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Allegato B
Seduta n. 195 del 26/7/2007
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazioni a risposta scritta:
FABRIS. - Al Ministro della pubblica istruzione, al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
con Decreto Ministeriale n. 85 del 18 novembre 2005 sono stati attivati dei corsi speciali da svolgersi nell'anno accademico 2005/2006 per il conseguimento dell'abilitazione o idoneità all'insegnamento, riservati al personale che abbia prestato 360 giorni di servizio;
i corsi speciali per il conseguimento dell'abilitazione o idoneità all'insegnamento ad oggi non risultano ancora conclusi, contrariamente a quanto previsto dall'articolo 1 del succitato Decreto Ministeriale che attribuisce ai corsi durata annuale;
l'enorme ritardo nello svolgimento e nella conclusione dei corsi speciali non soltanto provoca notevoli disagi ai candidati, ma pone in serio pericolo la possibilità di inserimento delle graduatorie permanenti per quanti siano già stati collocati nelle graduatorie provvisorie per il biennio 2007/2008;
in particolare, il mancato conseguimento del titolo di abilitazione entro il termine originariamente previsto dal Decreto Ministeriale rischia di impedire l'ottenimento della nomina in ruolo con decorrenza dall'a.s. 2007/2008 da parte del personale che ne avrebbe pienamente diritto, provocando ingenti danni di carattere patrimoniale e non patrimoniale -:
quali provvedimenti urgenti il Governo, alla luce di quanto descritto dalla presente interrogazione, intenda assumere al fine di accelerare la conclusione dei corsi speciali di abilitazione o di idoneità all'insegnamento attivati con Decreto Ministeriale n. 85 del 18 novembre 2005, onde evitare gravi pregiudizi a quanti legittimamente attendono il conseguimento dei titoli per l'inserimento nelle graduatorie permanenti o l'ottenimento delle nomine di ruolo cui avrebbero diritto.
(4-04520)
NICOLA COSENTINO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
la difficile situazione in cui versa la scuola pubblica italiana è ancor più pesante nella regione Campania, dove sono stati annunciati tagli per circa 2.000 posti di lavoro, tra docenti, precari e non e personale ausiliario ATA;
i tagli all'organico della scuola programmati dal ministero dell'istruzione per il 2007/2008 raggiungono cifre preoccupanti ed investono le scuole campane di ogni ordine e grado;
la riduzione dell'organico in Campania va ad incidere su una realtà già difficile: classi sovraffollate, condizioni igienico-sanitarie precarie negli istituti scolastici, norme sulla sicurezza non rispettate. Ridurre il numero dei docenti significa aumentare il numero di studenti per classe, compromettendo la qualità dell'istruzione e trascurando le norme che vincolano il numero di alunni alla capienza effettiva (in metri quadri) delle aule;
come riportato in un articolo apparso sul quotidiano Il Mattino, cronaca di Napoli, del 23 luglio scorso, in Campania risultano azzerati i posti concessi sui progetti ed è stato abolito il rapporto uno a uno per i portatori di handicap: dunque,
vi saranno studenti in eccesso anche in classi con alunni portatori di handicap (in questo caso gli alunni dovrebbero essere non più di 20), per cui ogni insegnante di sostegno dovrà seguire almeno due alunni portatori di handicap;
a causa di tali tagli sono a rischio moltissimi posti di lavoro per i docenti, precari e non, che il prossimo anno resteranno senza cattedra, con gravi limitazioni del diritto allo studio ed una notevole contrazione di posti utili per le immissioni in ruolo, con danni gravi e irreparabili per gli interessati. Ed i tagli non riguardano solo i docenti ma anche il personale ausiliario Ata, con ulteriore penalizzazione delle scuole campane. Che sono, tra l'altro, fanalino di coda rispetto alle altre regioni italiane (ad esempio, per l'attuazione del tempo prolungato la Campania si attesta al 5 per cento contro l'80 per cento della Lombardia);
ancora una volta la scuola in Campania si configura come una spesa da tagliare e non come una risorsa su cui investire -:
quali iniziative urgenti, anche di carattere normativo, il Ministro in indirizzo intenda adottare per salvaguardare il posto di lavoro dei moltissimi docenti, precari e non, e del personale ATA della regione Campania, sia per non peggiorare ulteriormente le condizioni funzionali della scuola nella regione, sia per non aggravare ulteriormente la disoccupazione intellettuale già rilevantissima in Campania.
(4-04522)