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Allegato B
Seduta n. 194 del 25/7/2007
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POLITICHE PER LA FAMIGLIA
Interrogazione a risposta scritta:
CAPITANIO SANTOLINI. - Al Ministro per le politiche per la famiglia, al Ministro della solidarietà sociale, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 38 della legge 4 maggio 1983, n. 184 prevede la costituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri della Commissione per le adozioni internazionali, le cui funzioni, disciplinate dall'articolo 39 della medesima normativa, riguardano principalmente a) la collaborazione con le autorità centrali per le adozioni internazionali degli altri Stati; b) l'incentivazione alla stipula di accordi bilaterali in materia; c) l'autorizzazione degli enti all'attività in questione ed il controllo sull'operato degli stessi; d) la promozione della cooperazione fra i soggetti che operano nel campo dell'adozione internazionale e della protezione dei minori; e) lo svolgimento di attività di informazione e formazione collegate;
di fatto le istituzioni pubbliche preposte alla promozione dell'adozione internazionale, in particolare l'Autorità Centrale Italiana e la Commissione per le adozioni internazionali, si sono limitate a gestire le procedure senza predisporre alcuna azione di natura politica, determinando un sostanziale blocco nello sviluppo dell'adozione, a fronte di circa 11.000 famiglie disponibili in Italia all'accoglienza e dichiarate idonee dai tribunali;
risulta peraltro all'interrogante che sino ad oggi non è stata svolta dagli organismi competenti ed in particolare della Commissione per le adozioni internazionali alcuna seria verifica sulla situazione italiana, con la conseguenza di gravi e perduranti difficoltà di lavoro per quegli enti autorizzati che con la massima serietà si attengono ai precetti della convenzione Aja, ratificata con la legge 476 del 1998;
oltre alla gravissima inerzia nell'ambito della promozione di una politica estera efficace, la Commissione per le adozioni
internazionali ha mostrato gravi carenze anche nell'ambito del controllo degli enti autorizzati, secondo quanto affermato dal dottor Marco Griffini, Presidente dell'associazione «Amici dei Bambini» (AiBi), durante le riunioni della Commissione «Costi», nell'ambito dei lavori della Commissione Adozioni Internazionali;
si assiste perciò ad un proliferare di autorizzazioni a diversi, piccoli e disorganizzati enti che, non svolgendo di fatto attività di cooperazione internazionale nel paese straniero tesa alla lotta contro l'abbandono dei minori, si limitano ad incaricare un referente in loco -:
se i ministri siano a conoscenza della gravità della situazione esposta;
se ritengano utile fornire un quadro informativo esaustivo dell'attività realmente svolta dalla Commissione dal 2000 ad oggi;
quali provvedimenti intendano adottare in merito alle politiche di cooperazione allo sviluppo su quella che ormai è definita la IV emergenza umanitaria nel mondo: l'abbandono di oltre 145 milioni di bambini;
quali azioni intendano porre in essere per sostenere nella politica estera il tema dell'adozione internazionale e l'importanza per un bambino di avere una famiglia che lo accolga e lo renda realmente figlio, in modo da combattere la cultura dell'assistenzialismo e della istituzionalizzazione di milioni di bambini.
(4-04491)