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Allegato B
Seduta n. 203 del 12/9/2007
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazioni a risposta scritta:
PELLEGRINO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il comprensorio Irpino e Sannita, nell'ultimo periodo autunnale ed invernale, è stato oggetto di temperature superiori ai valori medi del periodo, provocando una notevole riduzione delle portate sorgive e un consistente abbassamento del livello delle falde idriche profonde;
l'analisi dei dati idrologici, evidenzia un notevole deficit idrico, il quale comporta gravi ripercussioni sull'apparato idrico profondo e superficiale, determinando uno stato di emergenza con un'erogazione dell'acqua notevolmente ridotta;
allo stato attuale, appare impossibile, in un periodo di tempo abbastanza breve, poter effettuare interventi strutturali che determinino un risanamento delle reti di trasporto idrico, le quali sono notoriamente obsolete (le perdite superano anche il 50 per cento dell'acqua trasportata);
in conseguenza di ciò, per poter fronteggiare tale emergenza, bisognerebbe attingere al gruppo sorgivo di Cassano Irpino (Avellino), una portata integrativa di almeno 300 l/sec, evitando in questo modo di aggravare ulteriormente la situazione con il ricorso al prelievo da pozzi profondi, il quale incide su quella che una volta era conosciuta come riserva geologica intaccabile;
oltre a tale problematica, non va trascurato l'allarme connesso al deflusso idrico nel reticolo idrografico dell'intero comprensorio. Infatti, dopo l'assenza di adeguate precipitazioni nel periodo autunnale ed invernale, con una siccità particolarmente elevata nel periodo estivo, è entrato in crisi l'intero ecosistema fluviale (Fiumi Calore, Sabato e Sele) con conseguenti ripercussioni anche di ordine igienico sanitario -:
se, il Governo, intenda assumere provvedimenti per verificare la sussistenza di quanto anzi premesso e se confermato, ritenga opportuno disporre quanto necessario al fine di intraprendere efficaci ed incisive azioni di prevenzione, contrasto e mitigazione nell'uso della risorsa idrica.
(4-04776)
CACCIARI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
a 12 miglia dalle coste tra Pisa e Livorno, secondo la società promotrice Olt, dovrebbe sorgere un rigassificatore, primo nel suo genere al mondo, contro il quale sono stati presentati numerosi ricorsi al Tar ad opera di altre società concorrenti, del Comitato contro il rigassificatore offshore Livorno-Pisa, del Codacons e dello stesso Comune di Pisa;
un atto dell'Ufficio legislativo del Ministero dell'ambiente datato 8 maggio 2007 e trasmesso all'Avvocatura di Stato di Firenze e al Tar della Toscana come «parere» sul ricorso al Tar Toscana promosso dalla Edison per l'annullamento degli atti autorizzativi alla Olt denuncia ben sette vizi procedurali contratti nel corso della concessione dell'autorizzazione a costruire;
i più gravi vizi procedurali riscontrati dal Ministero sono:
a) erronea applicazione della procedura semplificata (ex articolo 8 legge 340 del 2000). La procedura semplificata è percorribile solo in caso di riutilizzazione di siti industriali, mentre «il terminale in esame sarà situato principalmente in area non industriale, e solo in
minima parte il gasdotto attraverserà un sito industriale»;
b) mancata consultazione delle popolazioni interessate in occasione della VIA con acquisizione del loro parere (ex articolo 23, comma 2, decreto legislativo 334 del 1999);
c) al contrario di quanto è dovuto, non è ancora stata acquisita la concessione demaniale per la realizzazione della costruzione in mare territoriale;
d) al momento di concedere l'autorizzazione a costruire non sono stati consultati gli Stati firmatari dell'Accordo internazionale del 25 novembre 1999 (per la creazione nel Mediterraneo di un Santuario per i mammiferi marini) come l'accordo stesso imponeva. A tal proposito va ricordato che secondo un recente studio dell'Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare) viene dimostrata in maniera inequivocabile l'esistenza di un nesso diretto tra l'assenza della balenottera nel Mar Ligure con l'incidenza dell'inquinamento acustico, prodotto evidentemente anche dai lavori di costruzione di un rigassificatore offshore, come fattore di allontanamento dei cetacei;
e) nel corso delle procedure contestate non sono state acquisite le valutazioni di alcuni soggetti pubblici sicuramente titolari di un interesse qualificato coinvolto -:
se il Governo non ritenga doveroso, anche a fini di autotutela degli interessi pubblici, nell'ipotesi che le scorrettezze procedurali riscontrate nell'iter di approvazione del progetto possano risultare determinanti nell'arrecare danni irreversibili al patrimonio ambientale inalienabile e a terzi, approvare un provvedimento di moratoria dei lavori, peraltro non ancora iniziati, di costruzione del rigassificatore offshore in oggetto.
(4-04781)