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Allegato B
Seduta n. 198 del 31/7/2007
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta scritta:
LION e FUNDARÒ. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
gli Stati membri del Consiglio d'Europa il 20 ottobre 2000 hanno firmato a Firenze la Convenzione Europea del Paesaggio (di seguito CEP);
la CEP, trattato internazionale noto anche come «Convenzione di Firenze», introduce un nuovo concetto di paesaggio definendolo come «una parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori e/o umani e dalle loro interrelazioni»;
la CEP «si applica a tutto il territorio delle Parti e riguarda gli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani. Essa comprende gli spazi terrestri, le acque interne e marine. Concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, sia i paesaggi della vita quotidiani, sia i paesaggi degradati»;
la CEP «si prefigge lo scopo di promuovere la salvaguardia, la gestione e la pianificazione dei paesaggi e di organizzare la cooperazione europea in questo campo»;
sul piano nazionale, la CEP «impegna gli Stati firmatari a riconoscere giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni..., a stabilire e attuare politiche paesaggistiche volte alla salvaguardia, alla gestione e alla pianificazione dei paesaggi..., ad avviare procedure di partecipazione del pubblico, delle autorità locali e regionali e degli altri soggetti coinvolti..., a integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione del territorio, urbanistiche e in quelle a carattere culturale, ambientale, agricolo, sociale ed economico, nonché nelle altre politiche che possono avere un'incidenza diretta o indiretta sul paesaggio». Lo Stato italiano ha ratificato la CEP tramite la legge 9 gennaio 2006, n. 14 ed in tale ambito si è impegnato a prendersi cura della qualità del paesaggio con riferimento all'intero territorio nazionale (non più soltanto rispetto ad aree e beni considerati di particolare valore sotto il profilo estetico-culturale o ecologico-ambientale), coinvolgendo le popolazioni ed i soggetti interessati nei rilevanti processi decisionali. La CEP è entrata in vigore in Italia il 1o settembre 2006;
ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione, nell'esercizio della loro potestà legislativa lo Stato e le regioni sono tenute a rispettare gli obblighi internazionali, di cui la CEP è espressione;
ad oggi il Governo non ha preso alcuna iniziativa specifica finalizzata a rendere operativi i prìncipi della CEP, né sul piano istituzionale - verificando l'adeguatezza del sistema normativo e della ripartizione delle pubbliche competenze nazionali in materia di paesaggio, né sul piano tecnico-amministrativo - rafforzando la sensibilità e le capacità degli enti competenti a livello territoriale, né sul piano della formazione - segnatamente allo scopo di accrescere la sensibilità delle popolazioni rispetto all'importanza del paesaggio e di fornire le conoscenze necessarie ai soggetti coinvolti nei rilevanti processi decisionali pubblici;
in assenza di azioni specifiche da parte del Governo, in Italia hanno avuto origine delle iniziative di tipo non governativo volte a dare attuazione alla CEP a livello europeo: su iniziativa della Regione Campania, nel maggio 2006 ventidue enti territoriali hanno costituito a Strasburgo, presso il Consiglio d'Europa, la Rete europea degli enti locali e regionali per
l'attuazione della Convenzione europea del paesaggio (RECEP), un'organizzazione internazionale formata da pubbliche autorità di livello territoriale, che ha come obiettivo quello di sostenere sul piano scientifico, tecnico, politico ed amministrativo gli enti locali e regionali interessati a dare attuazione alla CEP nei territori di loro competenza. Attualmente gli enti locali e regionali membri del RECEP sono 34, tra cui dieci regioni, sette province e dieci comuni italiani. La sede della RECEP è ospitata dalla Regione Toscana presso la villa medicea di Careggi, a Firenze, sotto l'egida del Consiglio d'Europa. Su proposta avanzata dal Rettore dell'Università IUAV di Venezia e dal Rettore dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, un gruppo di università di diversi paesi europei ha recentemente aderito alla proposta di creare una Rete europea di università per l'attuazione della Convenzione europea del paesaggio, denominata «UNISCAPE», che si propone di stimolare la cooperazione scientifica a livello europeo tra le istituzioni universitarie interessate all'attuazione della CEP, segnatamente nei settori della ricerca e della didattica. In particolare intende: a) favorire lo studio e la sperimentazione degli aspetti tecnico-scientifici del processo decisionale che conduce ad un intervento materiale sul territorio, b) coordinare gli insegnamenti che consentano, nell'ambito dei diversi settori disciplinari, di formare esperti in grado di contribuire all'applicazione dei principi della Convenzione. Attualmente le Università europee aderenti a UNISCAPE sono 55. Il Comitato fondatore ha deciso di stabilire la sede di tale rete universitaria presso la summenzionata Villa Careggi;
si deve rimarcare la portata fortemente innovativa dei principi sottoscritti attraverso la CEP e l'impegno richiesto agli Stati per la sua concreta attuazione sotto il profilo politico, tecnico-amministrativo e della ricerca-formazione;
è importante segnalare il carattere interdisciplinare e polivalente delle iniziative che dovrebbero essere prese a livello ministeriale con riferimento all'attuazione dei suddetti principi e, in particolare, alla formulazione e realizzazione di specifiche politiche del paesaggio, tra loro coordinate, a livello nazionale e territoriale;
bisogna tenere conto dell'integrazione della tutela del paesaggio con i principi fondamentali della Costituzione e della opportunità di un'adeguata interpretazione del dettato costituzionale in materia di paesaggio alla luce della Convenzione, da parte delle autorità competenti;
sono sorte serie difficoltà riguardanti la ripartizione delle competenze legislative tra Stato e regioni, a causa dell'assenza di qualunque riferimento alla questione del paesaggio da parte dell'articolo 117 della Costituzione;
altre difficoltà si riscontrano relativamente al processo di revisione legislativa riguardante la parte terza del Codice dei beni culturali e del paesaggio che sembra non tenere adeguatamente conto della posizione espressa dalle regioni e dagli enti locali con riferimento alla CEP;
è strategico sfruttare l'opportunità di valorizzare l'impegno profuso dal Governo italiano nel negoziato europeo che ha condotto nel 2000 all'adozione della CEP ed alla sua apertura alla firma a in una città italiana e, parallelamente, di dare un seguito al dibattito sul tema del paesaggio avviato a livello nazionale tramite la prima Conferenza nazionale sul paesaggio (1999) -:
se non intenda costituire, d'intesa con i Ministeri competenti, una cabina di regia in seno al Governo affinché venga rapidamente elaborato un piano generale di attuazione della CEP, ai fini della formulazione di opportune politiche paesaggistiche sul piano nazionale e territoriale, allo scopo coinvolgendo, oltre le autorità centrali, anche gli enti locali e regionali competenti, e promuovendo lo sviluppo di una maggiore consapevolezza rispetto all'importanza del paesaggio dal punto di vista identitario, dell'integrazione sociale e dello sviluppo locale.
(4-04597)