Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato A
Seduta n. 203 del 12/9/2007
...
(Sezione 2 - Vicende relative alla crisi aziendale della Palmera)
SATTA, FABRIS, D'ELPIDIO, GIUDITTA, DEL MESE, PICANO, ADENTI, AFFRONTI, ROCCO PIGNATARO, CIOFFI, ROSSI GASPARRINI, CAPOTOSTI, LI CAUSI e MORRONE. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
la Palmera, azienda leader in Sardegna di trasformazione nel comparto agroalimentare, è l'unica vera industria italiana di medio-grande calibro nella filiera del tonno, con produzioni di alta qualità e un marchio rinomato. Nasce ad Olbia nel 1963 e, da subito, diventa il più grande gruppo italiano nella trasformazione integrale del tonno dalla pesca al consumo. Nel periodo di massimo splendore aveva alle sue dipendenze 458 unità di lavoro fisse e ogni anno circa 80 dipendenti stagionali;
nel corso dell'anno 2005 non sono stati confermati oltre 200 contratti di formazione lavoro, che erano stati attuati in prospettiva del rafforzamento dell'azienda, obiettivo mancato, a giudizio dell'interrogante, per la responsabilità del management. Nel settembre del 2005 viene firmata la cassa integrazione, per 12 mesi, per un massimo di 140 operai;
la società Palmera, dopo un anno di cassa integrazione per crisi aziendale, ed un anno di cassa integrazione per ristrutturazione, ha deciso di chiudere definitivamente lo stabilimento di Olbia, attivando una procedura di cassa integrazione per «cessazione»;
nel contempo, la stessa Palmera ha iniziato a sviluppare trattative atte a cedere le azioni della società, o vendere separatamente i diversi «assetts», ovvero marchi ed immobili;
nell'ambito delle suddette trattative, come riportato più volte dagli organi di informazione, si sono delineate alcune proposte d'acquisto da parte di società, sia italiane che straniere;
a quanto è dato sapere, è stato siglato un accordo preliminare con la multinazione Bolton, che, attraverso la sua controllata Bolton alimentari, con sede a Cermenate (Como), proprietaria, tra gli altri, del marchio Rio mare, leader incontrastato nel mercato del tonno in scatola, prevede solo ed esclusivamente l'acquisto dei marchi di proprietà della Palmera spa -:
quali urgenti iniziative intenda adottare il Ministro interrogato, alla luce di quanto sopra, al fine di evitare un'ulteriore perdita di quel patrimonio produttivo dell'agroalimentare italiano, che si è via via sempre più dissolto, generando ulteriori perdite di posti di lavoro, ancor più in una regione, come la Sardegna, con un tasso di disoccupazione tra i più alti in Italia, verificando, al contempo, quali siano le intenzioni della Bolton alimentari relativamente al proseguo dell'attività produttiva nello stabilimento di Olbia e al mantenimento nello stesso degli attuali livelli occupativi, ed, infine, se corrisponda al vero l'esistenza di una proposta alternativa, formulata dalla Società generale conserve di Genova, la seconda azienda italiana nel settore, intesa ad acquisire la società Palmera, con l'obbligo di mantenere
l'attività produttiva in Olbia con i relativi livelli occupazionali.
(3-01190)
(11 settembre 2007)