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Allegato B
Seduta n. 196 del 27/7/2007
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta in Commissione:
BARBIERI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
la legge del 9 gennaio 2004 n. 4 «Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici», nota anche come legge Stanca, ha riconosciuto ufficialmente il diritto alla fornitura, per alunni con disabilità e per gli insegnanti di sostegno dei libri su file, ma finora nulla è stato fatto;
il decreto del Presidente della Repubblica del 1o marzo 2005, n. 75, prevede l'emanazione di un apposito decreto del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, attraverso il quale dettare regole tecniche specifiche che disciplinino l'accessibilità agli strumenti didattici e formativi di cui alla legge sopra citata, ma anche in questo caso nulla è stato attuato;
a settembre, inoltre, comincia il quarto anno scolastico dopo l'approvazione di quella legge che per tante famiglie somiglia ad una beffa;
per i molti disabili visivi, ciechi ipovedenti, la situazione è sempre molto difficile, nonostante la possibilità di contare su associazioni e finanziamenti pubblici;
ma la situazione peggiore è quella per i disabili motori, quelli che non possono gestire un libro di carta ma potrebbero studiare benissimo, in autonomia, su uno digitale, da poter sfogliare con pulsanti, sensori o comandi vocali su un comune computer; di loro nessuno si sta occupando e sono le singole famiglie o scuole che cercano di procurarsi i libri con richieste dirette agli editori -:
quali misure intenda adottare per aggiornare le convenzioni sulla fornitura di libri di testo tra il Ministero della pubblica istruzione e le associazione degli editori come previsto dalla legge Stanca, e per l'emanazione di quel decreto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del marzo 2005.
(5-01373)
Interrogazioni a risposta scritta:
AMICI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
la scuola elementare e materna «C. Ferrini» - 38o circolo didattico di Roma,
sita nel II Municipio ha una popolazione di circa 900 alunni ed è una delle più grandi realtà scolastiche della zona Nord della città. Essa consiste di un plesso in muratura ampio e articolato e di 3 padiglioni prefabbricati di legno e lamiera costruiti negli anni 70 all'interno del giardino della scuola;
nel mese di febbraio 2007, il comune di Roma, proprietario dell'immobile, ha deciso di abbattere uno dei padiglioni per la presunta sussistenza di un pericolo derivante da amianto;
i lavori di abbattimento del padiglione sono iniziati l'11 giugno 2007 e finiranno entro il mese di luglio. I lavori di ricostruzione del padiglione, che ospitava 3 classi, invece, non sono stati ancora appaltati, sicché non finiranno entro l'inizio dell'anno scolastico 2007-2008;
alla luce di tale circostanza, la scuola Ferrini aveva domandato all'adiacente Istituto sperimentale superiore «M. Montessori» (con sede centrale a via Livenza a Roma e succursale a via Casperia 23, in stabile - come accennato - adiacente alla scuola elementare e materna Ferrini e di proprietà della provincia di Roma) la cessione temporanea di 3 aule per il tempo necessario al completamento dei lavori;
inopinatamente, il preside del predetto istituto, professor Di Masi, rispondeva in modo difforme dai criteri di buona amministrazione e leale collaborazione, che tale prestito non poteva avere luogo, costringendo dei genitori della Ferrini a interporre ricorso al TAR Lazio per l'annullamento del diniego;
a seguito di una prima udienza, il TAR impone all'amministrazione scolastica statale di depositare una relazione ispettiva sugli spazi disponibili. Conseguentemente gli Uffici periferici di codesto Ministero ordinavano alle due scuole di stendere una relazione che evidenziasse gli spazi disponibili. In seguito a ciò, constatato che l'istituto superiore «M. Montessori» aveva in effetti diverse aule libere, il TAR emanava un'ordinanza sospensiva del diniego e ingiungeva al Di Masi di consegnare 5 aule;
incredibilmente, il Di Masi - dapprima opponeva un informale rifiuto a ottemperare all'ordinanza del TAR - e poi si risolveva ad annunciare che in data 1o settembre 2007 consegnerà alla provincia di Roma le aule indicate dal TAR ma non i bagni e, fatto davvero grave e minaccioso, ha paventato che la contiguità degli spazi e il mescolamento degli studenti nei corridoi potrà dare luogo ad atti di bullismo e a pericoli di violazione del divieto di fumo pericolosi per i più piccoli;
in pratica, il professor Di Masi lancia un pesante avvertimento ai genitori dei bambini della scuola elementare, i quali non solo devono patire il disagio di un cantiere aperto - per necessità sanitarie accertate sommariamente - ma devono anche subire la ritorsione di un direttore didattico che si rifiuta di collaborare -:
se ritenga il comportamento del professor Roberto Di Masi conforme ai doveri professionali e istituzionali di un direttore didattico;
se, in caso contrario, intenda esercitare il suo potere disciplinare nei confronti del predetto;
se non ritenga di istruire l'avvocatura dello Stato nel senso di non impugnare l'ordinanza del TAR Lazio del 23 maggio-24 giugno 2007, nella causa 2450/07;
quali provvedimenti urgenti intenda adottare per prevenire ulteriori fatti spiacevoli nella vita scolastica della «C. Ferrini» di Roma.
(4-04550)
FISTAROL. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
secondo la nota ministeriale n. 8255 del 23 aprile 2007, riguardante il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario
delle istituzioni scolastiche, è prevista una riduzione della dotazione organica per l'anno scolastico 2007-2008;
tale rideterminazione, nonostante sia previsto un aumento del numero degli studenti, comporta la perdita del posto nell'organico di diritto per circa 1.207 assistenti amministrativi su tutto il territorio nazionale;
per ridurre i posti sono stati adottati criteri diversificati, pertanto la ripartizione in aree geografiche deve tenere conto delle diversità socio-economiche, delle peculiarità di certe zone esposte a situazioni di disagio, alla dispersione scolastica, ai flussi di immigrazione ed alla presenza di alunni diversamente abili;
nella provincia di Belluno la decurtazione dell'organico degli assistenti amministrativi per le scuole secondarie ammonta a ben 11 unità, in un territorio che notoriamente presenta evidenti difficoltà: zone montuose difficilmente raggiungibili e mal servite dai mezzi pubblici, mancanza di treni in grado di assicurare collegamenti rapidi e condizioni stradali che non garantiscono un veloce scorrimento del traffico;
se non sia opportuno rivedere i criteri ed i parametri per la dotazione organica degli assistenti amministrativi nelle istituti scolastici tenendo conto anche della specifica peculiarità delle aree montane.
(4-04559)