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Allegato B
Seduta n. 195 del 26/7/2007
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POLITICHE PER LA FAMIGLIA
Interrogazione a risposta orale:
GUADAGNO detto WLADIMIR LUXURIA. - Al Ministro per le politiche per la famiglia, al Ministro per i diritti e le pari opportunità, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia, al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
il signor F.C. cittadino italiano residente all'estero, per dieci anni in Svizzera e da due in Spagna, a Mallorca, ha contratto, nel luglio 2006, matrimonio con il proprio compagno di nazionalità svizzera, nella cittadina dove attualmente risiede;
qualche mese dopo il matrimonio i due coniugi hanno voluto registrare il matrimonio nei rispettivi Paesi d'origine. Tutto si è svolto regolarmente per quanto riguarda lo Stato svizzero mentre alla presentazione del certificato di matrimonio all'anagrafe di Trieste, città natale del sig. Colomban, in un primo momento non si sono rivelati particolari impedimenti poiché sul certificato di matrimonio contratto in Spagna e prodotto dal sig. Colomban era ancora riportata la dicitura uomo e donna visto che al momento della stipula del matrimonio era ancora vigente la vecchia modulistica solo successivamente sostituita con la dicitura uomo-uomo o donna-donna;
l'impiegata dell'anagrafe si è limitata a registrare l'atto facendo sottoscrivere il registro dell'anagrafe di stato civile al sig. Colomban senza richiedere alcun documento d'identità né dello stesso né del coniuge;
in seguito a un articolo pubblicato su Il Piccolo di Trieste in data 17 luglio 2007 si è aperto un contenzioso tra l'amministrazione di Trieste, nella persona del sindaco Dipiazza e il signor Colomban a cui il sindaco imputa il reato di falso ideologico, reato per il quale è prevista una pena fino a tre anni di reclusione; -:
quali misure di propria competenza i ministri interrogati intendano porre in atto per tutelare i diritti del sig. Colomban e dei cittadini che si trovino in una situazione analoga, considerato che il nostro Paese non prevede il matrimonio tra persone di uno stesso sesso, invece riconosciuto e tutelato nel paese dove questi risulta legalmente sposato;
quali siano le modalità con le quali il sig. Colomban dovrebbe regolarsi nei confronti della pubblica amministrazione, rispetto alla propria delicata condizione, ogni qualvolta si vedrà costretto a richiedere e produrre certificazione relativa al proprio stato civile senza rischiare di essere punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, in ordine ad es. al rilascio di dichiarazioni mendaci o alla falsità in atti;
se e come intendano affrontare il caso del sig. Colomban, e di chi si trova in
analoga condizione, anche in considerazione del fatto che, risultando questi ancora celibe in Italia - e libero quindi di contrarre matrimonio - ben potrebbe far trovare un domani nella condizione di bigamia il proprio coniuge rispetto allo stato civile della Spagna, Paese della comunità europea dove ha la residenza.
(3-01151)