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Allegato B
Seduta n. 194 del 25/7/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
V Commissione:
GARAVAGLIA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
le polemiche sui cosiddetti «costi della politica» permangono a tutt'oggi di grande attualità e restano in attesa di risposte concrete;
in occasione dell'esame dei conti pubblici correlati alla conversione del decreto-legge 81 del 2007, che distribuisce il cosiddetto «tesoretto», dell'esame del documento di programmazione economica e finanziaria 2008-2011 e del prossimo inizio della sessione di bilancio, appare opportuno che le forze politiche sia della maggioranza che della minoranza, ed in particolare coloro che siedono in Parlamento, possano essere a conoscenza delle voci di bilancio connesse alle spese oggetto di critica;
già il bilancio dello Stato dovrebbe comprendere le informazioni sul costo del personale, in particolare del personale dirigenziale, nonché il numero dei dirigenti della pubblica amministrazione centrale;
tali dati, invece, restano di difficile individuazione, e non è dato sapere se con la nuova riclassificazione del bilancio dello Stato tali informazioni saranno evidenziate;
per suggerire da subito indirizzi in occasione dell'esame del DPEF è necessario conoscere i dettagli sul costo del personale dirigenziale statale -:
quale sia l'esatto numero di dirigenti statali delle amministrazioni centrali e il costo totale delle loro prestazioni, con evidenziazione dei minimali e dei massimali retributivi per tutti i livelli.
(5-01357)
ZORZATO e PILI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
nella seduta del 5 luglio 2007 il rappresentante del Governo, il sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali, rispondendo in Aula all'interpellanza urgente n. 2-00026, non ha fornito indicazioni se il Governo intenda o meno impugnare l'ultima legge finanziaria della Regione Sardegna;
si fa riferimento ad alcune disposizioni legislative approvate dal Consiglio regionale della Sardegna recanti nuove imposizioni fiscali e all'utilizzo di veri e propri artifici contabili con i quali in modo arbitrario, secondo gli interroganti, si utilizzano risorse degli esercizi futuri senza che queste siano state né accertate né risultino accertabili;
tali imposizioni fiscali stanno provocando una gravissima ripercussione sul sistema economico della Sardegna e in particolare su quello turistico;
il Governo, in un precedente ricorso alla Corte costituzionale, ha sostanzialmente affermato l'incostituzionalità di qualsiasi nuova imposizione fiscale da parte delle regioni, comprese quelle a statuto speciale, richiamando decisioni assunte dalla stessa Corte costituzionale in materia di sistema tributario con particolare riferimento alla mancata attuazione degli articoli 117 e 119 della Costituzione;
il Governo e la Corte costituzionale non hanno nel frattempo modificato, con nuove disposizioni e decisioni, le proprie autonome precedenti determinazioni;
numerose sono le recenti imposizioni fiscali della regione autonoma della Sardegna;
il Consiglio regionale della Sardegna, con la legge regionale 11 maggio 2006, n. 4, recante «Disposizioni varie in materia di entrate, riqualificazione della spesa, politiche sociali e di sviluppo» approvava norme per l'imposizione fiscale relativamente all'imposta regionale sulle plusvalenze dei fabbricati adibiti a seconde case (articolo 2), all'imposta regionale sulle seconde case ad uso turistico (articolo 3), all'imposta regionale su aeromobili ed unità da diporto (articolo 4);
il Governo, con decisione del Consiglio dei ministri depositata in cancelleria il 14 luglio del 2006, ha disposto il ricorso per questione di legittimità costituzionale relativamente alle predette norme, deducendo la carenza di base costituzionale nello Statuto regionale per inconferenza con la materia «turismo» nonché l'inammissibilità di una piena esplicazione della potestà normativa tributaria delle regioni in carenza della legge statale contenente i principi fondamentali sul coordinamento del sistema tributario;
con la successiva approvazione, intervenuta il 23 maggio 2007, della legge finanziaria regionale per il 2007, il Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, ha introdotto delle modifiche alla sopra citata legge regionale 11 maggio 2006 n. 4, e in particolare agli articoli 2, 3 e 4, per i quali - come già detto - è già stata sollevata questione di legittimità costituzionale;
in particolare, l'articolo 2, comma 1, citato, è così sostituito: «È istituita l'imposta regionale sulle plusvalenze realizzate dalla cessione a titolo oneroso delle unità immobiliari adibite ad uso abitativo, diverse dall'abitazione principale, cosi come definita dall'articolo 8, comma 2, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, da parte del proprietario o del titolare di altro diritto reale sulle stesse, acquisite o costruite da più di cinque anni», l'articolo 3, comma 1, è cosi sostituito: «È istituita l'imposta regionale sulle unità immobiliari destinate ad uso abitativo, non adibite ad abitazione principale, cosi come definita dall'articolo 8, comma 2, del decreto legislativo n. 504 del 1992, da parte del proprietario o del titolare di altro diritto reale sulle stesse, ubicate nel territorio regionale ad una distanza inferiore ai tre chilometri dalla linea di battigia marina» e l'articolo 4, comma 1, è così sostituito: «A decorrere dall'anno 2006 è istituita l'imposta regionale sullo scalo turistico degli aeromobili e delle unità da diporto»;
con la legge di approvazione dell'esercizio provvisorio e la legge finanziaria regionale per il 2007, la regione Sardegna ha altresì posto in essere un meccanismo finanziario che, a giudizio degli interroganti, rischia di generare un grave dissesto finanziario ai danni della stessa regione introducendo una disposizione di anticipazione di presunti crediti degli anni 2010-2013-2014-2015;
con la legge regionale 28 dicembre 2006, n. 21, recante: «Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della regione per l'anno 2007 e disposizioni per la chiusura dell'esercizio 2006», all'articolo 2, comma 7, si è disposto quanto segue: "Lo stanziamento iscritto in conto del capitolo 12106-01 (UPB E03.034) del bilancio per l'anno 2006 costituisce accertamento d'entrata a valere su quota parte del gettito delle compartecipazioni tributarie spettanti alla regione in ragione di euro 500.000.000 per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015»;
nella già citata legge finanziaria regionale per il 2007, approvata il 23 maggio 2007, con quasi cinque mesi di ritardo rispetto ai termini di legge, unico caso nella storia autonomistica della regione Sardegna, si reitera tale disposizione che diventa a questo punto «ordinaria», all'articolo 1, commi 1 e 2: «1. L'Amministrazione regionale è autorizzata ad iscrivere nel proprio bilancio per l'anno 2007 lo stanziamento di curo
500.000.000, quale anticipazione di somme alla stessa assegnate ai termini dell'articolo 1, commi 834 e seguenti della legge 24 febbraio 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), provvedendo a compensare tale stanziamento con una minore iscrizione, di pari importo, nel bilancio per l'anno 2010. La citata somma è correlata alle iscrizioni di spesa, destinate a investimenti, elencate nella tabella E, allegata alla presente legge, ed è rideterminata, in sede di consuntivo, sulla base degli impegni assunti o delle conservazioni di spesa effettuate ai termini di legge e come tale costituisce residuo attivo. La quota non utilizzata costituisce minore entrata ed è portata ad incremento delle iscrizioni residue delle assegnazioni spettanti per l'anno 2010. Restano confermate le regole recate dalla normativa che disciplina il Patto di stabilità interno. Il disposto di cui all'articolo 2 della legge regionale 28 dicembre 2006, n. 21, deve intendersi quale operazione finanziaria straordinaria finalizzata alla copertura di una quota parte, pari a euro 1.500.000.000 del disavanzo di amministrazione di cui all'articolo 1, comma 4, della legge regionale 24 febbraio 2006 n. 1 (legge finanziaria 2006), conseguente alla modifica dell'articolo 8 dello Statuto speciale introdotta dall'articolo 1, comma 834 della legge 27 dicembre 2006, n. 296» -:
se il Governo, in riferimento alla legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Sardegna (legge finanziaria 2007), non intenda ricorrere alla Corte costituzionale al fine di scongiurare ciò che gli interroganti paventano, ovvero: la palese violazione costituzionale in materia fiscale, il dissesto economico finanziario conseguente per la Regione Sardegna e il rischio di una degenerazione di atti straordinari e discrezionali circa la veridicità del bilancio in tutte le regioni italiane, anche al fine di evitare, che le procedure di impegno di risorse a valere su esercizi finanziari non programmati e non verificabili possa estendersi anche ad altre regioni.
(5-01358)
Interrogazioni a risposta scritta:
FASOLINO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il Comando Compagnia di Eboli occupa un vastissimo territorio, costituito da una superficie di kmq. 1.038,96 pari al 20,96 per cento dell'intera Provincia di Salerno;
il territorio facente parte della circoscrizione della Compagnia di Eboli, situato nel cuore della Piana del Sele, si estende dalle pendici del massiccio degli Alburni sino alla foce del fiume Sele e nel versante situato alle spalle degli Alburni comprende comuni confinanti con la vicina Provincia di Potenza;
la circoscrizione di servizio comprende n. 22 comuni, con una popolazione pari a 110.709 residenti (dati Istat 2001);
la Piana del Sele è assurta negli ultimi anni al ruolo di crocevia obbligato del traffico di droga in Provincia di Salerno e in tutta la Campania, con diramazioni operative delinquenziali in altre regioni meridionali, segnatamente Calabria e Basilicata;
un numero costantemente in crescita di giovani e meno giovani entra nella spirale perversa del consumo di sostanze stupefacenti con gravi ricadute morali ed economiche sulle famiglie di appartenenza e sull'intera società;
in particolare la cocaina esercita una subdola attrazione a causa della facilità di approvvigionamento, della illusoria euforia che induce, insieme con l'apparente convincimento per ciascuno di poter tornare indietro a proprio piacimento (quando invece accade esattamente il contrario e chi entra nel tunnel difficilmente ne esce);
il traffico di droga è dominato strategicamente dalla malavita organizzata più efferata e gli spacciatori, anche se spesso reclutati fra i consumatori, alla fine diventano oltre che strumenti spesso
capi di singoli gruppi il che allarga il dominio della camorra in Campania e delle altre organizzazioni malavitose similari ('ndrangheta, mafia, sacra corona unita) negli altri territori, non solamente meridionali;
la Guardia di finanza di Eboli, al comando del Capitano Crisci, con una vasta operazione ampiamente illustrata dalla stampa e accolta con favore ed entusiasmo dalla popolazione ha portato alla scoperta di un grosso traffico e spaccio di sostanze stupefacenti conclusasi con l'individuazione nella Piana del Sele di un'associazione a delinquere finalizzata all'acquisto, alla detenzione e allo spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina;
risultato di assoluto rilievo si è conseguito con l'applicazione della misura cautelare con custodia in carcere per nove indagati oltre agli arresti domiciliari per altri sette e, successivamente, all'arresto di altro personaggio dedito altresì alla coltivazione di una piantagione di marijuana, nonché all'individuazione di altre venti persone, rivelatesi spacciatori particolarmente vicini alle associazioni criminali, operanti nei territori di Altavilla Silentina, Battipaglia, Eboli, Capaccio, Agropoli, Scafati, ed altre località del territorio nazionale (provincia di Napoli e provincia di Potenza);
a meglio illustrare l'importanza dell'operazione effettuata dal Comando della Guardia di finanza di Eboli, si è appurato che la cocaina veniva fornita da un soggetto affiliato a un potente clan calabrese;
sono stati altresì tratti in arresto 2 affiliati ad un noto e spietato clan camorristico operante nelle zone di Poggiomarino (Napoli) e Scafati (Salerno) -:
se il ministro interrogato non voglia gratificare con un encomio solenne il Capitano Crisci nella sua qualità di Comandante della Compagnia di Eboli per essersi reso promotore di una delle operazioni più efficaci e produttive nella lotta alla droga e alla criminalità organizzata degli ultimi anni.
(4-04502)
LUCCHESE. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
su un conto corrente di un pensionato, che non effettua movimenti, una delle maggiori banche italiane addebita le seguenti somme alla fine di un trimestre: 7,44 comunicazioni più 8,55 bolli più 1,55 estratti;
il correntista non ha ricevuto comunicazioni od estratti conto e gli vengono addebitate delle somme;
tutto questo accade in tutte le banche, purtroppo i cittadini sono indifesi, in quanto l'andazzo di addebitare strane somme viene praticato con disinvoltura
da tutti gli istituti di credito -:
quale iniziative legislative, intenda il governo assumere per fissare precisi criteri ed opportune limitazioni alla discrezionalità delle bande nello stabilire addebiti a carico degli utenti.
(4-04511)