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Allegato B
Seduta n. 195 del 26/7/2007
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazioni a risposta scritta:
RAMPELLI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
agenzie di stampa (Ansa del 23 luglio 2007) riferiscono come nella lotta per ridurre le emissioni di anidride carbonica un ruolo fondamentale viene svolto dalle amministrazioni locali, in particolare sul fronte dei consumi energetici;
nella presentazione dell'edizione italiana dello «State of the world 2007» - il Rapporto curato dal Worldwatch Institute sui problemi che i sistemi urbani di tutto il mondo si trovano ad affrontare - si legge che «le città si espandono in modo incontrollato, trasformandosi in megalopoli ingestibili dal punto di vista sociale e ambientale»;
nella sezione «Paesaggi urbani» del Rapporto, vengono proposti tredici casi studio sulle maggiori sfide che i centri urbani devono affrontare e sulle nuove tecniche adottate per risolvere problemi come i trasporti, la gestione dei rifiuti, la fornitura d'acqua e di energia, l'emergenza sanitaria;
per rendere sostenibili le città e farne dei luoghi più sani in cui vivere, gli esperti suggeriscono di ricorrere a politiche ambientali innovative e a tecnologie all'avanguardia;
in una scheda del volume sono fissati una serie di target energetici che le più grandi città del mondo - da Pechino ad Oxford, da Copenaghen a Tokyo - si sono posti per far fronte all'emergenza climatica;
nell'elenco delle città virtuose risalta in maniera negativa l'assenza delle città italiane, a dimostrazione delle carenti misure - in taluni casi del tutto inesistenti - adottate a livello locale per ridurre i consumi energetici e, più in generale, per migliorare la qualità dei centri urbani;
già nella Risoluzione sulla strategia tematica sull'ambiente urbano approvata il 26 settembre 2006, il Parlamento europeo sottolineava l'importanza di aumentare il rendimento ambientale di edifici con un design di alloggi efficienti in termini di energia (isolamento, uso di energia rinnovabile, giardini pensili, design solare passivo/attivo, alloggi a basso consumo di energia eccetera);
sempre a livello europeo si sostiene l'uso di fonti di energia rinnovabile nell'ambiente urbano e una progettazione di case con impianti idrici efficienti (conservazione e reimpiego dell'acqua piovana, sciacquoni razionali, lavatrici e lavastoviglie
che facciano un uso efficace dell'acqua) -:
quale sia la posizione del Governo in merito al fenomeno descritto in premessa e cosa intenda fare - in collaborazione con gli enti locali - per migliorare l'efficienza energetica nelle grandi città italiane (come Roma e Milano), in sintonia con gli obiettivi fissati a livello comunitario.
(4-04523)
LICANDRO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
la legge 5 gennaio 1994 n. 36 (cosiddetta Legge Galli) ha determinato i criteri per la tutela e l'uso delle risorse idriche ed ha introdotto la definizione di servizio idrico integrato (SII), come l'insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione;
in Sicilia alla legge Galli è stata data attuazione con un solo articolo (n. 69) della legge regionale n. 10 del 27 Aprile 1999, demandando a successivi decreti regionali la piena attuazione della legge stessa;
con decreto del Presidente della Regione Sicilia del 16 maggio 2000 (n. 114/gr. IVS.G) e con Decreto del Presidente della Regione Sicilia n. 16/ser 2 S.G. del 29 gennaio 2002 sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), i limiti territoriali risultano coincidenti con i territori delle nove Province siciliane;
con successivo decreto del Presidente della Regione n. 209 del 7 agosto 2001, sono state definite le modalità di costituzione degli ATO;
i Sindaci ed il Presidente della Provincia di Palermo nella conferenza del 2 luglio 2002 sottoscrivevano la convenzione di cooperazione dell'ATO 1 - Palermo che è rappresentato da tutti gli 82 comuni della Provincia di Palermo;
come prevede la legge Galli, sono state eseguite le ricognizioni delle infrastrutture ed è stato redatto il Piano d'Ambito. La società che ha gestito tutte le operazioni è la Società Gestione Impianti Idrici S.p.A. (SOGESID S.p.A.);
l'Assemblea dei Sindaci, in data 16 settembre 2002, sceglieva, a larghissima maggioranza, di andare alla selezione del gestore tramite asta pubblica aperta a tutti (imprese pubbliche, miste e private);
il primo bando di gara, del 4 ottobre 2003, prevedeva che, perché l'asta pubblica fosse valida, era necessario che ci fossero almeno due offerte valide; tuttavia perveniva una sola offerta e la gara era dichiarata deserta;
a questo punto con gli stessi parametri di gara, si è attivata una procedura negoziata con tutte le imprese che avessero mostrato interesse; in questo caso ci furono due manifestazioni di interesse ma perveniva una sola offerta, tanto che anche in questo caso la procedura negoziata è stata dichiarata deserta;
le procedure amministrative intraprese non avevano portato all'individuazione del gestore, e verificato l'alto livello di contenzioso che si era ingenerato, il Presidente della Regione Sicilia, nella sua qualità di Commissario straordinario per l'emergenza idrica in Sicilia, con Decreto n. 1205 del 16 agosto 2005 nominava un commissario ad acta, che esautorava i poteri conferiti per legge all'Assemblea dei Sindaci;
il Commissario ad acta era individuato nella persona del Prof. Ing. Mario Rosario Mazzola, il quale qualche hanno prima era stato Presidente della SOGESID S.p.A. (la società pubblica che ha definito il Piano d'ambito);
il suddetto Prof. Ing. Mario Rosario Mazzola, contestualmente all'incarico di Commissario ad acta per l'attuazione dell'affidamento del S.I.I., ricopriva anche l'incarico di consigliere d'amministrazione nella Società Genova Acque S.p.A., dal quale si dimetteva solo in data 14 febbraio 2006, impresa poi risultata aggiudicatrice della gara;
il decreto di nomina individuava il campo di competenze per il suddetto Commissario ad acta in modo preciso, disponendo che lo stesso aveva «il compito di provvedere, in via sostitutiva della Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia di Palermo, al compimento delle procedure per l'affidamento del S.I.I. entro i successivi 90 giorni»;
con due decreti seguenti (n. 1588 del 14 novembre 2005 e n. 66 del 20 gennaio 2006) il termine di scadenza del commissariamento era prorogato al 30 giugno 2006;
il Commissario ad acta Prof. Ing. M.R. Mazzola confermava la scelta della concessione a terzi quale forma di affidamento della gestione del S.I.I;
il 28 dicembre 2005 veniva pubblicato il nuovo bando di gara, in cui era previsto specificatamente che anche in presenza di una sola offerta, la gara sarebbe stata considerata valida. Il nuovo articolato posto a gara era stato notevolmente modificato dal Commissario Mazzola, sia sotto l'aspetto amministrativo che tecnico-operativo e rendeva di fatto impossibile la verifica della congruità dell'offerta;
con Delibera n. 1 del 28 dicembre 2005 del Commissario ad acta veniva definito il contenuto della salvaguardia dell'AMAP SPA per un periodo di cinque anni in relazione alla gestione delle infrastrutture per il servizio alla città di Palermo e delle opere di approvvigionamento esterne strettamente connesse (i contenuti della salvaguardia erano esplicitati, in particolare, nell'articolo 14 della convenzione di gestione, nell'Addendum al Piano d'Ambito e nello schema di contratto di servizio tra ATO ed AMAP);
in data 25 gennaio 2006, sul Giornale di Sicilia, era pubblicato l'avviso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea (GUCE) del 18 gennaio 2006 del bando relativo alla procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento in concessione del Servizio Idrico Integrato dell'ATO 1 - Palermo;
nel bando di gara era fissata al 28 febbraio 2006 la data di scadenza di presentazione delle offerte;
in data 8 febbraio 2006 l'AMAP SPA chiedeva alla struttura commissariale una proroga di 60 giorni della scadenza di presentazione dell'offerta per potere provvedere alla redazione dei progetti preliminari relativi agli interventi ritenuti prioritari che erano richiesti dal nuovo bando di gara come documenti facenti parte dell'offerta;
la proroga richiesta non era concessa e la data di scadenza di presentazione delle offerte era confermata al 28 febbraio 2006;
in data 1o marzo 2006 il Commissario per l'Autorità d'Ambito dell'ATO 1 Palermo prof. Mario Rosario Mazzola rassegnava le dimissioni dall'incarico;
in data 20 luglio 2006 la Conferenza dei Sindaci approvava l'atto d'indirizzo nel quale era prevista la possibilità che il Gestore potesse accordare una gestione stralcio e salvaguardata all'AMAP SPA;
il Comune di Palermo, infatti, affidava ad AMAP SPA la gestione del servizio idrico integrato sottoscrivendo un contratto di servizio che prevedeva la sua naturale scadenza al 19 ottobre del 2021;
nella medesima data la Conferenza dei Sindaci nominava la Commissione di gara per la valutazione dell'unica offerta pervenuta ed indica il dott. Pierluigi Vigna, ex procuratore nazionale antimafia, quale Presidente della stessa;
la Commissione di gara riunitasi in tutto 3 volte (31 luglio, 30 agosto e 31 agosto) aggiudicava provvisoriamente la gara all'A.T.I. che aveva presentato l'unica offerta;
nella seduta del 4 settembre 2006 la Conferenza dei Sindaci aggiudicava provvisoriamente l'affidamento in concessione della gestione del SII dell'ATO Palermo 1 all'unico soggetto partecipante, l'Associazione Temporanea di Imprese (A.T.I) con a capo la mandataria Acque Potabili S.p.A.
e mandanti la Società Genova Acque S.p.A., la Società Metropolitana Acque Torino S.p.A. (SMAT), la Società Giovanni Putignano e Figli s.r.l. di Noci, la Società Edil Putignano s.r.l. di Noci, la Società Galva S.p.A di Pomezia, la ConsCoop di Forlì, lo Studio Applicazioni Idrauliche (Studio SAI) di Palermo e la DESA s.r.l. Società di ingegneria di Torino;
in data 26 gennaio 2007 la Conferenza dei Sindaci ratificava l'affidamento ad Acque Potabili Spa del SII dell'ATO Palermo 1, estromettendo dal servizio l'AMAP SPA;
tale affidamento potrebbe comportare un aumento delle tariffe per gli utenti -:
quali iniziative voglia assumere, secondo le proprie competenze, per assicurare che la gestione delle acque sia mantenuta in mano pubblica al fine di assicurare la razionalità e la solidarietà nella gestione del bene acqua;
se non ritenga di assumere ogni iniziativa necessaria per coordinare l'attività delle istituzioni coinvolte nella gestione di un settore dal grande impatto economico ed in particolare per predisporre apposite procedure di informazione quali ad esempio l'obbligo a carico del gestore del SII di comunicare alle Prefetture l'elenco di propri fornitori sì da consentire alle Prefetture stesse le opportune verifiche sulle imprese indicate.
(4-04531)