si confermò il permanere del sito di Torino;
sono state rese note dichiarazioni dell'azienda circa i costi aggiuntivi dei costi di energia e per il trasporto dei grezzi e dei prodotti finiti da e per Terni;
è stato richiesto il 9 giugno un incontro dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori al Ministro delle Attività Produttive e che tale incontro avrebbe già dovuto essere effettuato -:
quali iniziative il Ministero ritenga di porre in essere per mantenere aperta l'attività dello stabilimento torinese, eventualmente con altre missioni produttive e se abbia attivato utili interlocuzioni con le amministrazioni locali (comune, provincia e regione) al fine di confermare quanto a suo tempo stabilito dall'accordo circa il mantenimento di attività nel sito torinese.
(5-01299)
BARATELLA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
sul tema della realizzazione dei terminali di rigassificazione il Governo ha sostanzialmente confermato un indirizzo precedentemente assunto teso a diversificare sia le tradizionali aree di approvvigionamento (Algeria/Russia) sia e modalità di approvvigionamento (gasdotti), puntando alla realizzazione di alcuni terminali;
questo impegno è stato ribadito con il primo DPEF (2007/2011) e con il documento del marzo scorso a seguito della crisi di Governo (le priorità nell'azione di Governo definite con i 12 punti);
i terminali attualmente autorizzati sono 3: Rovigo, Livorno e Brindisi;
in relazione ad alcune problematiche connesse alla realizzazione del terminal di Rovigo, il sottoscritto interrogante ha presentato due interrogazioni indirizzate al Ministro dello sviluppo economico: la n. 5-00539 del 20 dicembre 2006 e la n. 3-00880 del 10 maggio 2007 (allegate alla presente), cui non è stata data ancora risposta. Ma i problemi sollevati erano già stati posti alla attenzione del Ministro per il tramite degli uffici del dicastero ancora nel luglio dello scorso anno;
le questioni poste non riguardavano tanto la realizzazione del terminal, quanto il tema del rispetto da parte di Edison degli accordi sottoscritti con le istituzioni locali per il tramite del consorzio di sviluppo;
Edison ha potuto disporre di un ingente contributo da parte dello Stato a seguito della sottoscrizione con il Ministero
dello sviluppo economico di un contratto di programma; tale procedura è stata resa possibile dalla precedente sottoscrizione di un protocollo aggiuntivo al patto territoriale di Rovigo, protocollo aggiuntivo con il quale si fissavano anche gli impegni di Edison verso la comunità locale;
tenuto conto che il Ministro dello sviluppo economico ha sempre sottolineato la indispensabilità del coinvolgimento delle comunità locali nei processi di decisione e di realizzazione di importanti infrastrutture, e considerata la valenza dei due elementi sollevati (ingente contributo da parte dello Stato ed accordi sottoscritti e non rispettati da parte del beneficiario di quel contributo), con le interrogazioni succitate si chiedeva, in sostanza, un attivo intervento da parte del Ministero dello sviluppo economico, per la costituzione di un «tavolo» a tre (Ministero, consorzio di sviluppo, Edison) atto a dirimere le questioni aperte;
è necessario conoscere quale sia l'opinione del Governo circa i quesiti posti con le interrogazioni richiamate -:
quale sia la posizione del Ministro in relazione ai quesiti posti con le interrogazioni parlamentari su richiamate e, in particolare, quale ruolo intenda assumere il Ministero dello sviluppo economico ai fini del rispetto da parte di Edison degli impegni assunti con le comunità locali del Polesine, e dunque quali siano state e/o siano le eventuali iniziative assunte in proposito, quali effetti abbiano concretamente prodotto tali eventuali iniziative.
(5-01300)
SAGLIA, RAISI, ZIPPONI, TOLOTTI e CAPARINI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il 9 luglio 2007 la società G.E. POWER CONTROLS ITALIA, avente sede a Cinisello Balsamo, ha aperto la procedura di mobilità per risolvere il rapporto di lavoro con 83 dipendenti della Divisione «Consumer & Industrial», 73 dei quali operanti solo nella sede di Rovato (Brescia), i quali, secondo i vertici aziendali, risulterebbero eccedenti a seguito della decisione di prossima chiusura dell'Unità produttiva della località bresciana;
l'azienda ha aperto la suddetta procedura di mobilità esprimendo l'intenzione di un trasferimento in Polonia (stabilimento di Lodz) già deciso per i primi mesi del 2008 e motivando la stessa con la scelta strategica di concentrare tutta l'attività di elettromeccanica in unico sito produttivo a causa dei costi italiani di produzione e di struttura troppo elevati;
gli altri paesi europei (soprattutto Polonia ed Ungheria) hanno un margine di contribuzione che mediamente si attesta intorno al 30-35 per cento contro il 59,2 per cento di quello italiano ma i costi sulle vendite nel nostro Paese si abbassano dal 51,82 per cento del 2006 al 51,57 del primo quadrimestre per finire al 40,84 per cento di giugno mentre il margine operativo cresce dal 38,5 per cento del 2006 al 39,2 per cento nel primo quadrimestre al 54,1 per cento di giugno;
pur non avendo mai previsto ed attuato piani di investimento oltre l'anno solare, secondo i vertici aziendali, lo stabilimento di Rovato necessiterebbe di un piano di investimenti per i prossimi 6 anni del valore di 3 milioni di euro ai quali si aggiungono 1,6 milioni per ristrutturazione dell'edificio ma, a parere degli interroganti, il piano non è giustificato né da concrete necessità né da motivazioni economico-industriali;
l'articolo 81 del Trattato istitutivo della Comunità europea reca il divieto di tutte quelle «pratiche che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all'interno del mercato comune» ed in particolare alla lettera d) si fa divieto di «applicare, nei rapporti commerciali con gli altri contraenti, condizioni
dissimili per prestazioni equivalenti, così da determinare per questi ultimi uno svantaggio nella concorrenza» -:
se sia a conoscenza del Ministro l'intenzione dei vertici di G.E. POWER CONTROLS ITALIA di trasferire il sito produttivo in Polonia, malgrado i positivi introiti della società e se, alla luce delle drammatiche ricadute occupazionali derivanti dalla delocalizzazione, non ritenga opportuno convocare immediatamente i dirigenti della società per avere chiarimenti sul piano industriale dagli stessi già predisposto.
(5-01301)
D'AGRÒ. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
nonostante l'euro segni il suo record storico sul dollaro arrivando a quota 1,37, prosegue l'ondata dei rincari nel settore dei carburanti, con i listini dell'Api e dell'Ip che portano a quota 1,375 euro al litro la benzina, con un aumento dei prezzi di vendita pari a 0,004 euro al litro;
si rileva anche un rialzo del prezzo del gasolio di 0,006 euro al litro, che nelle due suddette compagnie petrolifere arriva a 1,185 euro al litro;
sulla spinta della ripresa delle quotazioni internazionali del greggio, i prezzi dei carburanti si avvicinano sempre più al record storico di 1,409 euro per litro, raggiunto proprio il 18 luglio dello scorso anno;
nell'ultimo bimestre il rincaro è stato di circa il 5 per cento, il che comporta, proprio in prossimità dell'esodo vacanziero estivo, un accentuazione del divario tra i prezzi italiani e le medie europee, tornato a 0,035 euro al litro rispetto a 0,020 di fine aprile;
come denunciano anche le Associazioni dei consumatori, si continua nel paradosso che la rivalutazione dell'euro sul dollaro non porta ad un impatto positivo sui prezzi dei carburanti alla pompa -:
se non sia opportuno adottare iniziative nei limiti delle proprie competenze, affinché sia conclusa al più presto l'indagine avviata dall'Autorità antitrust nei mesi scorsi nei confronti delle compagnie petrolifere per evidenziare eventuali speculazioni o indebiti arricchimenti, in attesa che i provvedimenti in itinere sulla riduzione delle accise e sulla vendita dei carburanti presso la grande distribuzione portino concreti riscontri nelle tasche dei consumatori.
(5-01302)