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Allegato A
Seduta n. 203 del 12/9/2007
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(Sezione 5 - Iniziative normative in materia di conferimento a magistrati di incarichi ulteriori rispetto allo svolgimento delle funzioni giurisdizionali)
ZIPPONI. - Al Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. - Per sapere - premesso che:
appare all'interrogante di particolare rilievo il fenomeno del conferimento a magistrati di incarichi ulteriori rispetto allo svolgimento delle funzioni giurisdizionali che istituzionalmente ad essi competono, in particolare ai fini dell'amministrazione della giustizia nel pieno rispetto delle garanzie costituzionalmente previste;
a titolo d'esempio si fa riferimento alla vicenda delle concessioni Tav, sulle quali è recentemente intervenuto il tribunale amministrativo regionale del Lazio, al cui presidente è stato attribuito anche l'incarico di arbitro designato da società che fanno parte dei consorzi ricorrenti;
in particolare, si fa riferimento all'incarico, autorizzato nel 2005, di presidente di collegio arbitrale per una controversia riguardante Todini costruzioni generali s.p.a., società che ha fatto parte del consorzio ricorrente Cepav 2, nonché all'analogo incarico, autorizzato nel 2005, riguardante l'impresa Incave s.r.l., già Impregilo s.p.a., società che ha fatto parte del consorzio Cociv e che fa oggi parte del consorzio Ircav 2, anch'esso ricorrente;
come poc'anzi accennato il tribunale amministrativo regionale del Lazio è intervenuto con un'ordinanza, la n. 880 del 12 luglio 2007, a firma del presidente dottor De Lise, con la quale è stata accolta la domanda cautelare proposta da alcuni concessionari Tav, sospendendo l'attuazione dell'articolo 12 del decreto-legge n. 7 del 2007 che revoca le vecchie concessioni Tav e prevede gare pubbliche per la realizzazione delle nuove tratte ferroviarie ad alta velocità;
peraltro, a parere dell'interrogante, il tribunale ha utilizzato un'ardita argomentazione giuridica e una particolare procedura accelerata per sottoporre la norma alla Corte di giustizia europea e sospendere sine die il giudizio -:
se non intenda adottare iniziative, in particolare di carattere normativo, al fine di evitare che possano esservi inopportune sovrapposizioni di incarichi in capo a magistrati che, al di là dell'integrità personale dei singoli, possono indurre nei cittadini una minor fiducia nell'esercizio corretto e imparziale della funzione giurisdizionale, ed a quanto ammonti il compenso del presidente De Lise quale arbitro designato da società che fanno parte dei consorzi ricorrenti, con particolare riguardo a quelli citati in premessa.
(3-01193)
(11 settembre 2007)