Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 195 del 26/7/2007
...
LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazione a risposta in Commissione:
CORDONI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la legge 3 agosto 2004, n. 206, modificata dai commi 792, 794, 795 e 1270 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (legge finanziaria 2007), reca benefici in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, nonché del disastro aereo di Ustica e della cosiddetta «banda della Uno bianca»;
la delicatezza e l'attualità della problematica impone di provvedere tempestivamente all'emanazione dei provvedimenti applicativi -:
se il Ministro del lavoro stia provvedendo, ed in quali tempi, ad emanare una direttiva con l'indicazione delle linee interpretative cui gli enti previdenziali dovranno riferirsi nella emanazione delle circolari applicative della suddetta normativa.
(5-01360)
Interrogazioni a risposta scritta:
LEOLUCA ORLANDO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
a seguito di interrogazioni precedenti registrate con atto Camera 4-02938 e 4-03817, i cui oggetti concernevano la sospetta legittimità della disposizione di trasferimento della rivista ufficiale dell'Inps «Sistema Previdenza», con i giornalisti componenti la redazione, dall'Ufficio comunicazione e relazioni esterne alla Direzione centrale studi e ricerche e il richiamo alla mancata applicazione per tali giornalisti delle leggi 150/2000 e 388/2000, l'interrogante ha ritenuto opportuno richiamare nuovamente l'attenzione sui quesiti per la delicatezza di ulteriori questioni emerse ed intrecciate agli oggetti predetti;
in una lettera del Cdr dell'Inps inviata ai Ministri dell'economia, del lavoro e della solidarietà sociale, comparsa questo 10 luglio sul sito della Federazione nazionale della stampa e visibile sulla home page della stessa per quasi una settimana, sono emersi rilievi critici relativamente alla conduzione di «esternalizzazioni delle attività» da parte della struttura comunicazione e relazioni esterne;
nella lettera in questione si precisa, difatti, come l'apparentemente incomprensibile rimozione dei sottoscriventi la lettera da un Ufficio a un altro sia dimostrabile come atto persecutorio nei loro confronti per aver, in sede di assemblee sindacali, «più volte denunciato l'allegra gestione della spesa nella Struttura Comunicazione e relazioni esterne (pubblicità pagata a suon di miliardi delle vecchie lire, costose riviste interne cartacee anziché on-line e a costo zero, gare continue per lavori che si sarebbero potuti fare con le sole risorse interne molto professionalizzate)»;
nella predetta lettera, inoltre, viene riportato come la rivista dell'ente sia stata lasciata morire, sino al punto da farne decadere l'iscrizione al Tribunale di Roma dopo oltre trenta anni di rinomata attività editoriale, e viene menzionano l'invio, avvenuto lo scorso anno da parte dello stesso Cdr, di un «dossier con i documenti comprovanti quanto qui riportato» -:
quali iniziative si intendano predisporre per comprendere sino in fondo la portata delle questioni già sollevate dal Cdr dell'Inps e dai precitati atti ispettivi parlamentari;
come si intenda, eventualmente, intervenire per richiamare alle proprie responsabilità chi non abbia avuto cura del danno procurato all'immagine dell'istituto con pratiche ed operazioni di gestione che suscitano perplessità.
(4-04538)
MAZZOCCHI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
risulterebbe all'interrogante che, in data 18 luglio 2007, il Direttore Generale della Fondazione Enasarco, abbia emanato una delibera consiliare con la quale si proponeva sia il rinnovo dei contratti di lavoro del Direttore dell'area risorse umane, del Dirigente del servizio di internal auditing sia la proroga dei contratti di lavoro dei dirigenti dell'Area Istituzionale;
tale delibera consiliare, promossa dal Direttore, se sotto il profilo formale risulterebbe rientrare nella sfera di competenza decisionale stabilita dall'articolo 11, comma 2, lettera h, dello Statuto della Fondazione Enasarco, stante il fatto che attiene a decisioni concernenti la definizione della struttura organizzativa, dal punto di vista procedurale dell'approvazione, presenterebbe, ad avviso dell'interrogante, rilevanti elementi di illegittimità;
a tal proposito, l'illegittimità si ravviserebbe nel fatto che, in sede di assunzione della delibera, la maggioranza prevista dal comma 7 dell'articolo 11 dello Statuto della Fondazione Enasarco, ovvero voto favorevole di almeno nove consiglieri di cui facciano parte la maggioranza dei rappresentanti previsti alle lettere a) e b) del comma 1 dall'articolo 8 risulterebbe non esser stata raggiunta per il voto contrario del rappresentante del Ministero del lavoro e della previdenza sociale che coincide proprio con l'ex commissario Giovanni Pollastrini e dei rappresentanti della Confindustria e della Confapi;
un'ulteriore difformità della decisione del Consiglio rispetto alla normativa, si riscontrerebbe nel fatto che essa sembrerebbe disattendere le questioni prioritarie dell'accordo programmatico assunto dalle parti sociali e dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale in data 10 maggio 2007;
in particolare, al punto 2 del sopra citato accordo veniva stabilito che il nuovo Cda Enasarco avrebbe dovuto prestare particolare attenzione ad una revisione globale dell'organizzazione e, al punto 5, al contenimento dei costi di gestione;
il Cda Enasarco, stabilendo ora con tale delibera, ad avviso dell'interrogante illegittima, una proroga quinquennale degli incarichi di quattro dirigenti con un aumento del 6 per cento degli emolumenti ed un premio di produzione pari al 30 per cento, non solo sembrerebbe violare l'accordo sottoscritto ma, in via più generale, sembrerebbe, con tali disposizioni di spese ingiustificate, non voler provvedere al risanamento dell'Ente stesso, risanamento che, ad avviso dell'interrogante, risulterebbe attuabile solamente attraverso una vera politica di economicità della gestione e riorganizzazione dell'ente -:
ove i fatti corrispondano al vero, quali iniziative intenda adottare affinché venga garantito il rispetto dello statuto e dell'accordo del 10 maggio 2007 onde ridare ordine ed equilibrio ad un ente di primaria importanza per la categoria degli agenti e rappresentanti di commercio la cui trasparenza, correttezza amministrativa, ed economicità rappresentano priorità assolute da salvaguardare in modo certo.
(4-04541)