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Allegato B
Seduta n. 194 del 25/7/2007
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AFFARI ESTERI
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che:
Marwan Barghouti è il leader dell'organizzazione politica Fatah in Cisgiordania e parlamentare della Autorità Nazionale Palestinese;
la sua vita e la sua attività politica testimoniano una profonda tensione verso un progetto di pace (come era solito ripetere anche durante il periodo di clandestinità: «non c'è altra strada che un negoziato che porti alla realizzazione di uno Stato palestinese in coesistenza con lo Stato israeliano») e una avversione radicale nei confronti della disonestà e della corruzione;
Marwan Barghouti è stato arrestato a Ramallah il 15 aprile 2002 da agenti israeliani e immediatamente condotto in carcere a Tel Aviv, violando l'immunità derivante dal suo essere membro eletto del Parlamento palestinese;
il 6 giugno 2004 Barghouti è stato condannato a cinque ergastoli e a quarant'anni di carcere, al termine di un processo svoltosi contro diversi accordi internazionali, compresa la convenzione di Ginevra e gli accordi di Oslo, dalla Corte anti-terrorismo di Tel Aviv per cinque imputazioni di omicidio e una di tentato omicidio;
in questi anni sono state promosse in tutto il mondo diverse campagne per la liberazione di Marwan Barghouti, che hanno raccolto il sostegno di centinaia di intellettuali e di donne e uomini di cultura, operatori della cooperazione e della pace;
il 19 giugno scorso alcune agenzie di stampa italiane e straniere hanno riportato la notizia secondo la quale un membro del governo israeliano di Ehud Olmert, il ministro per l'Ambiente Gideon Ezra, è tornato a sollecitare il premier israeliano affinché Marwan Barghouti, il più importante esponente di al-Fatah detenuto nelle carceri dello Stato di Israele, sia rilasciato;
il 20 giugno scorso alcune agenzie internazionali hanno riportato le dichiarazioni del ministro della Sicurezza interna di Israele, Avi Dichter, con le quali egli affermava la disponibilità a valutare la liberazione dell'ex segretario generale di Fatah in Cisgiordania nel caso in cui si concretizzasse uno scambio di prigionieri con il caporale Gilad Shalit, catturato nella Striscia di Gaza il 25 giugno 2006;
nonostante la lunga prigionia, che dura da oltre cinque anni, Barghouti è rimasto uno dei più popolari leader palestinesi, con una solidissima base di consenso non limitata alla sola Cisgiordania;
la sua figura politica, oltre ad essere molto popolare, è obiettivamente rappresentativa del popolo palestinese nei territori da tempo occupati dall'esercito israeliano e, a giudizio dell'interpellante, decisiva ai fini della ripresa di un reale negoziato di pace -:
quali sia il giudizio del Ministro degli affari esteri in relazione ai fatti in parola e quali posizioni intenda assumere in merito alla possibilità di favorire lo sviluppo di un effettivo processo di pace tra il governo di Israele e il governo dell'Autorità Nazionale Palestinese, anche attraverso la possibile liberazione del dottor Marwan Barghouti.
(2-00680)«Burgio».
Interrogazione a risposta in Commissione:
RANIERI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
l'Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) ha denunciato la grave situazione in cui versano alcune centinaia di cittadini eritrei espatriati in Libia ed in Sudan;
le autorità libiche e sudanesi sembrano orientate, a detta degli osservatori umanitari internazionali, a rimpatriare i predetti cittadini eritrei in tempi brevissimi;
l'UNCHR ha manifestato preoccupazione per l'eventuale rimpatrio dei profughi eritrei richiedenti asilo, in relazione alle conseguenze cui essi andrebbero incontro -:
quali iniziative il Governo italiano intenda assumere, a sostegno dell'attività di UNCHR, per tutelare i diritti umani, per tutelare i diritti umani dei profughi eritrei in Libia e in Sudan.
(5-01346)