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Allegato B
Seduta n. 197 del 30/7/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interrogazioni a risposta scritta:
CIRINO POMICINO, CATONE, DEL BUE, NARDI, BARANI e FRANCESCO DE LUCA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 22 luglio 2005 si concluse con il suo fallimento l'OPA della ABN AMRO lanciata sulle azioni della banca Antonveneta;
il 23 luglio 2005 la Consob dichiarò la presenza di concerto tra la Banca popolare di Lodi, che aveva il pacchetto di maggioranza dell'Antonveneta, e gli altri operatori di borsa, imponendo alla Popolare di Lodi un'OPA obbligatoria totale sull'Antonveneta;
il 25 luglio 2005 la procura di Milano sequestrò il pacchetto di maggioranza delle azioni Antonveneta, di proprietà della Popolare di Lodi, affidandole ad un custode giudiziario, remunerato poi con una parcella di 6 milioni di euro;
il sopradetto custode giudiziario, di cui vorremmo conoscere l'identità, nell'assemblea della banca Antonveneta convocata qualche giorno dopo per eleggere il nuovo consiglio di amministrazione, si astenne dall'esercitare il proprio diritto-dovere di presentare una propria lista con amministratori indipendenti, lasciando così che il socio di minoranza, l'ABN AMRO, con il 29 per cento delle azioni acquisisse il controllo della gestione della banca, a distanza di pochi giorni dal fallimento della sua OPA;
alla luce di questi elementi appare necessario conoscere se tale grave comportamento sia stato frutto di un'autonoma decisione del custode giudiziario o l'esecuzione di una direttiva giuntagli dall'esterno della banca Antonveneta o dal suo interno;
secondo gli interroganti tale decisione è stata lesiva del diritto del pacchetto di maggioranza delle azioni di Antonveneta e rappresenta un incomprensibile favore al socio di minoranza, cui ha trasferito il controllo della banca contro le decisioni del mercato -:
se la Consob abbia assunto iniziative in merito per difendere le regole dei mercati finanziari e i diritti di tutti gli azionisti;
se risultino avviate indagini dalla procura di Milano per comprendere le motivazioni per le quali il custode giudiziario ha trasferito il controllo della banca Antonveneta al suo socio di minoranza e se questa decisione non abbia creato un illecito arricchimento dello stesso, attraverso la consumazione di uno o più reati finanziari.
(4-04573)
SMERIGLIO, TOCCI e BONELLI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
il Fondo pensioni per il personale della ex Cassa di Risparmio di Trieste Banca S.p.a., proprietario di svariati immobili anche nella città di Roma ed in particolare di un complesso composto da 67 appartamenti e da alcuni locali commerciali siti in Roma via dei Colli Portuensi 187;
il complesso in questione è stato edificato da oltre 40 anni ed è abitato da nuclei familiari per un terzo composti da persone ultrasessantacinquenni, famiglie con portatori di handicap e figli minori, ma tutte con regolare contratto di locazione;
con lettera del 15 febbraio 2007, il Fondo ha informato gli inquilini di voler alienare l'immobile da loro abitato ed ha indicato il prezzo di vendita concedendo, inizialmente, fino al 27 aprile 2007 per esercitare la prelazione;
gli inquilini si sono costituiti in Comitato ed hanno richiesto ed ottenuto sia dal Municipio XVI che dal comune di Roma un incondizionato appoggio di tutte le forze politiche nell'apertura di un tavolo di trattativa per valutare e determinare la congruità o meno dei prezzi richiesti nonché per chiedere delle tutele per tutti quei nuclei familiari che non potranno procedere all'acquisto;
il tavolo di trattativa ha visto un solo incontro tra le parti nonostante il continuo interessamento delle istituzioni locali;
consta agli interroganti che in tale occasione si è appreso dai rappresentanti del Fondo che la Gabetti Agency Spa, incaricata delle operazioni di vendita degli immobili, avrebbe sottoscritto un contratto per cui si impegnava ad acquistare gli immobili invenduti con uno sconto del 15 per cento sul prezzo offerto agli inquilini, configurando, ad avviso degli interroganti, una inqualificabile e grave situazione di conflitto d'interessi perché la Gabetti Agency Spa ha un maggior interesse a non far acquistare gli inquilini;
veniva concesso un primo rinvio del termine per rispondere all'offerta del 15 febbraio 2007, dal 27 aprile al 30 giugno ed a seguito di ulteriori pressioni una nuova proroga fino al 30 luglio 2007, nonché uno sconto del 3 per cento del prezzo iniziale ed un ulteriore del 2 per cento se gli acquirenti supereranno il 70 per cento del totale;
sul fronte delle tutele per chi non poteva acquistare si continua ad affermare la disponibilità all'esame dei singoli problemi ma non si è arrivati, ad oggi, ad alcuna determinazione;
durante questi mesi c'è stato un solo incontro tra le parti e non è quindi iniziata una vera e propria trattativa che riguardasse sia l'ammontare dei prezzi di vendita sia le forme di tutela per chi non può acquistare;
va considerato inoltre che si sono evidenziate differenze di prezzo, tra immobili di uguale grandezza, del tutto ingiustificate e che nonostante gli impegni del Fondo, ad oggi non si sono avute né spiegazioni analitiche, né documenti idonei a spiegare tali differenze;
va considerato altresì che il problema dell'alloggio nella città di Roma ha assunto aspetti di elevata drammaticità sociale sia per l'alto costo degli immobili in vendita che per l'inarrivabile livello dei canoni di locazione, e che le istituzioni locali non
hanno la possibilità di dare adeguata risposta a quella che sta diventando una vera e propria emergenza sociale -:
se intendano adoperarsi, per quanto è nelle proprie possibilità, affinché:
a) sia aperto un vero tavolo di trattativa per la verifica e definizione dei prezzi degli immobili, nonché delle tutele da concedere agli inquilini che non possono procedere all'acquisto;
b) sia sospesa fino alla definizione della trattativa qualsiasi attività di vendita a terzi;
c) sia garantita la partecipazione alla trattativa di tutti i soggetti istituzionali interessati nonché degli inquilini nelle loro forme organizzate.
(4-04575)