Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 193 del 24/7/2007
...
DIFESA
Interrogazione a risposta orale:
ASCIERTO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
a partire dalla professionalizzazione della leva, numerosi sono stati gli impulsi che hanno condotto all'introduzione della figura degli ufficiali in ferma prefissata, e all'interno dell'Arma dei carabinieri tali ufficiali sono stati impiegati anche in operazioni di grande spessore, volte al contrasto della criminalità organizzata;
il decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, ha previsto anche per l'Arma dei carabinieri la nuova categoria degli Ufficiali in ferma prefissata e l'articolo 23 del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, come modificato dall'articolo 8 del decreto legislativo 31 luglio 2003, n. 236, ha riconosciuto la possibilità agli Ufficiali in ferma prefissata di permanere in servizio fino a «due anni e sei mesi»;
ai sensi dell'articolo 24, comma 6, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni, gli Ufficiali in ferma prefissata, possono essere ammessi, a domanda, secondo criteri e modalità stabiliti con decreto del Ministro della difesa, ad un'ulteriore ferma di 12 mesi ovvero possono essere trattenuti in servizio per un ulteriore periodo di sei mesi, su proposta del Comando Generale e previo consenso degli interessati, per consentire l'impiego o la proroga dell'impiego nell'ambito di operazioni condotte fuori dal territorio nazionale o in concorso con le Forze di polizia per il controllo del territorio nazionale;
l'articolo 1, comma 517, della legge finanziaria 2007 consente la stabilizzazione degli ufficiali in ferma prefissata dell'Arma dei carabinieri dei primi 5 corsi, ma non degli ufficiali dei corsi successivi, a meno che non sia disposta nei loro confronti l'ulteriore proroga annuale;
la concessione di tale proroga è particolarmente urgente per gli ufficiali del sesto corso che hanno completato il loro servizio, salvo che non se ne disponga il temporaneo trattenimento, in attesa della concessione dell'ulteriore proroga annuale;
è ingeneroso da parte dell'Amministrazione disinteressarsi del futuro di tali ufficiali che hanno lavorato al servizio dello Stato con competenza e dedizione e che ora si ritrovano congedati dopo trenta mesi di lungo ed impegnativo servizio;
inoltre, poiché i concorsi per l'assunzione di ufficiali in ferma prefissata vengono continuamente reiterati, l'assunzione a tempo indeterminato degli ufficiali attualmente in servizio eviterebbe di procedere al bando di nuovi concorsi, con conseguenti risparmi di spesa -:
quali urgenti iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per porre fine a tale incresciosa situazione, che svilisce in maniera irreparabile l'Arma, da sempre al servizio del cittadino italiano.
(3-01121)
Interrogazioni a risposta scritta:
LION. - Al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il 15 luglio 2007, in riva alla spiaggia del Poetto di Cagliari, sono state individuate, dai mezzi antinquinamento del ministero dell'Ambiente nel golfo di Cagliari, durante le operazioni di bonifica cominciate dopo numerose segnalazioni, due chiazze oleose;
le motovedette della capitaneria di porto di Cagliari hanno perlustrato il tratto di mare fra la spiaggia e le cinque
miglia al largo, senza trovare traccia delle navi che potrebbero aver riversato in mare il materiale oleoso;
secondo fonti stampa si ipotizza che lo sversamento sia avvenuto in alto mare, fra la Sardegna e la Tunisia, a oltre ottanta miglia dalle coste sarde;
le chiazze nere, seppure di entità limitata sono in grado di deturpare la spiaggia, con conseguente grave danno all'economia dell'isola in un periodo di intensa attività turistica, oltre che colpire pericolosamente una delle zone più pregiate dal punto di vista ambientalistico e naturalistico;
la capitaneria di porto ha immediatamente dato corso ad indagini per individuare i responsabili del grave danno ambientale, dopo quello analogo subito alla fine di giugno dalle coste meridionali dell'isola, ma fino ad ora non è stato possibile individuare i possibili responsabili -:
se non si ritenga opportuno utilizzare gli aerei radar «atlantic» a disposizione dell'Aeronautica Militare per risalire alle cause dell'inquinamento e probabilmente ai responsabili.
(4-04459)
ZANELLA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
dopo tanti anni dall'assunzione di intese che hanno portato all'approvazione di deliberazioni consiliari e all'attuazione di tutti gli impegni facenti capo all'amministrazione di Venezia, tutto è fermo per quanto riguarda il trasferimento dei Forti di Mestre;
i Forti Carpenedo e Rossarol, rientrano nel blocco di strutture militari, oggetto di permuta con 36 alloggi già assegnati da tempo ai dipendenti dell'esercito in via Camporese a Mestre;
per Forte Mezzacapo, Forte Pepe, Forte Gazzera, sono stati sottoscritti i contratti preliminari, ma poi tutto si è arenato e pare che non si sia ancora proceduto alla loro sclassifica dal Demanio Militare;
solo per Forte Marghera si è fatto qualche passo avanti poiché risulta che la pratica sia stata assegnata al V reparto Infrastrutture di Padova per la stesura del contratto;
oggi i forti si trovano, dunque, in uno stato di degrado e di abbandono totale, con elevati rischi per la sicurezza di cose e di persone;
senza titolo di proprietà il Comune di Venezia non può avviare interventi di recupero e di manutenzione straordinaria né concorrere a bandi europei per l'erogazione di contributi -:
se il Governo non intenda intervenire al più presto, con i mezzi che gli sono propri, affinché i Forti siano acquisiti, come da accordi precedenti, dal Comune di Venezia nel più breve tempo possibile, per evitare che la situazione di incuria e di degrado nella quale versano diventi irreversibile e comprometta definitivamente gli importanti complessi.
(4-04463)