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Allegato A
Seduta n. 194 del 25/7/2007
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(Sezione 9 - Tempi e strumenti per la riforma del mercato del lavoro e del sistema previdenziale)
SERENI, BRESSA, QUARTIANI, GIACHETTI, MOTTA, DELBONO, BELLANOVA, CODURELLI, CORDONI, D'AMBROSIO, FARINONE, CINZIA MARIA FONTANA, LARATTA, LENZI, MERLONI, MIGLIOLI, SCHIRRU e VIOLA. - Al Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. - Per sapere - premesso che:
con la firma dell'accordo del 20 luglio 2007 sul sistema previdenziale, sono state gettate le basi per la revisione della rozza iniquità prodotta dal cosiddetto «scalone» della riforma Maroni, garantendo la sostenibilità finanziaria nel medio-lungo periodo;
uno dei punti qualificanti dell'accordo riguarda le misure volte a migliorare e consolidare il trattamento previdenziale dei giovani lavoratori, in particolare di coloro che hanno o avranno percorsi lavorativi caratterizzati da discontinuità e partecipazione a diversi fondi pensionistici;
già due importanti misure, quali la totalizzazione dei contributi e l'agevolazione per il riscatto del periodo di laurea
- fondamentali novità rispetto alla sostanziale inerzia del precedente Governo -, sono contenute nel decreto-legge n. 81 del 2007, misure che, qualora il decreto-legge fosse convertito in legge, necessiterebbero di un'urgente emanazione dei relativi provvedimenti attuativi;
anche l'importante obiettivo di garantire - attraverso una costante azione di monitoraggio e conseguente revisione dei coefficienti, così come previsto dall'articolo 1, comma 6, della legge n. 335 del 1995 - la «tutela delle pensioni più basse» e «meccanismi di solidarietà e di garanzia» (che potrebbero portare indicativamente il tasso di sostituzione al netto della fiscalità ad un livello non inferiore al 60 per cento) rappresenta un risultato strategico ed il concreto conseguimento del fine del cosiddetto «patto generazionale», da troppi usato solo strumentalmente per dividere i lavoratori;
il superamento delle forme più precarizzanti del mercato del lavoro, insieme alla lotta al lavoro nero e al sommerso, avviata già con il decreto-legge n. 223 del 2006 e la legge finanziaria per il 2007, così come la creazione di un moderno sistema di ammortizzatori sociali che tenga conto delle trasformazioni intervenute nell'organizzazione del sistema produttivo e che sia finalizzato ad un reale reinserimento nel mondo del lavoro e l'innalzamento del tasso di occupazione, rappresentano i veri e indispensabili presupposti per assicurare anche ai giovani lavoratori un futuro previdenziale dignitoso e stabile;
in tal senso sembra muoversi il protocollo per «l'equità e la crescita sostenibile» predisposto in questi giorni dal Governo -:
quali siano i tempi e gli strumenti secondo i quali il Governo intende dare corso a tale strategia di ammodernamento, di equità e riequilibrio del mercato del lavoro e del sistema previdenziale, nell'interesse degli attuali e dei futuri lavoratori.
(3-01132)
(24 luglio 2007)