Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 194 del 25/7/2007
...
PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazioni a risposta scritta:
STRAMACCIONI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
i processi di globalizzazione in corso sono destinati a rendere l'Italia sempre più un paese multietnico, multireligioso e multiculturale;
la scuola costituisce il primo strumento che consente di preparare cittadini ad affrontare una convivenza civile che veda nella diversità una risorsa e non una ragione di conflittualità;
la presenza degli allievi stranieri di prima e seconda generazione è notevolmente aumentata nelle classi scolastiche di ogni ordine e grado 2005-2006: 430.000 pari ai 4,8 per cento della popolazione scolastica complessiva con un incremento rapidissimo (circa 70.000 in più ogni anno tra il 2003 e il 2005). 500.000 studenti stranieri sono previsti per l'anno in corso;
numerosissime sono le cittadinanze rappresentate: 191 su 194 Stati nel mondo. 180.000 è il numero stimato degli iscritti stranieri nei centri di educazione per gli adulti, quasi il 30 per cento del totale;
il Ministero ha istituito un «Osservatorio... nazionale per l'integrazione degli alunni stranieri e l'educazione interculturale»...;
la formazione degli insegnanti a livello antropologico costituisce lo strumento principale per offrire solide basi disciplinari ad una educazione interculturale;
all'insegnamento di scienze sociali nei licei e dunque anche dell'antropologia si accede attraverso la classe di concorso 36 che non prevede la necessaria competenza dei candidati in campo antropologico;
nelle classi di concorso per l'insegnamento a cui si accede con la laurea magistrale L/S1 tra i requisiti per l'accesso non sono previsti crediti nelle discipline antropologiche;
le università stanno lavorando per definire i nuovi ordinamenti nei corsi universitari di primo e secondo livello -:
se il Ministro non intenda attivarsi per garantire che i docenti della scuola italiana siano provvisti di competenze antropologiche attraverso:
1. la possibilità per i laureati con la laurea magistrale L/S1 di accedere alle
classi di concorso 36 (filosofia psicologia e scienze dell'educazione) e 37 (filosofia e storia) prevedendo altresì un congruo numero di crediti nel settore M-DEA/01;
2. l'inserimento di crediti del settore M-DEA/01 tra i requisiti per l'accesso alle classi di concorso per l'insegnamento che prevedono la laurea magistrale LS/1;
3. la definizione di un numero adeguato di crediti nel settore M-DEA/01 nei corsi previsti per la formazione iniziale degli insegnanti nella scuola primaria.
(4-04484)
FASOLINO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
la signora Antonelli Maria Rosaria nata a Salerno il 1o ottobre 1968, residente a Baronisi in Via F. De Sanctis 13 ha frequentato il corso abilitante per docenti tecnico-pratici, ai sensi della legge 4 giugno 2004 n. 143, classe di concorso C520, e in data 18 maggio 2005 ha inoltrato al Presidente della Repubblica ricorso, a seguito di esclusione dal corso abilitante al fine di essere ammessa perché in possesso dei requisiti richiesti;
il 10 giugno 2005 è stata ammessa, con riserva, al corso abilitante poiché con meno di 360 giorni di insegnamento al 4 giugno 2004 ma di gran lunga superati all'inizio del corso abilitante iniziato nell'ottobre del 2005;
conseguita l'abilitazione (con riserva) nell'aprile del 2006, è inserita a tutt'oggi con riserva nelle graduatorie provinciali ad esaurimento nella provincia di Salerno;
con l'articolo 4 del decreto-legge 30 giugno 2006, n. 115, convertito con modificazioni dalla legge 17 agosto 2005 n. 168 (legge omnibus), il legislatore ha regolato le controversie come quella in oggetto emanando disposizioni in materia di abilitazioni e di titoli professionali: «conseguono ad ogni effetto l'abilitazione professionale o il titolo per il quale concorrono i candidati, in possesso dei titoli per partecipare al concorso, che abbiano superato le prove d'esame scritte ed orali previste dal bando, anche se l'ammissione alle medesime o la ripetizione della valutazione da parte della commissione sia stata operata a seguito di provvedimenti giurisdizionali o di autotutela». La disposizione riguarda gli esami di tutte le professioni, anche quelle non regolate dal decreto del Presidente della Repubblica 328 del 2001 e quindi anche le abilitazioni dei docenti -:
se non intenda emanare con urgenza un provvedimento in base ai fatti esposti per lo scioglimento della riserva.
(4-04488)
RUSCONI. - Al Ministro della pubblica istruzione, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la legge finanziaria per il 2007 prevede:
a) la prosecuzione dei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale fino alla messa a regime dell'obbligo di istruzione confermandone anche i relativi finanziamenti destinati alla realizzazione dei predetti percorsi (articolo 1, comma 624);
b) la possibilità di attivare percorsi e progetti che siano in grado di prevenire e contrastare la dispersione e di favorire il successo nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione;
il Ministro della pubblica istruzione, onorevole Giuseppe Fioroni, commentando i dati sul fenomeno della dispersione scolastica ufficializzati nel mese di febbraio 2007, così si è espresso: «Abbiamo introdotto con la finanziaria l'obbligo dell'istruzione a 16 anni che andrà in vigore dal 2007-2008 con l'obiettivo di dare ai ragazzi un'opportunità in più e non una libertà in meno. La scuola deve ampliare la propria offerta formativa per incrociare gli stili cognitivi di quel 25 per cento di ragazzi che la scuola «perde» nei primi due anni delle superiori. Nessuno di fronte
a ciò può ostinarsi a perseguire pregiudizi ideologici che portano a pensare che gli stili cognitivi dei ragazzi si debbano piegare all'offerta formativa della scuola (e questa è senz'altro la principale causa della dispersione scolastica). Fortunatamente il Parlamento, approvando l'innalzamento dell'obbligo di istruzione non ha previsto né catene né poliziotti per tenere i ragazzi a scuola».
l'interpretazione autorevole data allo spirito della finanziaria da parte del Ministro della pubblica istruzione e confermata anche dalla Circolare per le iscrizioni all'anno 2007/2008 (Circolare del Ministero della pubblica istruzione n. 74 del 21 dicembre 2006, protocollo n. 11668) che prevede esplicitamente la possibilità di effettuare le iscrizioni ai percorsi formativi sperimentali, sollecita a prendere in esame le scelte che alcune Regioni (Abruzzo, Puglia, Sardegna...), stanno compiendo in vista dell'anno scolastico e formativo 2007-2008;
sulla base del protocollo di intesa tra la Regione Puglia e i Ministeri MIUR: (Ministero dell'istruzione, università e ricerca - MLPS: Ministero del lavoro e della previdenza sociale) del 24 luglio 2003 la Regione Puglia ha avviato i percorsi formativi sperimentali attivi fin ad oggi (103 corsi attivati nel 2004-2005 con il coinvolgimento di circa 2.000 persone per arrivare al biennio 2005-2007 con l'organizzazione di 368 corsi e con il coinvolgimento di 8.785 giovani);
sulla base della circolare del MPI (Ministero della pubblica istruzione) n. 74 del 21 dicembre 2006 molte famiglie hanno effettuato l'iscrizione ai percorsi formativi sperimentali realizzati presso i Centri di formazione professionale accreditati, continuando una prassi ormai consolidata;
il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, con decreto direttoriale del 2 marzo 2007 n. 15/CON/II/2007 ha stanziato a favore della Regione Puglia la somma di euro 15.496.838,00 per l'effettuazione di tali percorsi; anche il Ministero della pubblica istruzione ha stanziato euro 899.200,00 per la medesima finalità;
nel mese di aprile l'Assessore alla formazione professionale comunica la volontà di interrompere i percorsi formativi sperimentali e di spingere gli allievi e le famiglie ad iscriversi a percorsi solamente scolastici -:
Come intenda il Ministro interrogato intervenire per assicurare il rispetto degli accordi sottoscritti che prevedono «il compimento delle attività triennali iniziate (articolo 2 del protocollo d'intesa tra Assessorato regionale della Puglia ed Ufficio scolastico regionale per la Puglia), posto che:
a) la legge finanziaria prevede la possibilità della prosecuzione dei percorsi sperimentali;
b) i suddetti percorsi realizzati nella regione Puglia contribuiscono a ridurre l'alta percentuale di dispersione propria del territorio regionale permettendo ai giovani di conseguire almeno una qualifica professionale a valenza nazionale e corrispondente almeno al 2o livello europeo (caratteristiche degli Accordi Stato - Regioni);
c) la Regione Puglia ha necessità di questa offerta dal momento che si attesta su una percentuale di diciotto-ventiquattroenni con la sola licenza media pari a 27,7 per cento contro una media nazionale che si attesta solamente al 20,6 per cento (dati del Ministero della pubblica istruzione, La dispersione scolastica. Indicatori di base per l'analisi del fenomeno. Anno scolastico 2004-2005, dicembre 2006);
d) non risultano agli Enti di Formazione professionale ricerche o monitoraggi realizzati dalla Regione Puglia che attestino la necessità di «interrompere» così bruscamente questo processo sperimentale concordato tra Stato e Regioni.
(4-04513)