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Allegato B
Seduta n. 20 del 6/7/2006
ATTI DI INDIRIZZO
Mozione:
La Camera,
premesso che:
il FEOGA è il fondo attraverso il quale l'Unione europea eroga annualmente circa 40 miliardi di euro di contributi per l'agricoltura e assegnati sotto la responsabilità degli Stati membri attraverso circa 100 organismi pagatori autorizzati;
ogni anno la Commissione controlla queste erogazioni tramite la procedura di «appuramento dei conti», che prevede da un lato un audit finanziario, dall'altro un controllo del rispetto dei vari regolamenti di settore (seminativi, olio, tabacco, eccetera) attraverso delle visite di funzionari UE sul posto (audit di conformità). In entrambi i casi, tali controlli possono dar luogo a correzioni finanziarie a carico dello Stato membro;
dal 2000 l'Italia vanta il più elevato numero di missioni sul posto realizzate da funzionari UE, soprattutto rispetto a paesi membri comparabili, mentre dall'esercizio 1999 in poi fa segnare il più elevato importo di correzioni finanziarie «di conformità» ed il più alto numero di controlli da parte dell'ufficio europeo antifrode (OLAF);
in particolare, l'80 per cento di irregolarità pendenti per numero ed importo comunicate da una task force OLAF/DG AGRI appartengono all'Italia;
è stato appurato che per alcuni paesi, Regno Unito, Francia, Belgio e Olanda, sono stati realizzati meno di un terzo del numero di controlli richiesto dai regolamenti; lo stesso dicasi per i controlli e relative correzioni per i debiti dati da errori ed altre fattispecie;
la presenza italiana di funzionari e dirigenti all'interno della DG AGRI è sottodimensionata: non possiamo vantare, infatti, nessun direttore generale aggiunto ed il numero di capi unità è inadeguato per quantità e per qualità;
la ristrutturazione della DG AGRI comporterà la nomina di nuovi responsabili ma già sin d'ora sembrerebbe che Francia e Germania vedranno aumentare il peso dei loro funzionari,
impegna il Governo:
ad attivarsi perché sia verificata l'eventuale esistenza di situazioni discriminatorie attuate da parte dei responsabili della direzione generale aggiunta, sia internamente (nei confronti dei funzionari italiani, in particolare per casi di nomine non effettuate o di rimozioni da cariche funzionali e strategiche) che esternamente (eventuali correzioni finanziarie discriminatorie, eventuale disuguaglianza di trattamento, eventuali trattamenti di favore nei confronti di altri paesi, che sembrano godere di fatto di una sorta di immunità ed impunità immotivate);
ad attivarsi per rafforzare la presenza di funzionari italiani all'interno della DG AGRI in posizioni di responsabilità più strategiche e meno amministrative, soprattutto in vista della ristrutturazione della DG AGRI.
(1-00008) «D'Agrò, Volontè».
Risoluzioni in Commissione:
La III Commissione,
premesso che:
Timor Est ha ottenuto la sua indipendenza con l'aiuto delle Nazioni Unite, a seguito di una serie di sanguinose repressioni indonesiane, tra il 1999 ed il 2000, e ancora oggi viene mantenuta sul Paese una forte tutela dell'ONU attraverso l'UNOTIL;
il problema più complesso per le autorità di Timor Est è il superamento di antichi conflitti con l'Indonesia, non solo
per quanto riguarda il livello politico, ma anche per ciò che concerne la pace sociale;
si sono recentemente verificati gravi disordini scoppiati nelle scorse settimane e principalmente dovuti all'epurazione di quasi 600 soldati accusati di insubordinazione;
tale decisione del governo ha generato una grave instabilità tra le forze armate ed una serie di gravi incidenti che hanno indotto migliaia di residenti nella capitale Dili a fuggire nell'entroterra;
in queste condizioni gli equilibri istituzionali sono apparsi fragili e inadeguati a fronteggiare i disordini, anche a causa di significative divisioni politiche. Per questa ragione i governi di Portogallo, Australia, Nuova Zelanda e Malaysia, dietro espresso invito del Presidente Gusmao, hanno inviato proprie forze militari per cercare di ristabilire la calma;
in sede ONU è in corso di valutazione la possibilità di rafforzare la missione UNOTIL (per il momento semplicemente prorogata di due mesi, fino al 20 agosto), in risposta al degradarsi della situazione;
in sede di Unione Europea il governo italiano aveva chiesto, fin dalle prime avvisaglie della crisi, di dedicare maggior attenzione al problema di Timor Est, richiamando i rischi che pesano sulla stabilità del Paese;
anche a seguito delle pressioni italiane, la Presidenza europea ha pubblicato il 29 maggio scorso una dichiarazione, nella quale manifesta preoccupazione per la situazione a Timor Est ed ha espresso sostegno per gli sforzi dei Paesi che hanno inviato proprie truppe per il mantenimento della pace, nonché per le iniziative assunte dal Segretario Generale dell'ONU,
impegna il Governo:
a chiedere l'intervento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per rafforzare il ruolo della missione UNOTIL e prorogarne la durata, allo scopo di fronteggiare quello che all'interrogante appare un degrado del quadro politico e garantire la sicurezza in Timor est;
a sollecitare nelle sedi internazionali e, in particolare, presso le Nazioni Unite, ogni iniziativa affinché si pervenga, in Timor est, all'indizione di trasparenti e libere elezioni presidenziali e parlamentari.
(7-00019) «Forlani».
La IV Commissione,
premesso che:
in linea con la disciplina della trasformazione progressiva dello strumento militare in professionale, a norma dell'articolo 3, comma 1, della legge n. 331 del 2000, il decreto legislativo 8 maggio 2001 n. 215, ha previsto, fra l'altro, anche per l'Arma dei Carabinieri la nuova categoria degli Ufficiali in ferma prefissata;
tale normativa, che fissava una ferma iniziale di 18 mesi, prorogabili di ulteriori 12 mesi, è stata successivamente integrata con il decreto legislativo 31 luglio 2003 - n. 236 - che ha, tra l'altro, esteso agli UFP la possibilità di permanere in servizio da «un anno e sei mesi» fino a «due anni e sei mesi»;
l'articolo 24 del decreto legislativo 215/2001, concernente lo stato giuridico ed avanzamento degli Ufficiali in ferma prefissata, ha inoltre previsto che agli stessi si applicassero le norme di stato giuridico previste per gli Ufficiali di Complemento;
gli Ufficiali in ferma prefissata possono essere ammessi, a domanda, ad un'ulteriore ferma di 12 mesi;
gli Ufficiali in ferma prefissata (U.F.P.) possono, inoltre, essere trattenuti in servizio per un ulteriore periodo di sei mesi, su proposta del Comando Generale e previo consenso degli interessati, per consentire l'impiego o la proroga dell'impiego nell'ambito di operazioni condotte fuori
dal territorio nazionale o in concorso con le Forze di Polizie per il controllo del territorio nazionale;
il transito diretto in servizio permanente con le modalità su indicate, garantirebbe all'Istituzione la possibilità di assumere definitivamente nel proprio organico personale non solo già selezionato ma anche professionalmente qualificato grazie ad un corso già tenuto presso la Scuola Ufficiali dei Carabinieri e grazie a più anni di esperienza maturati nei vari reparti dell'Arma. La maggior parte degli Ufficiali in ferma prefissata, ausiliari del ruolo speciale, sono, infatti, giovani laureati o in procinto di laurearsi;
un allievo ufficiale in ferma prefissata costa all'Amministrazione circa 11.000,00 euro solo per la durata del corso, che attualmente è di quattro mesi. Nel 2003 i primi 4 corsi Allievi in ferma prefissata (A.U.F.P.), nei quali sono stati formati 220 allievi ufficiali ausiliari del ruolo speciale, sono costati all'Arma dei Carabinieri ben 2.420.000,00 euro e già dalla fine del 2006 alcuni di essi, per la precisione gli U.F.P. appartenenti al 1o corso verranno congedati e senza appello perché non vincitori del concorso in servizio permanente che tra l'altro prevede solo 18 posti in media l'anno per gli Ufficiali che vogliono transitare in servizio permanente;
il transito degli ufficiali in ferma prefissata nel servizio permanente consentirebbe un margine di risparmio da reinvestire, eventualmente, nella qualificazione professionale del personale o nelle tecnologie,
impegna il Governo
ad adottare iniziative atte a consentire l'arruolamento straordinario ed il conseguente transito nel servizio permanente degli UFP già in servizio nell'Arma dei Carabinieri anche, eventualmente, ripristinando il vecchio ruolo ad esaurimento che tra gli anni '80 e '90 ha tanto soddisfatto l'istituzione.
(7-00020) «Ascierto».
La VIII Commissione,
premesso che:
l'obiettivo di una riqualificazione del patrimonio edilizio ed abitativo deve costituire un impegno essenziale dell'azione di governo sul territorio;
in questo settore, occorre promuovere iniziative finalizzate all'ammodernamento delle strutture abitative, anche mediante l'utilizzo di tecniche costruttive di avanguardia, che possano incentivare - tra l'altro - il rispetto delle misure antisismiche;
una politica di forte rilancio delle ristrutturazioni edilizie nel nostro Paese potrebbe, per un verso, favorire una ricognizione dei profili di sicurezza abitativa sul territorio e, per altro verso, fungere da elemento di sostegno per il miglioramento della qualità delle costruzioni, peraltro con indubbi effetti positivi in termini occupazionali;
per raggiungere questi obiettivi, si è dimostrata molto importante anche l'esperienza, maturata dal 1998 ad oggi, delle incentivazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie (detrazioni ai fini IRPEF del 36 per cento/41 per cento; IVA ridotta al 10 per cento), che è stata straordinariamente positiva per molteplici profili;
infatti, questi benefici fiscali sono stati utilizzati dal 1998, fino al marzo 2006, in ben 2.511.772 casi: non a caso, ne sono derivati una rilevantissima spinta al settore dell'edilizia ed ai comparti produttivi collegati, ai relativi livelli occupazionali;unforteimpulsoal processodiammodernamento,di ristrutturazione e recupero del nostro patrimonio immobiliare urbano sovente in condizioni di manutenzione inadeguata, di degrado, di fatiscenza;
l'efficacia delle politiche di riqualificazione edilizia non può essere staccata dalla positiva finalità degli incentivi che, peraltro, deriva dal fatto che essi riguardano non solamente lavori di ristrutturazione edilizia all'interno degli appartamenti
e sulle parti comuni degli edifici, ma anche gli interventi per la rimozione delle barriere architettoniche, per il contenimento dell'inquinamento acustico, per il conseguimento del risparmio energetico e con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego di fonti rinnovabili di energia, per l'adozione di misure antisismiche e per l'esecuzione di opere di sicurezza statica degli edifici;
è, quindi, opportuno ed importante garantire elementi di certezza dai quali partire per un deciso rilancio delle politiche di riqualificazione edilizia e abitativa del Governo, anche prevedendo ex lege la prosecuzione senza incertezze dei benefici fiscali in parola, stabilizzandoli e rendendoli strutturali e permanenti, almeno per un congruo periodo di tempo (fino a tutto il 2009 o il 2008);
in tale ottica, sarebbe assai utile anche l'incremento del tetto massimo di spese detraibili, oggi fissato in 48.000 euro, per riportarlo alla misura originaria di circa 78.000 euro;
appare, altresì, opportuno accrescere e sviluppare la qualità e la funzionalità dell'edilizia, la messa in sicurezza statica e sismica degli edifici, la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili e pulite in linea con gli obiettivi del Protocollo di Kyoto reso esecutivo dalla legge n. 120 del 2002, la riduzione delle diverse forme di inquinamento, anche mediante una rivalutazione complessiva delle misure per le ristrutturazioni edilizie, che sia anche in grado di estendersi a queste nuove ed ulteriori tipologie di interventi,
impegna il Governo:
a) a promuovere un deciso intervento di impulso in favore della riqualificazione del patrimonio edilizio e abitativo, mediante una forte iniziativa di indirizzo politico e strategico;
b) ad individuare, per tali finalità, strumenti di snellimento delle procedure per la realizzazione degli interventi di riqualificazione edilizia;
c) ad adottare, altresì, misure per il rilancio delle politiche di riqualificazione urbana, che risultano strettamente connesse alla qualità abitativa ed edilizia, dando eventualmente un nuovo impulso al programma «contratti di quartiere», con l'ampliamento di tale programma alle politiche di riqualificazione del patrimonio abitativo;
d) ad accompagnare tali iniziative con opportune misure di incentivazione, in particolare prevedendo che si stabilizzino e si rendano permanenti e strutturali le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, riportando l'IVA alla misura ridotta del 10 per cento, ampliando il tetto massimo di spese detraibili, nonché estendendo la tipologia degli interventi e delle opere ammissibili, soprattutto per conseguire le finalità indicate in premessa.
(7-00018)
«Iannuzzi, Mariani, Perugia, Cacciari, Chianale, Camillo Piazza, Foti, Margiotta, Francescato, Misiti, Dussin, De Angelis, Stradella, Realacci».
La XIII Commissione,
premesso che:
il Corpo forestale dello Stato è forza di polizia dello Stato ad ordinamento civile specializzata nella difesa del patrimonio agroforestale italiano e nella tutela dell'ambiente, del paesaggio e dell'ecosistema e concorre nell'espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica, nonché nel controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e montane; esso svolge, inoltre, attività di polizia giudiziaria e vigila sul rispetto della normativa nazionale e internazionale concernente la salvaguardia delle risorse agroambientali, forestali e paesaggistiche e la tutela del patrimonio naturalistico nazionale, nonché la sicurezza agroalimentare, prevenendo e reprimendo i reati connessi. È altresì struttura operativa nazionale di protezione civile;
il Corpo forestale dello Stato ha una specifica competenza nel pubblico soccorso e negli interventi di rilievo nazionale di protezione civile su tutto il territorio della Repubblica con riferimento anche al concorso con le regioni nella lotta attiva agli incendi boschivi e allo spegnimento con mezzi aerei degli stessi;
tenuto conto che, sulla base dei dati forniti nella relazione del Corpo forestale dello Stato del giugno 2006, le risorse aggiuntive assegnate al Corpo forestale per l'anno in corso ammontano a 24,7 milioni di euro;
considerato che con la stagione estiva entra a regime anche l'azione del Corpo forestale di prevenzione e di lotta contro gli incendi; sussiste pertanto il rischio concreto che il Corpo forestale si trovi nell'impossibilità di svolgere le proprie attività, non solo a causa dell'esiguità delle risorse stanziate, ma anche per il fatto che, per ragioni tecniche, tali somme non risulta siano state ancora rese disponibili sui pertinenti capitoli di spesa;
ritenuto che la rilevanza della questione imporrebbe un intervento urgente da parte del Governo volto ad integrare in maniera adeguata le disponibilità finanziarie previste per l'operatività del Corpo forestale dello Stato;
impegna il Governo
ad adottare ogni utile iniziativa per garantire la piena funzionalità del Corpo forestale dello Stato anche attraverso l'assegnazione di risorse integrative in misura adeguata in modo da evitare il rischio che, a causa delle limitate disponibilità finanziarie si giunga al blocco delle attività operative del Corpo stesso, con particolare riferimento agli interventi antincendio.
(7-00021)
«Lion, Cesini, Misuraca, Zucchi, Bellotti, Delfino, Lombardi, Fundarò, D'Ulizia, Satta, Baratella, Bellanova, Brandolini, Buonfiglio, Catanoso, Cosenza, Giuseppe Fini, Fiorio, Fogliardi, Franci, Froner, Grimaldi, Iannarilli, Licastro Scardino, Maderloni, Marinello, Martinello, Minardo, Oliverio, Patarino, Pertoldi, Romele, Paolo Russo, Ruvolo, Servodio, Soro, Sperandio».