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Allegato B
Seduta n. 200 del 2/8/2007
COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta in Commissione:
UGGÈ, SANZA, ZANETTA, FLORESTA e CAMPA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
i principali quotidiani ospitano giornalmente segnalazioni di cittadini che denunciano i disservizi del sistema del recapito postale;
il giorno 31 luglio il Corriere della Sera rendicontando i dati sulla qualità del recapito di ben 7.500 spedizioni segnalava che: il 27 per cento dei pacchi sono andati smarriti; il 62 per cento della posta prioritaria arriva a destinazione dopo 8 giorni; il 45 per cento degli avvisi di ricevimento delle raccomandate, infine, non sono mai giunti a destinazione;
il Cipe ha approvato un contratto di programma che risulterebbe, se i dati fossero reali, non rispettato;
se non ritenga il Ministro più rispondente agli interessi dei cittadini intervenire sul management in modo che, come avviene nelle imprese private che mantengono le quote di mercato sulla qualità dei servizi, si consenta alle Poste Italiane di raggiungere i livelli qualitativi in atto nei Paesi europei.
(5-01406)
Interrogazioni a risposta scritta:
LENNA, TONDO e CONTENTO. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
nel territorio comunale di Arta Terme (Udine) c'è la quasi totale assenza del segnale radiotelevisivo RAI;
in particolare il segnale RAI non copre la parte iniziale della Valle d'Incarojo e, di conseguenza, crea forti disagi agli abitanti della zona, tra cui la Frazione di Piedim e le località limitrofe;
i cittadini non hanno la possibilità di ricevere tali frequenze anche continuando a pagare regolarmente il canone annuale;
più volte sono stati sollecitati gli Enti responsabili per trovare una possibile soluzione al problema che colpisce in maniera ancora più seria le persone anziane che non avendo la possibilità di ricevere le trasmissioni televisive si sentono ulteriormente sole ed emarginate;
la «Comunità Montana della Carnia» ha istituito un apposito ufficio per affrontare tale questione e sta predisponendo una cartografia per identificare, fra l'altro, i punti di criticità -:
quali iniziative urgenti intenda intraprendere al fine di sollecitare la soluzione del problema esposto e consentire, quindi, di garantire la copertura del segnale radiotelevisivo della RAI in tutta l'area montana, effettuando così un servizio indispensabile per i cittadini e rimuovere un fattore di isolamento creando migliori condizioni di vivibilità.
(4-04652)
BELLOTTI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
il servizio di telefonia e di collegamento alla rete internet è un mezzo necessario per i cittadini e fondamentale per le imprese;
la comunicazione nel mercato globalizzato non è soltanto elemento ineliminabile per lo sviluppo di qualsiasi business aziendale ma a volte rappresenta, soprattutto nel settore del terziario, l'essenza del business stesso;
al legislatore non è sconosciuta la necessità di garantire l'erogazione di tale servizio dato che a seguito della privatizzazione e della liberalizzazione del settore, si è giunti perfino ad istituire un'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e che la stessa dichiara sul proprio sito che «compito dell'Autorità è, però, soprattutto, quello di assicurare la prestazione dei servizi essenziali a tutti gli utenti»;
dai primi giorni di luglio, però, molti utenti della società Elitel, in regola col pagamento delle bollette telefoniche, si sarebbero trovati senza preavviso con le linee disattivate;
gli abbonati alla società Elitel srl che eroga servizi di telefonia, internet e gestioni di reti aziendali, risulterebbero essere circa 400 mila su tutto il territorio nazionale e rischierebbero tutti di subire il suddetto disattivando delle linee;
la causa del suddetto disservizio sarebbe, secondo lo stesso articolo e altri, l'insolvenza di Elitel srl verso Telecom spa, che vanterebbe nei confronti della prima un debito pari a 106 milioni di euro, raddoppiati dallo scorso anno, e che avrebbe pertanto proceduto, dopo avvisi ripetuti, a disattivare le linee Elitel;
i debiti complessivi della Elitel sarebbero superiori al valore della stessa società;
la società Elitel non sarebbe peraltro nuova a irregolarità dato che era già stata segnalata a marzo 2006 dalla nota trasmissione televisiva «Striscia la notizia» per aver acquisito almeno 1400 utenti senza che questi ne avessero mai fatta esplicita richiesta;
le contromisure possibili per gli utenti, a parte quelle legali, sarebbero rappresentate esclusivamente dalla possibilità di stipulare un nuovo contratto con un'altra compagnia telefonica, restando però con le linee disattivate finché non avvenga il nuovo allaccio;
la vicenda ha inoltre risvolti preoccupanti anche dal punto di vista occupazionale dato che i 150 dipendenti, dei quali già un terzo è in cassa integrazione, vedrebbero a rischio il loro posto di lavoro nel caso si profilasse un probabile fallimento;
nonostante non sia compito del ministero delle comunicazioni né dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni intromettersi nel libero mercato, il controllo nei confronti di società che erogano servizi ai cittadini, soprattutto in casi come questo, dovrebbe aver consentito di conoscere preventivamente la situazione e, quantomeno, di garantire ai consumatori una puntuale informazione sui rischi cui andavano incontro gli utenti di Elitel -:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali misure concrete di propria competenza intenda adottare affinché fatti come quelli descritti non abbiano a ripetersi;
se il Governo intenda attivarsi per impedire il licenziamento dei dipendenti della società Elitel srl;
se non sia opportuno pensare ad una mediazione dell'Esecutivo per consentire che Telecom continui a consentire agli incolpevoli utenti Elitel di continuare quantomeno a ricevere le chiamate in entrata, dato che questo non arrecherebbe alcun pregiudizio alla compagnia dal punto di vista finanziario;
quali misure di propria competenza intenda adottare per assicurare agli utenti la garanzia dell'utilizzo dei servizi di telefonia.
(4-04658)
RAMPELLI. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da diverso tempo impazzano su internet blog inneggianti alla Jihad e inneggianti alla distruzione dello Stato di Israele;
il blog in italiano Abu Jihad, presente all'URL: http://abujihad.splinder.com - ed in particolare la discussione: «La fine del "Popolo di Israele": una verità coranica» (http://abujihad.splinder.com/post/12757623/La+Fine+del+%E2%80%9CPopolo+di+Israe) - è un'istigazione alla distruzione dello Stato di Israele;
il testo è stato scritto da Shaykh Abu-C Walid al-Ansari, noto per essere uno dei leader di Al Qaeda;
la segnalazione è arrivata da un navigatore che ha già trasmesso la denuncia alla Polizia postale;
il sito non è stato ancora oscurato né sono stati soppressi tutti i siti linkabili contenuti nel blog;
l'interrogante esprime forte preoccupazione per la presenza di siti italiani appartenenti all'estremismo islamico che proliferano sulla rete -:
se il Ministro delle comunicazioni non ritenga intervenire con urgenza rimuovendo il sito incrimato;
quali siano i risultati del costante monitoraggio della rete, uno strumento che oggi si sta trasformando in una terra di nessuno nella quale si armano i terroristi e si trasmettono informazioni anche in codice;
se il personale di Polizia preposto alle indagini conosca l'arabo e i suoi dialetti per comprendere nella lingua originale i messaggi che vengono trasmessi sulla rete.
(4-04665)