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Allegato B
Seduta n. 20 del 6/7/2006
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INFRASTRUTTURE
Interrogazioni a risposta in Commissione:
CAPARINI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il Ministro delle infrastrutture onorevole Antonio Di Pietro nel corso dell'audizione presso la IX Commissione sulle programmatiche del suo dicastero del 28 giugno ha consegnato all'attenzione della commissione documentazione sullo «Stato di attuazione degli interventi ANAS - Cantieri a rischio di fermo (esigenze finanziarie a breve)»;
in tale documento si legge che «Le attuali restrizioni finanziarie, previste dalla legge finanziaria 2006 e successive modifiche ed integrazioni, hanno stabilito il tetto massimo di spesa per investimenti da parte di ANAS nella misura di Meuro 1.913, di gran lunga inferiore al fabbisogno della mole di investimenti in corso e di quelli che si potrebbero avviare a breve, in presenza di risorse di cassa. L'Anas ha evidenziato che le risorse a disposizione consentono di fare fronte ai pagamenti dei lavori in corso fino ad agosto [...]. Ovviamente a tale elenco di cantieri da sospendere si dovrà aggiungere l'elenco delle opere (Allegato 2), per le quali sono in avanzata fase le procedure di gara e che sono a «rischio» di consegna. Da una prima ricognizione si rileva che si tratta di n. 43 interventi per un totale di circa Meuro 4.000». A pagina 2 di 11 dell'allegato 2 sono riportati i lavori di ammodernamento della SS 42 da Darfo a Edolo, progetto definitivo dei lavori di completamento dei lotti IV-V-VI (primo stralcio) per euro 136.553.315,73 aggiudicati in via provvisoria il 18 gennaio del 2005 all'A.T.I. Collini, Cossi, Imp.co Costruzioni Giudici, Aster Termoimpianti come indicato anche nell'interrogazione Caparini 5-04596 svolta nella XIV legislatura -:
se l'opera in questione rientra tra quelle a «rischio» di consegna ovvero se e quando i lavori inizieranno.
(5-00061)
CAPARINI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il 27 giugno 2005 nel comune di Capo di Ponte la rampa di un viadotto del nuovo tracciato lotto 5 e 6 primo stralcio della strada statale n. 42 è crollata nel corso della prova di consistenza disposta dall'Anas
in vista della consegna dei lavori all'ATI Collini, Cossi, Imprese costruzioni Giudici, Aster termoimpianti aggiudicataria in via provvisoria il 18 gennaio 2005. La struttura ha ceduto sotto il peso di cinque camion e una betoniera causando la morte di Gianfranco Bariselli Maffignoli, 55 anni, originario di Solato di Pian Camuno e residente a Costa Volpino, autista di camion. Sposato, lascia la moglie e tre figli. Nello spaventoso schianto un altro autista è rimasto gravemente ferito, mentre altri tre vengono portati in ospedale: Bortolo Regazzoli, residente a Edolo, Giampietro Formentelli, 46 anni, di Ono San Pietro, Gianmario Lanzetti, 38 anni, di Nadro di Ceto e Protasio Duglia, 34 anni, pure di Nadro di Ceto;
al momento dell'incidente era in atto una prova al ribaltamento sulla sezione della rampa di svincolo: il treno di camion era stato disposto su un lato della campata per concentrare il peso al fine di verificare la tenuta della struttura. La rampa formata da una campata a trave unica a struttura scatolare in cemento armato precompresso a cavi scorrevoli con tre appoggi ha ceduto;
disastro colposo e omicidio colposo sono le ipotesi di reato sul fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Brescia a seguito del drammatico crollo dello svincolo. Titolare dell'inchiesta è il sostituto procuratore Gianfranco Gallo che sta indagando su due possibili ipotesi: difetto di fabbricazione della trave o errore di progettazione della struttura stessa;
il cantiere è stato posto sotto sequestro da parte degli inquirenti;
il lotto 5 e 6 della strada statale 42 è stato consegnato il 25 giugno 1992 al consorzio d'imprese Edolo delle ditte Cosiac-Ghella-Ferrari vincitrice con un ribasso d'asta del 32 per cento su un importo base d'asta di 98 miliardi. Nel 1996 lo stato di avanzamento dei lavori è del 20 per cento con una serie di richieste di perizie e di contenziosi da parte del consorzio appaltante come da risposta a interrogazione Terzi n. 5-00429 del sottosegretario Antonio Bargone che prevedeva la conclusione dell'opera nel 1998. La presentazione di due esposti dei sindacati CGIL-CISL-UIL, previa la verifica del mancato rispetto del contratto con palesi irregolarità nell'esecuzione dei lavori, ha indotto l'ANAS alla rescissione del contratto per gravi irregolarità;
in un esposto del 27 giugno del 2000 presentato al Ministro dei lavori pubblici On. Nesi, all'ANAS e alla procura della Repubblica tra l'altro si legge che «chiediamo che si accerti su tutto il tratto di galleria fin qui eseguito [...] per voler dimostrare che i lavori sono a norma. In particolare sollecitiamo anche un controllo sullo svincolo di Berzo Demo e precisamente sugli infilagli della galleria dello svincolo che in futuro dovrebbe sostenere il tratto di galleria che proseguirà per Malanno. Anche sui getti dell'arco rovescio è utile che si verifichi se gli stessi, su tutti i tratti fin qui eseguiti, sono stati eseguiti a norma. La ragione di questa nostra presa di posizione è dettata dalle segnalazioni a noi giunte»;
la tragedia del traforo del Monte Bianco e la conseguente revisione dei criteri di sicurezza per la progettazione e la realizzazione delle gallerie impone un notevole aggravio di tempi e costi. L'ANAS opta per aggiornare il progetto definitivo con lo stralcio del lotto 4, lotto 5 e lotto 6 primo stralcio per appaltarlo;
il 18 gennaio del 2005 l'appalto è aggiudicato in via provvisoria all'A.T.I. Collini, Cossi, Imp.co Costruzioni Giudici, Aster Termoimpianti per euro 136.553.315,73 come indicato anche nell'interrogazione Caparini 5-04596;
dopo tante mobilitazioni, denuncie, sollecitazioni, appurate le inadempienze ed il degrado che hanno caratterizzato questa opera devono essere accertate le responsabilità, a partire da chi e come ha costruito quei tratti di strada, di quanti potevano, dovevano e non hanno fatto;
il signor Marco Lanzetti titolare della ditta Edilteir di Nadro di Ceto (Brescia) è ancora in attesa del risarcimento dei danni subiti -:
in quali tempi e modi il Ministro intenda procedere per il risarcimento dei danni alle vittime dell'incidente.
(5-00063)
Interrogazioni a risposta scritta:
MARTINELLO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
a seguito di un sit-in di protesta, organizzato da un centinaio di residenti di Saletto (Padova), supportato da alcuni consiglieri comunali, provinciali e amministratori dell'Estense e Montagnanese, si è registrata la temporanea sospensione del cantiere della Valdastico Sud (prolungamento autostrada A31);
secondo il consigliere provinciale dei Verdi, De Marchi, il cantiere non aveva i requisiti di sicurezza previsti dalla legge, mancava la cartellonistica, la perimetrazione era approssimativa e i lavoratori operavano senza i necessari strumenti di sicurezza antinfortunistica;
le ragioni del blocco, secondo altre indiscrezioni, sarebbero dovute invece alla mancanza dei fondi necessari per il completamento dell'opera;
secondo l'interrogante tali notizie non sono altro che argomentazioni fittizie artatamente messe in circolazione al solo scopo di ritardare il completamento di un'opera ritenuta vitale per il tessuto produttivo dell'area e per migliaia di cittadini che vorrebbero crescere ma non possono farlo, soffocati da una viabilità insufficiente -:
se tali notizie corrispondano al vero.
(4-00464)
LARATTA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
le strade che ricadono nella competenza della Sezione di Cosenza del Compartimento della Viabilità per la Calabria assolvono un ruolo fondamentale nel sistema dei trasporti nazionale e calabrese perché raccordano il traffico nazionale con il sud Italia e la Sicilia; da qui i grossi volumi di traffico che vanno ad interagire anche con l'elevata presenza di stazioni turistiche su tutto il territorio, e con i lavori di ammodernamento in atto sull'Autostrada Salerno-Reggio Calabria;
tra le strade ANAS sottoposte al suddetto transito, oltre alle due dorsali principali quali sono la SS18 «Tirrena Inferiore» e la SS106 «Jonica» sono da rilevare due grosse trasversali che sono la SS283, che a seguire con la SS534 collega il Tirreno con lo Jonio da Guardia Piemontese a Sibari, e la Strada di Grande Comunicazione SS107, che da Paola, attraversando la città capoluogo di Cosenza e l'altopiano Silano, arriva all'altro capoluogo di provincia che è Crotone, il tutto un estensione di km 137+200;
proprio la SS107 che, come detto, tagliando la dorsale silana, collegando il tirreno (SS18 - km 0+000) con lo Ionio (SS106 - km 137+200), i capoluoghi di provincia Cosenza e Crotone, insistendo attorno all'Università della Calabria e alla sua «cittadella», attraversando le principali località turistiche montane e raccordandosi con gli svincoli autostradali di Rende e Cosenza sud, riveste un ruolo di primaria importanza all'interno della rete stradale calabrese;
tale SS107 negli ultimi anni, nonostante la sua importanza di strada ad itinerario internazionale, ha subito una notevole e drastica riduzione di investimenti per la sua manutenzione ordinaria e straordinaria;
la necessità di continua e costante manuntezione scaturisce dal fatto che l'arteria in questione è caratterizzata, per tutta la sua estensione, da presenze di importanti opere d'arte, quali sono i viadotti e le gallerie, che devono essere sottoposti a continui livelli di controllo ed
adeguamento ai fini della sicurezza. In modo particolare il viadotto di Celico, alle pendici dell'Altopiano della Sila, presenta una preoccupante deformazione nell'impalcato che preoccupa fortemente migliaia di cittadini che ogni giorno percorrono la SS107;
per rimediare a questo cedimento il compartimento viabilità dell'Anas di Catanzaro ha disposto temporaneamente per un tratto di 700 metri il transito a senso alternato regolato da semafori che, soprattutto alla vigilia delle vacanze estive, provoca notevoli disagi e rallentamenti. Inoltre, per come già detto, la SS107 nel collegare le due coste, e due province, attraversa la parte di alta montagna della Sila, oltre al valico della Crocetta (Paola, Cosenza) che sono zone a continuo innevamento durante il periodo invernale e in alcuni tratti si sono registrati cedimenti analoghi a quelli di Celico (in particolare sul viadotto di San Fili), pertanto, c'è da sottolineare che una eventuale chiusura del tratto rappresenta l'isolamento totale, senza che vi siano sbocchi alternativi, non foss'altro per la presenza di una vecchia e fatiscente strada la quale non potrebbe sopportare l'attuale traffico di veicoli;
proprio la Sila, per come è noto, è una zona ad alta attrattiva turistica la cui vita è basata proprio sulla ricettività delle località ivi presenti, per il tramite della SS107, unica strada di collegamento avente caratteristiche tali da garantire un rapido spostamento e raggiungimento;
inoltre non sono da meno le condizioni di abbandono riscontrabili nella SS106, una statale fatiscente che ormai è additata dai cittadini come «la strada della morte»;
per quanto riguarda invece l'Autostrada Salerno-Reggio Calabria occorre evidenziare che la sua crisi si inquadra in un contesto più generale che è quella che sta attraversando l'Anas SpA. Il Consiglio di Amministrazione dell'Azienda ha dato infatti mandato in data 22 giugno 2006 al presidente Vincenzo Pozzi di avviare le procedure per la messa in sicurezza di tutti i cantieri aperti sulla rete stradale. Nella delibera il Cda parla di «attesa di un auspicabile e urgente provvedimento normativo che consenta all'Anas un innalzamento del tetto di spesa» ma anche anche di «situazione di particolare criticità». Questo significa che se non arriveranno le risorse entro 4-5 settimane tutti i cantieri oggi attivi - fra le 250 e le 300 opere in corso che valgono complessivamente 12 miliardi di euro si fermeranno;
come si ricorderà, il tetto di spesa fissato dalla legge finanziaria per il 2006 per l'Anas era di 1,9 miliardi. Il fabbisogno di cassa per i lavori in corso è stimabile a 3,6 miliardi Luglio rappresenta quindi per l'Azienda il punto di non ritorno, toccando il limite delle disponibilità ed il tetto di spesa consentito;
per superarlo l'Anas chiede un provvedimento (inseribile ovviamente anche nella manovra bis) con relativa copertura di spesa e propedeutico ai trasferimenti di cassa indifferibili per continuare i lavori. In ballo ci sono tra l'altro la SA-RC (121 Km completati 322 Km da costruire o completare), l'ultimo tratto della 3 corsia sul raccordo di RM, la Statale Jonica, l'AT-CN, eccetera;
ovviamente il tutto avrebbe una ripercussione in termini occupazionali con il rischio della perdita di migliaia di posti di lavoro in tutta Italia. Inoltre vi sarebbero ulteriori elementi di incertezza per l'impiego di circa 120 lavoratori precari in Calabria che a causa della mancanza di fondi si ritroverebbero disoccupati, mentre è risaputo che per il fabbisogno della società c'è necessità di impiegare queste forze;
la Direzione Grandi Infrastrutture del Mezzogiorno, con sede in Roma, a cui fa capo la SA-RC la 106 Jonica e le altre strade del Compartimento per la Viabilità della Calabria, aveva assicurato che entro il 31 dicembre 2008 avrebbe ultimato i lavori. I macrolotti sono in progettazione da anni e l'Anas intende sospendere l'esecuzione di quelli aggiudicati. La SA-RC è una infrastruttura d'importanza strategica
nella rete transeuropea dell'asse Berlino-Milano-Napoli-Reggio Calabria-Palermo. Altro impegno disatteso è quello relativo alla superstrada 106. L'Anas doveva avviare entro il 2005 i megalotti 1 (Locri) e 2 (Sieri Crichi) ed alcune tratte minori, ma a giugno del 2006 sul percorso non vi era neanche l'ombra di un cantiere;
nell'immediato, per il completamento dei lavori già appaltati ed in corso di esecuzione della SA-RC servono risorse pari a 2.153,75 milioni di euro;
per ciò che attiene l'Autostrada SA-RC - Esercizio e Manutenzione - l'emergenza è rappresentata dalla manutenzione ordinaria (sfalcio erba, pulizia canali, interventi su opere d'arte esistenti, segnaletica, eccetera), dal momento che bisogna garantire la sicurezza della circolazione stradale soprattutto in vista dell'intenso traffico estivo. Il fabbisogno stimato è pari a 12 milioni di euro di cui sono stati assegnati 5,2 milioni di euro che sono stati già interamente utilizzati;
in subordine si pone il problema degli interventi da eseguire per il triennio 2006-2008, nonchédei lavori di manutenzione straordinaria (pavimentazioni, interventi di manutenzione straordinaria su opere d'arte esistenti eccetera) -:
se e come il Ministero delle Infrastrutture e il Ministero dei Trasporti intendano affrontare il problema strutturale e finanziario della viabilità di competenza statale in Calabria a livello complessivo;
se e come il Governo intende mettere in condizioni di operare l'ANAS (settore viabilità-Calabria):
a) al fine di ripristinare nell'immediato le condizioni fatiscenti della SS106 e SS107, specificatamente, in quest'ultima, il tratto che riguarda il viadotto di Celico;
b) al fine di svolgere un monitoraggio generale, garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria e la messa in sicurezza di tutta l'arteria;
c) al fine di provvedere alla installazione della segnaletica mancante, alla illuminazione delle gallerie (tra le quali la galleria di Castelsilano in provincia di Crotone) ed al rifacimento del manto stradale ormai deteriorato nell'intera SS107, in particolare nel tratto silano per via delle abbondanti nevicate;
se intenda il Governo provvedere celermente alla erogazione dei fondi già previsti perl'ANAS SpA per la manutenzione ordinaria della SA-RC (sfalcio erba, pulizia canali, interventi su opere d'arte esistenti, segnaletica, eccetera), il cui residuo pari a 12 milioni (di cui 5,2 del tutto utilizzati) è stimato oggi in 6,8 milioni di euro, per garantire inoltre la sicurezza della circolazione stradale soprattutto in vista dell'intenso traffico estivo, e per garantire condizioni di sussistenza e continuità lavorativa per i circa 120 lavoratori precari che sono in forza all'ANAS calabrese.
(4-00476)