Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 194 del 25/7/2007
...
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazioni a risposta scritta:
BIANCHI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nel territorio della Città di Crotone, in località Columbra, è ubicata una discarica di rifiuti solidi urbani, gestita dalla Società Sovreco;
tale discarica, perfettamente operante, garantisce l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti della provincia di Crotone;
sarebbe stata presentata alle autorità competenti richiesta di ampliamento del sito al fine di poter accogliere, oltre ai
rifiuti dell'area del crotonese, anche quelli proventi da altre province calabresi o da altre regioni;
la zona interessata dall'ampliamento del sito insiste nelle prossime adiacenze del centro abitato di Poggio Pudano;
tale istanza sta provocando la sollevazione delle popolazioni locali, riunite e rappresentate da circa 30 associazioni, che contestano la circostanza che l'allargamento del sito farebbe convogliare grandissime quantità di rifiuti, ben al di sopra di quelli prodotti nella provincia crotonese;
sulla città di Crotone già pesano le problematiche ambientali legate alla bonifica del sito della ex-Pertusola Sud, azienda operante nel settore della lavorazione dello zinco che ha prodotto negli anni una ingente quantità di rifiuti tossici derivanti dai processi idrometallurgici di produzione;
l'area industriale di Crotone è stata inserita nei siti inquinati d'interesse nazionale con il decreto n. 468 del 2001 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio;
recenti indagini epidemiologiche hanno evidenziato una crescente diffusione di patologie neoplastiche, respiratorie e cardiocircolatorie e uno studio dell'OMS ha rilevato un eccesso di mortalità per patologie respiratorie e carcinoma alla laringe nel territorio di Crotone;
l'ampliamento rischierebbe di aggravare ulteriormente la situazione ambientale del crotonese, che al contrario richiede interventi strutturali e di promozione delle buone pratiche, a partire dalla raccolta differenziata dei rifiuti, per la tutela del territorio e della salute dei cittadini -:
quali iniziative di propria competenza intenda intraprendere al fine di valutare lo stato di attuazione del piano regionale rifiuti della Calabria, avendo particolare riguardo alla incentivazione dell'autosufficienza nella gestione dei rifiuti prodotti nelle province di Cosenza e Vibo Valentia e alla promozione della raccolta differenziata che allo stato viene praticata solo in alcuni piccoli centri.
(4-04489)
FEDELE. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
come in ogni stagione estiva anche quest'anno è scattata puntualmente l'emergenza incendi, che interessa soprattutto il Meridione del nostro Paese e, in particolare, la regione Calabria;
tali incendi sono spesso di origine dolosa e sono causati in maniera consapevole e criminale per vandalismo o per interesse;
in Calabria le conseguenze di tali incendi sono state devastanti, con gravi danni al patrimonio boschivo dei parchi del Pollino, della Sila e dell'Aspromonte e, dunque, con conseguenze dannose a livello ambientale ed economico in quanto ne risulta danneggiata l'economia turistica e forestale -:
quali misure urgenti i Ministri interrogati intendano adottare per fronteggiare l'emergenza incendi, grave fenomeno ricorrente e, dunque, prevedibile;
se non si ritenga necessario ed urgente intervenire, in modo incisivo, inasprendo in misura significativa l'azione diretta alla prevenzione e alla repressione degli incendi specie di natura dolosa.
(4-04492)
RAMPELLI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
notizie di stampa (La Repubblica del 23 luglio 2007) riferiscono come nelle grandi città italiane l'elevato innalzamento delle temperature è dovuto in gran parte alla scarsa presenza di aree verdi sul territorio, quali parchi e giardini;
i dati - emergenti da una ricerca condotta da Legambiente in collaborazione con gli osservatori meteorologici delle principali città italiane - evidenziano non solo un grave problema ambientale ma pongono soprattutto una grande emergenza sociale e sanitaria per le ripercussioni che l'effetto serra può avere sulla salute dei cittadini;
secondo i risultati forniti, a Roma - nei primi cinque mesi del 2007 - la temperatura ha superato di 1,8 gradi la norma, con dei picchi di oltre due gradi a gennaio e ad aprile;
tale fenomeno - che ha effetti ancora più devastanti nelle grandi città industrializzate del Nord, come Milano e Torino - è comunemente noto come «isole di calore»;
tra le soluzioni prospettate per contrastare l'emergenza climatica, gli esperti suggeriscono di: a) preservare e incrementare le aree verdi e gli spazi rimasti liberi dall'edificazione, similmente a quanto sta avvenendo a livello europeo; b) promuovere e valorizzare l'architettura bio-climatica; c) ridurre i consumi energetici legati ai trasporti urbani (creazione di percorsi pedonali e piste ciclabili, diffusione di sistemi di car sharing, ecc.) -:
quale sia la posizione del Governo in merito al fenomeno descritto in premessa e cosa intenda fare da un punto di vista legislativo per migliorare l'ambiente delle grandi città e per prevenire gravi danni alla salute dei cittadini.
(4-04497)
ULIVI e MANCUSO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
la quiete pubblica è tutelata da apposita normativa e chiunque occupi il suolo pubblico deve limitare l'inquinamento acustico, sentite le competenti autorità;
il rispetto della quiete pubblica è disciplinato da una legge quadro nazionale, che individua precise competenze di Regione, Province e Comuni;
è di competenza dei Comuni il controllo per il rispetto della normativa all'atto del rilascio delle concessioni edilizie relative al posizionamento di strutture adibite ad attività ricreative;
nel Comune di Roana, in provincia di Vicenza, da alcuni anni è presente una tensostruttura fissa, adibita a concerti e manifestazioni;
questa tensostruttura si trova in pieno centro a ridosso delle abitazioni e prolunga l'attività in orario notturno più volte la settimana;
i rilievi effettuati dall'Arpav hanno evidenziato come l'inquinamento acustico provocato ecceda i valori previsti dalla legge -:
quali siano stati gli interventi della Prefettura e delle forze dell'ordine per impedire il perpetuarsi di violazioni al regolamento di Polizia urbana e delle normative nazionali e regionali sull'inquinamento acustico;
se, ove ne sussistano i presupposti, ritenga opportuno esercitare i poteri di cui all'articolo 9 della legge n. 447 del 26 ottobre 1995.
(4-04507)