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Allegato B
Seduta n. 20 del 6/7/2006
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COMMERCIO INTERNAZIONALE
Interrogazione a risposta scritta:
AMORUSO. - Al Ministro del commercio internazionale. - Per sapere - premesso che:
il 3 luglio 2006 il Commissario europeo al commercio, Peter Mandelson, ha fatto circolare una bozza di proposta informale sui dazi antidumping da applicare alle calzature cinesi e vietnamite dopo il 15 settembre 2006, quando saranno scaduti quelli provvisori applicati nello scorso aprile a seguito di due indagini per concorrenza sleale da parte di Cina e Vietnam;
a parere dell'interrogante è grave soprattutto che, secondo quanto trapelato dalla stampa e dalle dichiarazioni di addetti ai lavori (per esempio il presidente dell'Associazione dei calzaturieri italiani sul Sole 24 Ore del 4 luglio 2006), Mandelson ipotizzi di liberare dai dazi antidumping di natura straordinaria 140 milioni di paia di scarpe di cuoio della Cina e 95 milioni dal Vietnam;
le scarpe di cuoio sono un fiore all'occhiello dell'industria calzaturiera italiana di qualità e sono un simbolo del made in Italy nel mondo e per questo, a differenza delle calzature sportive e high-tech rispetto alla quali nulla si può per fermare l'invasione delle importazioni dall'Asia, vanno tutelate;
nel primo trimestre del 2006 le importazioni totali di calzature verso l'Italia sono aumentate del 15,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2005 e, nello specifico, quelle cinesi, del 49 per cento;
l'argomento è di stretta attualità politica a livello europeo come dimostra, da ultimo, l'interrogazione al commissario Mandelson presentata al Parlamento Europeo dall'onorevole Adriana Poli Bortone (cfr. Secolo d'Italia del 5 luglio 2006);
nella XIV Legislatura, rispondendo all'interrogazione n. 4-16031 presentata dall'interrogante, il governo Berlusconi affermò il suo pieno sostegno alle indagini della Commissione Europea sopra richiamate -:
nello specifico quale sia la sua posizione nei confronti delle proposte del Commissario europeo Mandelson e quali misure ritenga di intraprendere per affermare la difesa dell'industria calzaturiera italiana di qualità in sede europea;
quale sia la posizione che, in materia di calzature, il Governo intende sostenere negli altri fori internazionali a carattere commerciale;
in generale quale sia la sua posizione nel dibattito in corso in Europa sull'opportunità di avvalersi, ovviamente in misura ragionevole e senza considerarli come la panacea di tutti i mali che attanagliano la competitività dell'Italia nel mondo, dello strumento dei dazi.
(4-00467)