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Allegato B
Seduta n. 198 del 31/7/2007
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GIUSTIZIA
Interrogazioni a risposta immediata:
D'ELIA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il signor Benedetto Cipriani, accusato nello Stato del Connecticut (Usa) di omicidio plurimo e conspiracy (associazione) a commettere omicidi, reato per il quale è prevista la pena di sessant'anni di reclusione, è stato estradato negli Stati Uniti il 14 luglio 2007;
i suoi complici, per gli stessi fatti, sono accusati di capital felony, che consiste, appunto, nel fatto di omicidio plurimo e conspiracy (associazione) a commettere omicidi, per il quale è prevista la pena capitale;
dopo un'interrogazione a risposta immediata in Assemblea svolta dall'interrogante l'11 luglio 2007, nel giro di 48 ore il signor Cipriani è stato prima arrestato e poi consegnato alle autorità statunitensi, che lo hanno messo su un aereo e portato in Connecticut, senza documenti di identità e senza denaro;
il signor Cipriani è stato dopo pochi giorni portato in corte per il processo a suo carico, quindi in tempi tali da non consentirgli di difendersi adeguatamente;
secondo il decreto di estradizione, firmato il 12 novembre del 2005 dall'allora Ministro della giustizia Roberto Castelli ed eseguito dal Ministro interrogato, «l'estradizione è subordinata alla condizione che sia consentito al Cipriani, qualora condannato a pena detentiva e ne faccia richiesta, di scontare la pena in Italia» -:
se il Governo non ritenga di dover assicurare, viste le modalità e i tempi di esecuzione del decreto di estradizione, al signor Cipriani, nel rispetto delle convenzioni internazionali in materia, tutta l'assistenza legale e umanitaria di cui il cittadino italiano ha bisogno e se la clausola espressa chiaramente nel «decreto Castelli» del 2005, che subordina l'estradizione «alla condizione che sia consentito al Cipriani, qualora condannato a pena detentiva e ne faccia richiesta, di scontare la pena in Italia», sia stata integralmente e per iscritto accettata dalle autorità degli Stati Uniti oppure se sia stata nel frattempo rivista, in quali termini eventualmente cambiata, con quale provvedimento e da quale autorità.
(3-01166)
MARONI, COTA, DOZZO, GIBELLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI e STUCCHI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
le notizie degli ultimi giorni mostrano un vero e proprio bollettino di guerra di fatti criminali, che vedono protagonisti immigrati presenti nel nostro Paese;
nella notte del 30 luglio 2007 36 clandestini egiziani sono fuggiti dal Centro di permanenza temporanea di Bari nel quale erano ospitati. Nel tentativo di contrastare la fuga, 15 agenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno riportato ferite e contusioni. A seguito di questi scontri quattro fuggitivi sono stati arrestati con le accuse di lesioni, danneggiamento, resistenza e violenza a pubblici ufficiali. Da quanto si è appreso, il gruppo di egiziani era giunto da Lampedusa e negli ultimi giorni aveva tentato più volte di fuggire dal Centro. Secondo una ricostruzione dell'accaduto fatta dagli investigatori, sarebbero circa un centinaio gli egiziani che hanno tentato di fuggire dal Centro di permanenza temporanea di Palese, alla periferia del capoluogo pugliese;
tra le giornate del 29 e 30 luglio 2007 si sono verificati in Lombardia e, in particolare, nel bergamasco diversi casi di gravi intossicazioni dovute all'assunzione di cocaina tagliata con atropina. In relazione a questi fatti le forze dell'ordine hanno arrestato cinque marocchini che avevano addosso alcune dosi di cocaina, che si sospetta possano far parte della medesima partita che ha provocato le gravi intossicazioni;
nel pomeriggio del 29 luglio 2007 una nomade romena è stata arrestata con l'accusa di avere tentato di portare con sé un bimbo di tre anni, in una spiaggia di Isola delle femmine, sul litorale palermitano. La donna finita in manette avrebbe abbracciato il piccolo e, dopo averlo avvolto nella sua gonna, secondo alcuni testimoni, avrebbe tentato di allontanarsi dallo stabilimento balneare. La protagonista della vicenda, che ha 45 anni e di cui non sono state fornite le generalità, è stata arrestata dai carabinieri per tentativo di sequestro e sottrazione di minore;
il solo elenco di questi fatti mostra l'eccezionale escalation di reati che vedono protagonisti immigrati, a poca distanza di tempo dall'allarme lanciato nelle scorse settimane dal neo capo della polizia, dottor Manganelli, confermato dalle statistiche criminali e dai dati relativi alla popolazione carceraria -:
se il Governo non ritenga di dover tenere in maggior considerazione l'allarme sociale generato da fatti come
quelli illustrati e cosa intenda fare per assicurare che gli autori di tali reati scontino effettivamente le pene loro inflitte, impedendo così la reiterazione di tali fatti criminosi.
(3-01167)